La nuova tassa europea: giubilo nelle città italiane, e anche all'estero?

Per noi la prossima Tassa europea è oltraggio al pudore. NO, NO e NO

   Ormai siamo in una realtà peripatetica. Governanti, parlamentari, Autorità, forze economiche e sociali devono dipendere, per sapere cosa bolle in pentola, dallo Spiegel, settimanale da oltre un milione di copie, 68 anni di diffusione alle spalle. La quale rivista ci dà anche i dettagli che non ci interessano più di tanto. Ci interessa sapere che l'idea sarebbe quella o di istituire una apposita tassa oppure devolvere una parte di IVA e IRPEF alla maitresse, ossia a un nuovo fondo da costituirsi appositamente.

   L'oltraggio al pudore si rinvigorisce ulteriormente nell'apprendere che la gestione di questo fondo verrebbe affidata ad un alto burosauro di quelli che da Bruxelles ci deliziano con i piselli che debbono avere 5 bacelli o con lo spessore dei profilattici – oggetto che si adatta al tema di cui sopra - .
   L'oltraggio lascia poi senza fiato nell'apprendere che “una commissione guidata da Mario Monti starebbe già lavorando – non occorre il condizionale perchè 'studia' dallo scorso anno - su questo piano, con il pieno sostegno del Ministro delle Finanze tedesco Schaeuble e anche del presidente della Commissione Junker”.
   Si può anche capire la ragione vera del 'Führer und Euroskanzler'
alias “Guida e Cancelliere dell'€uro” oggi schierato per un'unione fiscale e politica per scardinare il potere di quella monetaria. Draghi lo ha sconfitto, non vuole che la cosa si ripeta.
Non solo ma c'è anche la Deutsche Bank di cui nessuno parla forse perchè tutti sono spaventati dal monte di derivati che ha nei forzieri.
   Comprensibile, come lo è l'aver affidato (ma chi lo ha fatto?) a Monti la Presidenza del Gruppo che sta studiando il problema di come far arrivare soldi, tanti, nelle casse europee. A che titolo e, ripetiamo, indicato da chi? Lassù gode certamente di credito perchè non contesta e ragiona come gli altri, oppure si adegua agli altri. E poi 'ha salvato l'Italia'. Interrogato in proposito da un conduttore de La 7 ha confermato di esserne convinto. Lo aveva dimostrato, non di essere il salvatore ma di crederlo. In giro per l'Italia può anche darsi che qualche decina di italiani ci sia che lo crede. Gli altri hanno perloppiù opinioni diverse basate su quello che hanno visto, provato e subito. E non solo gli esodati.

C'è da pensare che manifestazioni di giubilo debbano essere organizzate nelle città italiane, e anche all'estero per questo nuovo balzello tanto comodo all'Euroskanzler?

Non festeggeremo. Per noi la prossima Tassa europea, quale che sia la veste con cui la presenteranno, è biasimevole e oltraggioso oltraggio al pudore. E' l'occasione buona per convincere anche i Paesi 'margnifoni' di svestirsi dell'abito alla Ponzio Pilato e, con noi, dire “cara Germania, vai a quel Paese”. E invitandola a mettere le carte della sua maxibanca sul tavolo.
Non salti in mente al nostro Governo di dire di SI, in modo diretto o indiretto la risposta ha da essere NO, NO, NO.
GdS

Economia