Una nostra vittoria: NELLA legge – utile per la Valtellina – una nostra proposta

di Alberto Frizziero

Non capita a tutti... - Il
Senato ha approvato - Grande novità - Ce ne eravamo accorti noi
per primi in Italia! - La nostra proposta, ora accolta -

I Comuni possono cominciare subito


NON CAPITA A
TUTTI...

Non capita a tutti di vedere
affermarsi a livello nazionale una propria idea e non solo
affermarsi ma diventare regola per tutti, vale a dire legge
dello Stato (non lo é ancora ma dopo che al Senato é stata posta
la fiducia sul provvedimento, la rilettura alla Camera sarà una
formalità).

E' invece capitato in questi giorni per una questione di grande
interesse in provincia, collegata alla presenza massiccia di
elettrodotti e al vasto territorio condizionato dalla loro
presenza per i vincoli indotti sui suoli.


IL SENATO HA
APPROVATO


Il Senato della Repubblica ha approvato ieri, mercoledì 14
maggio, la "Delega al Governo per il riordino, il coordinamento
e l' integrazione della legislazione in materia ambientale e
misure di diretta applicazione", già ritrasmesso oggi alla
Camera - atto 1798b - per l'approvazione definitiva.

Approvazione, come anzidetto, scontata dato che a Palazzo Madama il Governo ha
posto la questione di fiducia su un suo maxi-emendamento -
1.2500 - interamente sostitutivo dei primi nove articoli,
ottenendola con 154 SI, 116 NO e 2 astenuti (fra i quali il sen. Andreotti) su 272 votanti, per cui vi sarà a breve il via libera
di Montecitorio.

Si tratta di una legge mediante la quale il Governo è delegato
ad adottare, entro diciotto mesi dalla data di entrata in
vigore, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica,
uno o più decreti legislativi di riordino, coordinamento e
integrazione delle disposizioni legislative nei seguenti settori
e materie, anche mediante la redazione di testi unici:

a) gestione dei rifiuti e bonifica dei siti contaminati;

b) tutela delle acque dall’inquinamento e gestione delle risorse
idriche;

c) difesa del suolo e lotta alla desertificazione;

d) gestione delle aree protette, conservazione e utilizzo
sostenibile degli esemplari di specie protette di flora e di
fauna;

e) tutela risarcitoria contro i danni all’ambiente;

f) procedure per la valutazione di impatto ambientale (VIA), per
la valutazione ambientale strategica (VAS) e per
l’autorizzazione ambientale integrata (IPPC);

g) tutela dell’aria e riduzione delle emissioni in atmosfera.

Come si vede c'é ampia materia di nostro interesse.


GRANDE NOVITA'

Il punto sul quale vogliamo richiamare l'attenzione é quello
trattato nel primo articolo, ai commi 21, 22, 23, 24.
Richiamiamo il testo integralmente:


21.
Qualora, per effetto di vincoli sopravvenuti, diversi da
quelli di natura urbanistica, non sia più esercitabile il
diritto di edificare che sia stato già assentito a norma delle
vigenti disposizioni, è in facoltà del titolare del diritto
chiedere di esercitare lo stesso su altra area del territorio
comunale, di cui abbia acquisito la disponibilità a fini
edificatori.
22. In caso di accoglimento dell’istanza presentata ai
sensi del comma 21, la traslazione del diritto di edificare su
area diversa comporta la contestuale cessione al comune, a
titolo gratuito, dell’area interessata dal vincolo sopravvenuto.
23. Il comune può approvare le varianti al vigente
strumento urbanistico che si rendano necessarie ai fini della
traslazione del diritto di edificare di cui al comma 21.
24. L’accoglimento dell’istanza di cui ai commi 21 e 22
non costituisce indennizzo.


CE NE ERAVAMO
ACCORTI NOI PER PRIMI IN ITALIA!


Scorrendo l'indice del nostro giornale si possono trovare
numerosi articoli legati al problema genericamente chiamato
dell'elettrosmog, articoli tutti in rete e quindi leggibili.

Abbiamo iniziato a scriverne all'indomani dell'approvazione da
parte del Parlamento della Legge 36 sull'elettrosmog, prima
ancora della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Siamo
riusciti ad avere le prime bozze dei Decreti attuativi e qui
abbiamo subito rilevato un aspetto grave di cui il Legislatore
non aveva tenuto conto. L'impostazione settoriale della legge
aveva fatto sì che venisse trascurato interamente l'impatto
territoriale, in particolare urbanistico. Stabilire i valori
limite dei campi elettrico e magnetico, in particolare
l'obiettivo di qualità, voleva dire allargare notevolmente le
fasce di rispetto, con relativo vincolo di inedificabilità
assoluta, ai lati delle linee elettriche.

Ce ne eravamo accorti noi per primi in Italia.

Siamo intervenuti in diverse direzioni - anche se, stranamente,
con scarsa udienza in provincia nonostante l'interesse della
nostra gente, ma questo conta menO: ci hanno dato retta in pochi
qui, ci hanno dato retta a Roma! -

Interventi sono stati inizialmente personali, poi come giornale
e come Comitato Cittadini Consumatori Valtellina.


LA NOSTRA
PROPOSTA, ORA ACCOLTA


Senza fare tutta la storia, in sintesi diremo che la nostra
proposta, formulata a vari livelli di responsabilità, era stata
quella di prevedere la possibilità di una trasposizione del
diritto edificatorio, ove ovviamente regolamentato dalla
pianificazione urbanistica, per le aree che venivano a perdere
l'edificabilità in conseguenza dell'allargamento delle fasce di
rispetto.

Teniamo conto infatti che la selva di elettrodotti oggi
esistente, e fino che non si porrà mano alla sua
razionalizzazione, - altra nostra idea che era arrivata persino
ad ottenere l'OK del CdA dell'ENEL a Roma ma che poi nessuno in
provincia aveva poi continuato, salvo riprenderla ora nel
Tiranese, su nostra proposta, per la linea San Fiorano-Robbia -,
interessa larghe parti di territorio antropizzato e suoli
destinati dai PRG ad edificazione civile o produttiva.

Le norme approvate sono un punto fermo. Essendo "principi" di
una delega dovranno essere tradotte dal Governo in norme
operative, ma la sostanza resterà quella considerata anche la
competenza primaria delle Regioni in materia urbanistica.


I COMUNI
POSSONO COMINCIARE SUBITO


Si apre in ogni caso una fase interessante per i Comuni che
hanno problemi di questo genere, con la possibilità di imboccare
vie di urbanistica avanzata, fra l'altro definibili da subito e
in poco tempo, perlomeno da chi non sia ancorato all'urbanistica
tradizionale e a criteri direttori ormai obsoleti ma abbia
dimestichezza con l'innovazione e sempre in termini di
compatibilità.

Gran parte dei Comuni della provincia andrà al voto l'anno
prossimo. Potrebbe essere titolo di merito per le
Amministrazioni in carica, non importa di qual colore politico,
predisporre le varianti urbanistiche in modo da attuarle
immediatamente non appena entrati in vigore i Decreti attuativi.
Alberto Frizziero

GdS 18.V 03   

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Alberto Frizziero
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