Il Congresso provinciale di Forza Italia. E adesso in Provincia?

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L'ATTESA


Il Congresso provinciale di Forza Italia era atteso con un certo
interesse, quantomeno dagli addetti ai lavori viste le premesse
della vigilia. Era infatti il momento della "resa dei conti",
senza drammatizzare naturalmente, tra i due schieramenti interni
caratterizzati nei commenti giornalistici per i rispettivi
riferimenti, G. Maria Bordoni, consigliere regionale per alcuni,
G. Pietro Scherini, deputato, per gli altri.

Sembrava che i circa 400 iscritti - un numero modesto che riflette
la crisi della politica, e vale per tutti i Partiti, considerato
che un tempo la DC nelle sue quasi 110 sezioni aveva in provincia
un numero di iscritti quasi 20 colte tanto - dovessero quindi
scegliere tra il Sindaco di Bema e Presidente della Comunità
Montana di Morbegno Passamonti, sostenuto da Bordoni e dal
coordinatore provinciale uscente Giarba, e Sandro Vanoi, ex "capo"
prestigioso del fondismo nazionale, consigliere comunale a
Sondrio, sostenuto dall'on. Scherini.


LA SORPRESA


La sorpresa é venuta al termine previsto per la presentazione
delle candidature con Passamonti candidato, una lista di candidati
e le prescritte firme depositate.

Il sabato mattina c'é stato il tentativo di recupero della
candidatura Vanoi e di una lista di candidati anche se si dice che
oltre all'essere fuori termine la lista non aveva neppure il
numero minimo prescritto di firme di presentazione.


LA SOSPENSIONE


L'on. Romele, Presidente del Congresso, decideva di sospendere i
lavori e rinviare tutto di qualche giorno, lasciando, con l'on.
Scherini, la sala.


LA CONTINUAZIONE
A questo punto il cons. Bordoni, unico rimasto
dell'Ufficio di Presidenza essendosene andati gli altri due,
sosteneva che essendo tutto regolare il Congresso continuava.

Per l'on. Romele i risultati congressuali, ovviamente con le
nomine avvenute a larghissima maggioranza non sono da considerarsi
validi, così come da due successivi suoi comunicati.


L'AVALLO
Secco e
determinato invece l'on. Romani che é "il proconsole" di Berlusconi in Lombardia, secondo il quale il Congresso é
pienamente valido a tutti gli effetti.

Tutto a posto dunque? Meglio aspettare qualche giorno viste anche
le iniziative assunte e forse ancora in corso dietro le quinte
(qualcuno dice addirittura anche nelle ovattate stanze della villa
del Cavaliere in quel di Arcore. La posta in gioco non é infatti
la leadership interna a Forza Italia ma la Presidenza della
Provincia.


LA PRESIDENZA DELLA PROVINCIA
IN BALLO


Che la situazione sia molto tesa nei confronti dell'attuale
inquilino di Palazzo Muzio era già evidente ieri ma lo é ancora a
maggior ragione oggi dopo quel che si é visto e sentito al
Congresso di Forza Italia.

La riconferma del Presidente Tarabini appare pertanto pi§
complessa e forse legata soltanto a direttive milanesi e/o romane,
anche se, in questo caso, é facile immaginare che Forza Italia
rivendicherebbe un adeguato ruolo per sé, e quindi anche adeguate
posizioni di potere, dentro e fuori la Provincia.


IL SEN. PROVERA
Del resto é
sembrato di capire, anche in sede congressuale, la preferenza di
molti per un'alleanza basata sul leghista sen. Provera, persona
largamente stimata, rispetto a quella basata sulla riconferma del
Presidente uscente Tarabini. E in effetti non sembra realistico
ipotizzare uno scenario diverso, con altri potenziali candidati
che si aggiungano ai due citati. Da riferire anche una posizione
raccolta fra i sostenitori del sen. Tarabini, secondo i quali
l'errore sarebbe stato commesso alcuni mesi fa in occasione delle
elezioni comunali a Sondrio. Era cioé il momento - si dice - di
sostenere il candidato indicato da Forza Italia, cosa che avrebbe
spianato la via della riconferma in Provincia per il Presidente
sen. Tarabini, mentre si é fatto, e non si sa per quali motivi, il
contrario.


GLI ALTRI


Nessuna nuova dal centro-sinistra che non ha ancora indicato chi
sia lo sfidante, ci sono gli altri candidati alla Presidenza e
cioè l'ing. Iobizzi per Mastella-Martinazzoli, l'avv. Romualdi per
Forza Nuova e il designato della rinata Democrazia Cristiana. Non
si é saputo più nulla per il Patte Segni che tempo fa era stato
dato certamente presente alle provinciali dal responsabile
provinciale di tale Partito. Da vedere infine cosa faranno i
seguaci di Bertinotti, se cioè presenteranno un loro candidato
alla Presidenza.
GdS


GdS 10 III 04 -
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