ENERGIA (1). L’ENEA A PECHINO PER IL SOLARE TERMODINAMICO ITALIANO

Piace alla Cina la tecnologia italiana per produrre energia dal Sole. Pechino, che ha deciso di investire il 2,5% del Pil per le fonti rinnovabili, sta infatti studiando la realizzazione in Cina di un laboratorio congiunto con l’Enea, che ha realizzato in Italia un impianto leader sul solare termodinamico. Il presidente dell’Enea, Luigi Paganetto, ha detto che tra due mesi una delegazione italiana andrà a Pechino per valutare i dettagli dell’impresa. L’intesa giunge al termine in un anno di crescenti manifestazioni di interesse da parte cinese.

Il solare termodinamico realizzato all’Enea consente di produrre calore ad alta temperatura attraverso sistemi solari a concentrazione, una tecnologia matura ormai che richiederebbe solo una spinta più forte per diventare realtà industriale e tradursi, secondo gli scienziati, in impianti pilota su larga scala per capire i problemi della gestione. Per ora l’Enea è l’unico ente di ricerca al mondo, assicurano gli scienziati che lavorano al progetto, ad utilizzare sali fusi ad altissima temperatura, pari a 550 gradi, come fluido vettore per accumulare calore solare. Obiettivo di questa tecnologia è raccogliere calore dal Sole ad altissime temperature, per poi utilizzarlo al posto del petrolio. La grande idea che si racchiude dietro questo progetto è l’accumulo di energia che può così essere sfruttata al momento di effettiva necessità, senza sprechi."Il solare termodinamico italiano è una tecnologia molto precisa in cui l’Italia è leader - afferma ancora Paganetto - e quando si realizzerà il laboratorio cinese sarà anche la dimostrazione di come la ricerca può lavorare in sinergia con l’impresa e con la pubblica amministrazione".

Quindici – Federutility

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Economia