SS 38: un miracolo PER POTER vedere qualche cantiere, anche parziale
 
 SS 38 in Consiglio Comunale di 
 Sondrio -
Il Consiglio Comunale del capoluogo si è occupato nella sua ultima seduta del 
 problema della Statale 38. Una volta tanto l’aula consiliare ha 
 registrato una sostanziale consonanza di vedute tra quelli che 
 venivano storicamente chiamati i “Padri coscritti”, deputati, 
 nel Comun, a trattare nel modo migliore gli affari della 
 comunità.
 Il sollecito, con l’incarico al Sindaco di muoversi in questo 
 senso, è diretto all’ANAS, ma purtroppo vi sono pochissime 
 speranze che esso possa trovare anche solo parziale 
 accoglimento.
 Il Presidente della Provincia -
 Il Presidente della Provincia é pure intervenuto pesantemente, 
 con qualche polemica e con la manifestata intenzione di scendere 
 in piazza se non si smuove qualcosa.
 L'assessore Regionale Corsaro -
 L'assessore regionale Corsaro a sua volta ha preso carta e penna 
 precisando una serie di dettagli concernenti progetti e loro 
 iter procedurale, dichiarando altresì l'impegno della Regione, 
 di fatto, a "saltare sul malloppo", appena vi fosse una 
 disponibilità di risorse ANAS o Ministeriali, per riuscire ad 
 aprire i cantieri della nuova SS 38.
 La Finanziaria
Intanto 
 nei giorni scorsi è stata presentata ufficialmente la nuova 
 Finanziaria. Ebbene al Ministro Lunardi è stata riservata una 
 somma neppure sufficiente a pagare i ratei dei mutui. Il 
 Ministro Siniscalco ha promesso per le prossime settimane anche 
 una proposta per lo sviluppo ed è qui che potrebbe esserci 
 qualche boccata di ossigeno per il settore delle opere 
 pubbliche, siano esse strade, ferrovie, opere idrauliche e 
 quant’altro.
 Mancano i soldi, é vero, ma...
L’attuale situazione della economia, in parte congiunturale ma 
 in parte purtroppo strutturale, non consente voli pindarici ma 
 obbliga a stringer di cinghia, chiunque sia al Governo e 
 chiunque sia all’opposizione. “Ma noi siamo in una situazione 
 insostenibile”, pare di sentir dire a questo punto a quasi tutti 
 i nostri lettori valtellinesi.
 E’ vero. La situazione, 
 soprattutto in Bassa Valle, normalmente caratterizzata da un 
 traffico intensissimo che poi in particolare in certi giorni e 
 in certe ore diventa ossessionante, è tale da spazientire gli 
 automobilisti ma da assillare la gente che abita in zona. Per la 
 verità una situazione non dissimile a quella della Milano-Bergamo piuttosto che dell’anello bolognese o del 
 raccordo anulare di Roma o del nodo di Mestre e così via. Ma 
 ciascuno guarda a casa propria e considera il complesso delle 
 possibilità di mobilità che ha la gente. Il guaio nostro é che 
 non ci sono alternative. I nostri flussi sono per oltre il 90% 
 da e per Milano e lì c'é un'unica strada. C'é anche la ferrovia, 
 solo in parte sostituto possibile dell'auto. E' sì vero che 
 passi avanti sono stati fatti attendiamo che si realizzi quell'obiettivo, 
 possibile e non ipotetico, dei 100 minuti per la Sondrio-Milano 
 e viceversa, in attesa che gli interventi finanziati sulla Legge 
 Valtellina rendano possibile una percorrenza di un'ora e mezza 
 con il che scegliere l'auto per chi va a Milano sarebbe 
 profondamente sbagliato.
 Come conciliare diavolo ed acqua 
 santa?
 Come conciliare dunque diavolo ed acqua santa ovvero i dolori 
 del portafogli con la fame di risorse della strada?
 In un articolo pubblicato su questo giornale il 30 maggio u.s. 
 scrivevamo "Ancora sulla nuova Statale 38.  Con l’attuale 
 progetto  la vedranno – forse – i nostri figli". Nell'attuale 
 situazione dovremmo però correggere quel titolo. I nostri figli, 
 forse, riusciranno a vedere non già la strada ma l'apertura di 
 un cantiere...
 Il nostro dossier 
 documentatissimo
 Chi ne ha voglia può andare a leggersi la serie di articoli che 
 il giornale ha dedicato all'argomento. In particolare con tutti 
 i dati, le approvazioni intervenute, i costi, lotto per lotto, i 
 rischi ecc.
 Sulla base di tutto questo, un dossier documentatissimo che, 
 senza voler fare i primi della classe, ci pare nessuno abbia 
 pubblicato in tali termini, si possono però fare alcune 
 considerazioni per cercare di venire a capo, sia pure molto 
 parzialmente, della matassa.
 All'ottimo virtuale preferiamo il 
 decente reale 
 - Svincolo megagalattico. A Colico é previsto uno 
 svincolo megagalattico e quindi costosissimo. I progettisti 
 parlano di normativa. Non siamo alle prese con un'autostrada ma 
 con l'inizio della SS 38. Al più ci sarà da vedere per un 
 raccordo. Un bel taglio nei costi e quindi la cancellazione di 
 quell'allucinante paragone con il Passante di Mestre che grida 
 vendetta. Non é possibile infatti avere lo stesso costo quando 
 là il percorso é lungo una volta e mezzo il nostro e la sede 
 stradale una volta e mezzo la nostra (6 corsie invece di 4), e 
 per inciso con un traffico almeno il quintuplo rispetto a noi. 
 Lasciamo perdere. Del non-plus-ultra non ce ne frega niente. Ci 
 interessa una cosa minimamente decente. Rispetto all'ottimo 
 virtuale preferiamo il decente reale 
 - Svincolo eccessivo. In Fiorenza, Comune di Piateda, é 
 previsto l'innesto della nuova tangenziale - parte finale - 
 nell'attuale SS 38. Lasciamo perdere. Rispetto all'ottimo 
 virtuale preferiamo il decente reale.
 - Caratteristiche autostradali da Piantedo in su. Non 
 siamo contro le quattro corsie in due carreggiate, ma da sempre 
 abbiamo detto di preferire le due reali rispetto alle quattro 
 virtuali, perdippiù considerando il costo del tratto in 
 galleria. Rispetto all'ottimo virtuale preferiamo il decente 
 reale.
 - Tangenziale di Tirano. Vero che sono previsti quattro 
 lotti, ma resta sempre il chiodo di quei
 6,525 km in galleria di cui 0,913 km relativi ad una galleria 
 artificiale su un totale di 
 11,379 km. 
 Il costo di 337,7 milioni di €uro significa, in vecchie lire, 
 57,464 miliardi al km. Per stare al paragone precedente con il 
 Passante di Mestre questo risulta molto, molto meno costoso! 
 Qualcosa c'é che non va. 
 Rispetto all'ottimo virtuale preferiamo il 
 decente reale.
 Comunque un miracolo, o quasi
 Sono alcuni punti che abbiamo evidenziato intorno ai quali ci si 
 può ragionare, oltre alla proposta già a suo tempo avanzata di 
 passare in Bassa Valle dalle quattro alle due corsie, più che 
 sufficienti per il traffico attuale e futuro.
 Anche con questo però ci vorrebbe un miracolo, o quasi, per 
 sbloccare la situazione e vedere aprirsi, almeno, un cantiere.
Luca Alessandrini
GdS 10 X 04 - 
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