TERRY: TERRIBILE. E L'eutanasia avanza. E si risparmiano tanti soldi

Crescendo di orrore - Conservatori e illuminati - Assassinio - Giuramento d'Ippocrate - La morfina! - Altra cosa la donazione degli organi - Avanzano "i diritti civili" di Pannella

Mentre il
giornale sta per essere immesso in rete arriva la notizia della
morte. NON NATURALE. PROVOCATA: ASSASSINIO

 


CRESCENDO DI ORRORe


TGcom, dando l’incredibile notizia che i medici stavano
somministrando la morfina a Terri, ha scritto che la vicenda
proseguiva in un crescendo di orrore.

Tanto per chiarire subito, concordiamo, e vediamo il perché.

Lo stesso TGcom aveva pubblicato un articolo sul caso di Teresa
Maria Schiavo nata Schindler detta Terri nel quale si ricordava
il volere del marito, Michael Schiavo, e la sua volontà di
staccare il tubo che tiene in vita la moglie, per seguire, a
detta di lui, “le volontà di Terri”.

Il marito, che ha una nuova compagna e dei figli, appare
stranamente ancor oggi il tutore legale della moglie, in
durissimo contrasto con gli ex-suoceri.

L’articolo proseguiva così “i genitori di Terri, Bob e Mary
Schindler, hanno accusato Michael Schiavo di agire solo per
interesse e di non occuparsi, come dovrebbe, della figlia.
Secondo la sorella Suzannah, l’odio è cominciato nel 1993,
quando Michael ha riscosso un milione di dollari nella sua
battaglia contro i medici che il 25 febbraio 1990, non erano
riusciti a curare adeguatamente Terri e l’hanno condannata ad
uno stato vegetativo. Dopo aver incassato i soldi, Michael
decide di interrompere le cure alla moglie e impedisce ai
genitori di andarla a trovare per un anno. Nel ’97 la decisione
del marito, in quanto tutore, di staccare il tubo che nutre e
tiene in vita la moglie, subito l’opposizione dei genitori che
la rivogliono. Il marito risponde: "Ho incassato 700 mila
dollari in danni dai medici che non seppero curare Terri e me li
sarei potuti godere scaricandola al genitori. Invece sono
rimasto con appena 70 mila dollari e con il giuramento che feci
a mia moglie nei suoi ultimi momenti di lucidità, quando mi
chiese di non lasciarla vivere appesa alle macchine". Anomalia
di una situazione che lo vede di fatto con una nuova famiglia,
Cindy e due figli, e ancora con la tutela della (di fatto ex)
moglie. Comunque sia da quel momento la possibilità di una
riconciliazione tra le due parti è impossibile. Michael e gli
Schindler si rivolgono accuse pesantissime e usano la stampa per
insultarsi a vicenda. Dal 2002, con l’aiuto del nuovo avvocato
degli Schindler, David Gibbs III, le accuse rivolte a Schiavo
sono sempre più pesanti. Di quel milione, o 700.000 come dice il
marito, di dollari è rimasto poco, anzi quasi niente. La
parcella per i legali di Schiavo è da capogiro, mentre, accusano
i genitori, Terri non riceve cure da circa dodici anni”.

Il 25 febbraio, il giudice Greer competente per territorio -
Contea di Pinellas -, vista l'ordinanza del febbraio 2000 del
tribunale che aveva accolto l'istanza del marito Michael, dopo
una sarabanda giudiziaria, ha chiuso la questione con
l’ordinanza di staccare i meccanismi di nutrimento e idratazione
alle ore 1.00 pomeridiane di venerdì 18 marzo 2005". Un corpo
che non ne voleva sapere di cessare di vivere dato che viveva
non per le macchine – diremo dopo – condannato alla morte
peggiore, quella per sete ed anche per fame.


CONSERVATORI E ILLUMINATI


Altri giornali vanno giù pesanti su questa vicenda. Alcune
considerazioni.

Alla faccia del tentativo, non isolato, di far passare per
conservatori, reazionari e peggio chi vorrebbe che Terry
continuasse a vivere, mentre gli altri, quelli che sono con
questo esemplare marito – tale formalmente -, sarebbero gli
illuminati, noi chiaro e tondo preferiamo chiamare con il loro
nome le cose si sta assassinando Terry, e in un modo perfido,
poco per volta. Ma se abbiamo a che fare veramente con “un
vegetale” perché non un’iniezione, di efficacia quasi istantanea
al posto di una tortura da Conte Ugolino?


ASSASSINIO
Dicono che
morire di fame sia penoso ma che morire di sete sia enormemente
più penoso. Se, alla faccia dei clinici – una parte – che
sostiene la sua vita essere soltanto vegetativa – ma non c’è la
morte cerebrale| -, Terry in realtà nella sua prigione
intellettuale avesse ancora anche solo un barlume di coscienza
soffrirebbe cento volte di più.

Si chiama assassinio.

Legalizzato ma assassinio.

E’ stato detto e ridetto, e condividiamo in pieno, che qui non
siamo nel caso di accanimento terapeutico o di una persona
mantenuta in vita artificialmente da macchine e strumenti.
Terry è viva.

