EMMA MARCEGAGLIA AL VERTICE DI CONFINDUSTRIA, ENERGIA TRA I SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA

Il vertice di Confindustria si tinge di rosa. La Giunta dell'associazione ha infatti designato Emma Marcegaglia come prossimo presidente della Confederazione. È un vero e proprio plebiscito, quello che ha incoronato la "lady d'acciaio" al timone di viale dell'Astronomia: 125 sì su 132 voti, il 95% dei consensi. Emma Marcegaglia, classe 1965, amministratore delegato del gruppo omonimo attivo nella lavorazione dell'acciaio, fondato nel 1959 dal padre Steno, oggi taglia due traguardi allo stesso tempo: è la prima donna dal 1919 a guidare gli industriali italiani dopo 26 presidenti uomini ed è il candidato unico che ricompatta il fronte imprenditoriale.

Nel 2004 è chiamata da Montezemolo in qualità di vice presidente di Confindustria con delega all'Energia e coordinamento delle politiche industriali e ambientali. La Marcegaglia rappresenta anche l'Italia nel gruppo di alto livello creato dalla Commissione Ue su Energia, competitività e ambiente. Tre temi che l'hanno vista sempre in prima linea come quando bocciò senza appello la riforma del codice ambientale che il ministro verde Alfonso Pecoraro Scanio presentò nel 2006 al Consiglio dei ministri.

Sull'energia, suo cavallo di battaglia, ha sempre sostenuto la necessità di tornare a parlare non solo di fonti alternative e di risparmio energetico ma anche di ricerca sul nucleare di quarta generazione. "Non possiamo essere l'unico paese al mondo che produce tutto a gas, tutta l'energia elettrica a gas. Dobbiamo tornare a parlare anche di carbone pulito e di nucleare. L'obiettivo di consumo di energia primaria da fonte rinnovabile assegnato all'Italia, pari al 17% entro il 2020, sarà difficilmente sostenibile per il nostro Paese sotto il profilo tecnico", ha più volte sostenuto. Anche sull'ambiente ha puntato a sollecitare tutte le azioni di contrasto dei cambiamenti climatici senza però penalizzare la competitività dei settori industriali europei ed evitare un'inaccettabile delocalizzazione con conseguenze sui livelli occupazionali.

Quindici Federutility

Quindici Federutility
Economia