Presidenza della Provincia: nove i candidati ma quanti in corsa?

di GdS



lE PROVINCIALI

Elezioni 2004 in provincia di
Sondrio: a parte quelle comunali in 61 Comuni sui 78 (alta la
percentuale dunque di quelli "fuori turno"), elezioni sulle quali
é difficile entrare la stragrande parte delle liste essendo
"civiche", interessa dare uno sguardo alle elezioni provinciali.


nove
candidati con obiettivo la Presidenza


Nove i candidati presentatisi con obiettivo la Presidenza. In
rigoroso elenco alfabetico: Michele AILI dell'UDC, Domenico
JOBIZZI dell'UDEUR, Paolo MARCHI del Patto Segni-Scognamiglio,
Paolo PEDRANA del Progetto Nord, Fiorello PROVERA della Lega,
Cardelio PRUNERI della DC, Giuseppe ROMUALDI di Alternativa
Sociale, Eugenio TARABINI dei Popolari Retici, Giacomo TOGNINI
della Margherita.

Abbiamo dato le qualifiche politiche di ciascuno, ora vediamo le
rappresentanze politiche.


quindici liste si contendono i
24 seggi


Quindici liste si contendono i 24 seggi del Consiglio Provinciale
oltre a concorrere alla scelta del Presidente.

- Sono sei i candidati-Presidente che sono sostenuti dalla sola
lista di appartenenza. Quindi, sempre in rigoroso elenco
alfabetico:

Alternativa Sociale. A. Mussolini sostiene Romualdi, la rinata
Democrazia Cristiana sostiene Pruneri, il Patto Segni-Scognamiglio
sostiene Marchi, Progetto Nord sostiene Pedrana, l'UDC sostiene
Aili, l'UDEUR sostiene Jobizzi.

- Due liste sostengono Provera e sono la Lega e una civica,
"Provincia Unita".

- Tre liste sostengono Tarabini e sono i Popolari retici, Forza
Italia e AN.

- Quattro liste sostengono Tognini e sono Margherita, Riformisti e
Democratici, RC, Comunisti italiani.


Sulla carta tre soli in corsa

Sulla carta tre soli in corsa, anche se nell'entourage del
Presidente uscente Tarabini si sussurra che la corsa in realtà é
già finita con la riconferma, dato, si dice ancora, che al
ballottaggio andranno Tarabini e Tognini. Il primo, anche con
l'appoggio di Provera, questa volta non avrà il risicato margine
di vantaggio come l'altra volta su Dioli ma, si dice ancora,
"Passerà alla grande".

Non tutti la pensano così perché, dice qualcun altro, il sen.
Provera gode di stima e appoggi ben oltre il suo Partito, avendo
una lista civica consistente che lo sostiene e, ancora oltre,
otterrà non pochi voti personali. "Al ballottaggio con Tognini
andrà lui", afferma qualcuno. Una valutazione forse ottimistica ma
sicuramente da non scartare

Nulla di particolare da segnalare sul versante di centro-sinistra
ove ci si limita a sottolineare la figura del candidato,
indubbiamente valida e puntando su quello che sembra un dato
scontato e cioè il ballottaggio.

Per dovere di cronaca da riportare qualche voce secondo la quale
al ballottaggio andrebbero invece Provera e Tarabini. La
matematica, sia quella della logica che quella elettorale,
escludono questa ipotesi. Nell'un caso su un milione che questa
strampalata ipotesi di verificasse probabile Presidente -
concordano tutti in questa previsione - sarebbe Provera.


E dopo?

E dopo?

Comunque sia cambieranno molte cose.

Se cambia l'inquilino di Palazzo Muzio il mutamento é ovvio.

Se l'inquilino dell'ufficio d'angolo al secondo piano resta lo
stesso va tenuto presente che cambiano le cose nel salone al primo
piano, ove si riunisce il Consiglio Provinciale. Cambiando queste
cambierà anche la Giunta. Cambiando le due cose cambierà anche la
politica. Il Presidente si troverà, in definitiva, con qualche
panno più stretto addosso, anche se forse non come si attendono in
Forza Italia.

Una cosa comunque, chiunque ci sia a Palazzo Muzio, va
assolutamente cambiata: il rapporto con l'opinione pubblica
attraverso gli organi di informazione. Assenza, incredibile, di un
Ufficio Stampa, due conferenze-stampa del Presidente in cinque
anni (e con le domande obbligate sul tema in oggetto senza
riguardare altri settori), assenza di comunicati-stampa. Un
atteggiamento che risulta persino controproducente.

Quest'aspetto non ha colore politico e del resto la pensano tutti
in questo modo, sostenitori o avversari di Tarabini. Persino lui,
in una di queste due conferenze-stampa, lo ha ammesso. Tanto vale
ricordare che se errare éumano, perseverare con quel che segue.
GdS


GdS 20 V 04 -
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