Niente crisi al Comune di Sondrio. Ora ci sono cose grosse da fare

La quasi-crisi - Ora due le cose da fare


LA QUASI-CRISI


Alcuni giorni di fibrillazione con titoli sui quotidiani
ispirati ad un toto-crisi: crisi sì o crisi no?

Il Sindaco aveva messo nero su bianco. Dopo mesi di va e vieni
con alcuni consiglieri di maggioranza, nelle file dei Retici,
che assumevano posizioni autonome in questo o quel problema e
con dichiarazioni varie alla stampa, deve aver pensato "o la va
o la spacca". E quindi giù un decalogo sostanzialmente
comportamentale per tracciare la via da percorrersi da parte dei
24 consiglieri di maggioranza.

Dichiarazioni varie, richieste di modifica, scadenze ultimative
che poi, com'é di prammatica in questi casi, scivolano slittando
di qualche ora e infine al giorno dopo. Poi, approfittando del
fatto che un quotidiano aveva con un forte titolo annunciato che
ormai si era entrati nell'agonia, firma conclusiva con
dichiarazioni di tutti per questo o quel motivo contenti.

Un giornale come il nostro non poteva entrare nel merito perché
qualsiasi cosa che si fosse scritta in termini assolutamente
obiettivi e neutri sarebbe inevitabilmente stata letta in
termini politici.



IL COMUNICATO DeL 2 FEBBRAIO


COMUNICATO del Sindaco:

"I 24 consiglieri dei gruppi che compongono la maggioranza del
Consiglio comunale hanno sottoscritto il documento di verifica
politica e programmatica loro sottoposto dal Sindaco Bianca
Bianchini. Nel documento, particolare importanza rivestono le
dieci priorità programmatiche e l'enunciazione, in termini
espliciti, del significato e del contenuto del "vincolo di
maggioranza", che non esclude, ma valorizza il pieno rispetto
delle sensibilità e della linea politica di ciascuna componente
la coalizione".


ORA DUE LE COSE DA FARE


Ora che le cose si sono sistemate, e considerato anche che per
la verità l'opposizione non ha premuto, come avrebbe anche
potuto fare, l'acceleratore della polemica, si possono, magari
si debbono, fare due osservazioni.

- La prima riguarda quello che abbiamo sempre sostenuto,
classificandolo come "modello inglese". Ci é sempre piaciuto
vedere nei momenti difficili che la Regina convoca a Buckingham
Palace Premier e Leader dell'opposizione per richiamare ad
entrambi l'esigenza di unità di fronte a problemi vitali per
l'interesse nazionale. Lo stesso dovrebbe valere anche nel
nostro Comune, s'intende, per le cose grosse, quelle di grande
rilievo, restando tanti di quegli argomenti sui quali sviluppare
l'esercizio dialettico e il confronto, magari anche lo scontro,
politico.

- La seconda riguarda un problema specifico, di grande
importanza perché si tratta del primo passo per l'affermazione
del ruolo del capoluogo: ci riferiamo al recupero del Teatro
Sociale e dei provvedimenti urbanistici connessi. Temi
certamente su cui discutere, su cui approfondire, ma non per
plotoni ma con un impegno di ciascuno ad approfondire, a
discutere, infine a pronunciarsi. Senza litigare.
GdS

GdS 10 II 2005 -
www.gazzettadisondrio.it

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