Non può alimentarsi da sola. Sotto questo profilo è come un
incidentato che abbia entrambe le braccia ingessate. Deve essere
alimentato. Non dare da mangiare a chi non può alimentarsi da
solo non soltanto sul piano etico vale un assassinio ma sul
piano medico va contro il giuramento dei medici. Che riportiamo
tal quale:


GIURAMENTO D'IPPOCRATE


Consapevole dell'importanza e della solennità dell'atto che
compio e dell'impegno che assumo, giuro:

• di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di
giudizio e di comportamento;

• di perseguire come scopi esclusivi la difesa della vita, la
tutela della salute fisica e psichica dell'Uomo e il sollievo
della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante
impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto
professionale;

• di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la
morte di un paziente;

• di attenermi nella mia attività ai principi etici della
solidarietà umana, contro i quali, nel rispetto della vita e
della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;

• di prestare la mia opera con diligenza, perizia e prudenza
secondo scienza e coscienza e osservando le norme deontologiche
che regolano l'esercizio della medicina e quelle giuridiche che
non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione;


• di affidare la mia reputazione esclusivamente alla mia
capacità professionale e alle mie doti morali;

• di evitare, anche al di fuori dell'esercizio professionale,
ogni atto e comportamento che possano ledere il prestigio e la
dignità della categoria;

• di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di
opinioni;

• di curare tutti i miei pazienti con eguale scrupolo e impegno
indipendentemente dai sentimenti che essi mi ispirano e
prescindendo da ogni differenza di razza, religione,
nazionalità, condizione sociale e ideologia politica;

• di prestare assistenza d'urgenza a qualsiasi infermo che ne
abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a
disposizione dell'Autorità competente;

• di rispettare e facilitare in ogni caso il diritto del malato
alla libera scelta del suo medico, tenuto conto che il rapporto
tra medico e paziente è fondato sulla fiducia e in ogni caso sul
reciproco rispetto;

• di astenermi dall' "accanimento" diagnostico e terapeutico;


• di osservare il segreto su tutto ciò che mi è confidato, che
vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell'esercizio della mia
professione o in ragione del mio stato.

Si legga e si constati come la morte di Terry è conseguenza
della violazione del giuramento d’Ippocrate anche se i medici
sono costretti da magistrati che porteranno con sé il peso di
una decisione eticamente micidiale.


LA MORFINA!


L’incredibile: somministrazione di morfina. La morfina “a un
vegetale”?

Ma se è “un vegetale”, la motivazione di porre fine alla sua
vicenda, perché sprecare della morfina? Cos’è questa
dichiarazione, in risposta agli interrogativi, “per alleviare il
dolore”? Quale dolore se si tratta di “un vegetale”?

Non è per caso che nella coscienza di quei medici, al di là
delle perizie, peraltro contraddittorie, e delle sentenze, si
arimasto il dubbio di avere a che fare non con una carota o una
patata ma con un corpo non soltanto “vegetale” ma nel quale
freme ancora una parte vigile di intelligenza sia pure costretta
nella cella dell’incomunicabilità?

Terribile.


ALTRA COSA LA DONAZIONE DEGLI ORGANI


Per certi versi qualche interrogativo è spuntato a proposito di
donazione degli organi per cui è opportuno fare chiarezza
assoluta in proposito non lasciando neanche il più minuto di
questi dubbi.

Gli organi vengono prelevati solo dopo la morte, oltre a tutto
con una serie di rigorosissime procedure che danno non il
massimo di garanzie bensì la garanzia totale. Il cadavere,
ripetiamo: il cadavere, viene mantenuto caldo dalle macchine.
Viene cioè fatto circolare il sangue e somministrato ossigeno,
ma il cervello è irreparabilmente finito. Forniti di sangue e
ossigeno invece i vari organi – cuore, polmoni, fegato ecc. –
riescono a tener botta quel tempo che occorre perché vengano
prelevati e poi innestati su una persona che risulti
compatibile. Se le macchine venissero staccate andrebbero
perduti rapidamente.

Il caso di Terri è assolutamente diverso. Lei sta vivendo da
sola, come questi giorni d’altronde dimostrano. Non ha bisogno
di macchine per restare in vita. Ha solo bisogno di mangiare e
bere come del resto capita negli ospedali a molti che sono
impediti da affezioni varie e sono alimentati o con flebo o con
altri sistemi. Nessuno si sogna ovviamente di interrompere loro
questa somministrazione. Non si capisce perché (l’ex, di fatto)
marito di Terri abbia chiesto di farlo, dato che alla sua
dichiarazione relativa alla volontà in questo senso della ex –
di fatto – moglie c’è poco da credere.

Siamo però negli Stati Uniti, un grande Paese che però avrebbe
bisogno, in alcune cose, di essere meno anglosassone e più
latino.


AVANZANO "I DIRITTI CIVILI" DI PANNELLA


La cultura dell’edonismo sta sconfiggendo, in diversi settori,
la cultura della vita. Non è lontano il giorno di Cyborg, ma
anche di qualche mutante. Non è fantascienza, è logico sviluppo
delle tendenze in atto. Non sarà domani, ma il mutante è
all’orizzonte. Con un rischio connesso: normalmente la natura
infligge ai mutanti la sterilità. Non sarà domani, ma un
orizzonte potenzialmente fosco si apre per l’umanità.

Naturalmente, direbbe Pannella, sono “diritti civili”.
Alberto Frizziero

PS Il sito dei genitori di Terri é www.terrisfight.org

GdS 30 III 2005 -
www.gazzettadisondrio.it

Alberto Frizziero
Editoriali