IL PAPA 25 ANNI DOPO

di

Quel 16 ottobre 1978 - Lo
Spirito Santo - Il Papa ottantatreenne
(biografia ufficiale
al 5.5.2003) - Nobel per la pace - Un Papa che non ha bisogno
di un premio terreno - Tutto si compia secondo la tua volontà -
Santo

QUEL 16 OTTOBRE
1978

Era pomeriggio inoltrato. In Comune di Sondrio davanti alla TV
il Sindaco, con il Segretario Generale Ernesto Cerretti e il
capogruppo Sergio Bettini, due persone note e stimate entrambe
da poco e prematuramente scomparse, attendevano dopo la fumata
bianca che levandosi in cielo aveva anticipato l'elezione del
264° Pontefice, 263° Successore di Pietro.

La piazza si andava riempiendo di gente, era arrivato anche il
reggimento di formazione. Si attendeva di sapere se le
previsioni della vigilia fossero state confermate in Conclave.

Agitazione sulla Loggia delle Benedizioni. Poi l'annuncio: "habemus
Papam". Applauso della folla ma rapido perché tutti vogliono
sapere il nome. E il nome arriva, inintelleggibile. Persino il
telecronista accusa imbarazzo. E poi la sopresa: si tratta del
cardinale polacco Carol Wojtyla, del tutto sconosciuto. Era
infatti notissima la splendida figura del Primate di Polonia,
cardinale Stefan Wyszynski che era stato anche arrestato dal
regime il 26 settembre 1953 per essere trattenuto prima in
località segreta e poi in un convento, ma anche qui
impossibilitato a comunicare con chicchessia. Sarà Gomulka,
tornato a capo del partito, a liberare nel 1956 lui ed altri
cinque Vescovi.

Se polacco aveva da essere nella convinzione comune sarebbe
stato lui a salire sul soglio di Pietro.


LO SPIRITO SANTO

No. Carol Wojtyla, che scelse il nome di Giovanni Paolo II.

Sergio Bettini trovò le parole migliori a commento, migliori
anche di tutte quelle che il giorno dopo si lessero sulla
stampa: "Si vede che c'é proprio lo Spirito Santo".

C'era stato allora nella scelta.

La conferma viene oggi, dopo 25 anni. Il fisico da tempo ha
ceduto, ma la tenacia e l'impegno sono sempre gli stessi,
proprio come se a sostenerlo ci fosse al fianco, appunto, lo
Spirito Santo.


IL PAPA OTTANTATREENNE (biografia ufficiale al 5.5.2003)
"Karol Józef Wojtyła, eletto Papa il 16 ottobre 1978,
nacque a Wadowice, città a 50 km da Cracovia, il 18 maggio 1920.
Era il secondo dei due figli di Karol Wojtyła e di Emilia
Kaczorowska, che morì nel 1929. Suo fratello maggiore Edmund,
medico, morì nel 1932 e suo padre, sottufficiale dell’esercito,
nel 1941.

A 9 anni ricevette la Prima Comunione e a 18 anni il sacramento
della Cresima. Terminati gli studi nella scuola superiore Marcin
Wadowita di Wadowice, nel 1938 si iscrisse all’Università
Jagellónica di Cracovia.

Quando le forze di occupazione naziste chiusero l’Università nel
1939, il giovane Karol lavorò (1940-1944) in una cava ed, in
seguito, nella fabbrica chimica Solvay per potersi guadagnare da
vivere ed evitare la deportazione in Germania.

A partire dal 1942, sentendosi chiamato al sacerdozio, frequentò
i corsi di formazione del seminario maggiore clandestino di
Cracovia, diretto dall’Arcivescovo di Cracovia, il Cardinale
Adam Stefan Sapieha. Nel contempo, fu uno dei promotori del
"Teatro Rapsodico", anch’esso clandestino.

Dopo la guerra, continuò i suoi studi nel seminario maggiore di
Cracovia, nuovamente aperto, e nella Facoltà di Teologia
dell’Università Jagellónica, fino alla sua ordinazione
sacerdotale a Cracovia il 1E novembre 1946.

Successivamente, fu inviato dal Cardinale Sapieha a Roma, dove
conseguì il dottorato in teologia (1948), con una tesi sul tema
della fede nelle opere di San Giovanni della Croce. In quel
periodo, durante le sue vacanze, esercitò il ministero pastorale
tra gli emigranti polacchi in Francia, Belgio e Olanda.

Nel 1948 ritornò in Polonia e fu coadiutore dapprima nella
parrocchia di Niegowić, vicino a Cracovia, e poi in quella di
San Floriano, in città. Fu cappellano degli universitari fino al
1951, quando riprese i suoi studi filosofici e teologici. Nel
1953 presentò all’Università cattolica di Lublino una tesi sulla
possibilità di fondare un’etica cristiana a partire dal sistema
etico di Max Scheler. Più tardi, divenne professore di Teologia
Morale ed Etica nel seminario maggiore di Cracovia e nella
Facoltà di Teologia di Lublino.

Il 4 luglio 1958, il Papa Pio XII lo nominò Vescovo titolare di
Ombi e Ausiliare di Cracovia. Ricevette l’ordinazione episcopale
il 28 settembre 1958 nella cattedrale del Wawel (Cracovia),
dalle mani dell’Arcivescovo Eugeniusz Baziak.

Il 13 gennaio 1964 fu nominato Arcivescovo di Cracovia da Paolo
VI che lo creò Cardinale il 26 giugno 1967.

Partecipò al Concilio Vaticano II (1962-65) con un contributo
importante nell’elaborazione della costituzione Gaudium et spes.
Il Cardinale Wojtyła prese parte anche alle 5 assemblee del
Sinodo dei Vescovi anteriori al suo Pontificato.


Dall’inizio del suo Pontificato, Papa Giovanni Paolo II ha
compiuto finora 142 visite pastorali in Italia e, come Vescovo
di Roma, si è recato in 301 delle attuali 334 parrocchie romane
. I viaggi apostolici nel mondo - espressione della costante
sollecitudine pastorale del Successore di Pietro per tutte le
Chiese - sono stati finora 99 .

Tra i suoi documenti principali si annoverano 14 Encicliche , 13
Esortazioni apostoliche , 11 Costituzioni apostoliche e 42
Lettere apostoliche . Al Papa si ascrivono anche 3 libri :
"Varcare la soglia della speranza" (ottobre 1994); "Dono e
mistero: nel cinquantesimo anniversario del mio sacerdozio"
(novembre 1996) e "Trittico romano", meditazioni in forma di
poesia (marzo 2003).

Il Santo Padre ha celebrato 138 cerimonie di beatificazione -
nelle quali ha proclamato 1310 beati - e 48 canonizzazioni , per
un totale di 469 santi . Ha tenuto 8 concistori , in cui ha
nominato 201 Cardinali . Ha presieduto anche 6 riunioni plenarie
del Collegio Cardinalizio .

Dal 1978 fino ad oggi, ha convocato 15 assemblee del Sinodo dei
Vescovi : 6 generali ordinarie (1980, 1983, 1987, 1990; 1994 e
2001), 1 assemblea generale straordinaria (1985) e 8 assemblee
speciali (1980, 1991, 1994, 1995, 1997, 1998 [2] e 1999).

Nessun Papa ha incontrato tante persone come Giovanni Paolo II:
alle Udienze Generali del mercoledì (oltre 1000) hanno
partecipato finora più di 16 milioni e 700 mila di pellegrini ,
senza contare tutte le altre udienze speciali e le cerimonie
religiose [più di 8 milioni di pellegrini solo nel corso del
Grande Giubileo dell’anno 2000], nonché i milioni di fedeli
incontrati nel corso delle visite pastorali in Italia e nel
mondo; numerose anche le personalità governative ricevute in
udienza: basti ricordare le 38 visite ufficiali e le altre 690
udienze o incontri con Capi di Stato, come pure le 226 udienze e
incontri con Primi Ministri".


Nobel per la pace

Pochi giorni fa
la Reale Accademia di Svezia ha assegnato il Premio Nobel per la
Pace. Non a Giovanni Paolo II, come da larga attesa ma alla
dr.ssa iraniana, scrittrice ed ex giudice, Shirin Ebadi. 56
anni, attiva nel campo dei diritti umani e della lotta per
democrazia, e per i diritti dei bambini e delle donne,

Con tutto il rispetto per lei, per la sua meritoria attività,
per il suo impegno civile in situazione difficile, é apparsa
chiara a gran parte dei commentatori la grande sproporzione tra
le due figure, in particolare oltre che per l'intensità anche
per l'ambito di attività, limitata quella della premiata,
universale quella del non prescelto che, fra le altre cose, ha
il merito di aver evitato che la guerra di potere (Irak)
divenisse sciaguratamente guerra di religione con nefaste
conseguenze in tutto il mondo e chissà per quanto tempo.

Potremmo scrivere quello che pensiamo, quello che alcuni hanno
detto, con persino settori musulmani critici, sulla combinazione
di due fattori fortemente influenti lassù al nord d'Europa: d'un
lato un habitus mentale da "Riforma" con un persistente
"fastidio" nei confronti del Cattolicesimo, dall'altro quello
stesso spirito laicista-illuministico che, negando l'evidenza
storica, ha evitato di inserire nella bozza di Costituzione
europea il richiamo al Cristianesimo. Preferiamo riportare un
lapidario, ma oltremodo  significativo nella sua sintesi,
commento.


UN PAPA CHE NON HA
BISOGNO DI UN PREMIO TERRENO

Sarebbe stato infatti il Premio Nobel, e non l'inverso, a
guadagnarci avendo nel suo albo d'oro, dove guarda caso figura
il Dalai Lama, Giovanni Paolo II la cui figura non esce affatto
menomata dalla scelta fatta.

Riportiamo dunque questo commento splendido, di Alberto Negri, a
pagina sei de "Il Sole - 24 Ore" di sabato 11 ottobre:

"Il Nobel per la pace a Shirin Ebadi é certamente una sorpresa.
Per alcuni imbarazzante. Certo non per i cattolici o il Papa
la cui sofferenza é ogni giorno una visibile testimonianza che
non ha bisogno di un premio terreno.



tutto si compia
secondo la tua volontà


Dopo 25 anni di Pontificato, nel giorno di questo genetliaco:
"Oggi, Gesù, 'unico Pastore della Chiesa pur consapevole della
mia umana fragilità, mi incoraggia a rispondere con fiducia come
Pietro: 'Signore, tu sai tutto. Tu sai che io ti amo'. E poi mi
invita ad assumere le responsabilità che Lui stesso mi ha
affidato''

''Ti rinnovo per le mani di Maria Madre amata il dono di me
stesso, del presente e del futuro, tutto si compia secondo la
tua volontà. Pastore supremo, resta in mezzo a noi, perché
possiamo con te procedere sicuri, verso la casa del Padre''.


sANTO

Un giorno a Giovanni Paolo II toccheranno gli onori degli
altari.

Santo é però già ora.

Alberto Frizziero

GdS 18 X 03 -
www.gazzettadisondrio.it

Alberto Frizziero
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