LIBIA. LE BALLE DELLA NATO (CHE SI PRENDE ALTRI 90 GIORNI, TANTO PAGHIAMO NOI). GRAZIE AI BOMBAROLI FRANCO-INGLESI 11 5 30 17

I soldi di Gheddafi - Guerra prolungata a settembre - Gli obiettivi formali - Le ragioni formali - Gli obiettivi reali - Le ragioni reali - I silenzi - Preparativi - Gheddafi - E io pago! - Militari a casa - E per finire la cosa stupefacente

I soldi di Gheddafi

Gheddafi ha i soldi per una guerra lunga, noi no

Dalla stampa francese. "Kadhafi a les moyens de financer une longue guerre - Même si les Occidentaux ont gelé les avoirs libyens, le colonel a entassé une montagne d'or et de billets. Le colonel Kadhafi promet aux alliés une guerre longue. Du point de vue financier, il en a les moyens. Certes, les États occidentaux ont gelé les avoirs du clan du dictateur, du Fonds souverain nation...

Guerra prolungata a settembre

Les ambassadeurs des pays de l'Otan ont décidé aujourd'hui (1 giugno) de prolonger jusqu'à fin septembre le plan d'action militaire de l'alliance atlantique en Libye, qui prendra formellement fin le 27 juin, a indiqué un diplomate de l'alliance.

Gli obiettivi formali

Gli obiettivi dichiarati, quelli formali:

- Protezione dei civili (e quelli di Tripoli?)

- Rientro dell'esercito nelle sue basi

- Via libera per tutti gli aiuti umanitari.

Le ragioni formali

Per Rasmussen, numero uno della NATO, questa decisione sarebbe "un chiaro messaggio" a Gheddafi e cioè che la MATO proteggerà la popolazione libica fin quanto sarà necessario, in particolare fino a quando Gheddafi se ne andrà.

"Con questa decisione la Nato e i suoi partner inviano un chiaro messaggio al Colonnello", ha dichiarato il segretario generale della Nato Anders Fogh. "Siamo determinati a continuare le nostre operazioni per proteggere il popolo della Libia.

Gli obiettivi reali

- Gheddafi, preferibilmente morto (sennò a che pro I continui attacchi alla zone delle sue residenze?

- Il ribaltone di potere, con nuovo scenario delle 145 tribù

Le ragioni reali

- Aerei e missili non bastano

- La debolezza dei cosiddetti insorti

- I rischi di un'azione terrestre

- La Cina

I silenzi

- Il nostro Ministro degli Esteri Frattini aveva dichiarato lo scorso 5 maggio che per lo stop bellico ci sarebbero volute ancora tre o quattro settimane. Non ha, evidentemente, sognato. La previsione è stata fatta, evidentemente, a livello NATO. Comprendiamo l'imbarazzo del nostro Ministro ma a ciascuno le sue responsabilità. Siamo stati incastrati in una vera e propria guerra, in barba alla nostra Costituzione, piegandola a interpretazioni tirate per i capelli, dai bombaroli di Parigi e Londra mentre Germania e un'altra ventina di Paesi su 28 si sono sfilati via. Ed ora silenzio.

- I costi. La guerra costa terribilmente. Parte un solo aereo e lancia i due missili che ha sotto le ali. Sono 600.000 dollari che se ne vanno in fumo, unitamente all'obiettivo colpito e magari alle relative vite umane. DI VOLI NE SONO STATI FATTI SINORA 8.500. Quanti quelli italiani? Quanti missili lanciati da noi? Quanto speso? Quanto ancora da spendere? Sarebbe bene rompere il silenzio, anche se tutte le forze politiche sono sulla stessa linea, indicata dal Presidente della Repubblica (che, detto con il massimo rispetto, può anche sbagliare come ha fatto parlando di 'Risorgimento africano'. Dove sarebbe, in Egitto e Tunisia forse? La situazione parla da sola.)

- La più grande 'polveriera' americana all'estero è nei pressi di Tirrenia, vicino a Livorno. Si stende per almeno 10 km quadrati - basta vedere su Maps! - e lì dentro c'è di tutto, probabilmente a prova anche di attacchi nucleari vista la sua posizione strategica nel quadro dell'allora guerra fredda. Riferiscono da quella zona che è in atto un vero e proprio ponte aereo da lì per gli aeroporti , quasi tutti in Italia, da cui decollano gli aerei che bombardano la Libia. Il ponte aereo della morte, quello che per proteggere i civili rifornisce di bombe stupidamente definite intelligenti e missili tecnologicamente sofisticati al punto di costare una fortuna, le basi avanzate. Domanda: chi paga? In altri termini, visto che noi di questa mercanzia non ne abbiamo, quel poco che avevamo essendosi subito esaurito - come francesi e ingle4si peraltro - gli USA ci fanno forse beneficenza? E se non è così quanto ci costa il tutto? Silenzio.

Preparativi

Il Manifesto ha pubblicato lo scorso 28 maggio un'analisi sul potenziale militare USA in arrivo desumendo che ci si sta preparando, in barba alla risoluzione dell'ONU, a uno sbarco e quindi all'intervento di forze militari di terra che ipocritamente saranno presentate cone fiorze degli insorti. Così fosse sarebbe un macello di civili, ma di Tripoli che, si sa, sono dei minus quam di cui ce ne si può fregare. Non sono come quelli di Bengasi o Misurata…

Gheddafi

Subito abbiamo scritto che Gheddafi era politicamente morto essendogli venuto meno sul piano internazionale il tradizionale sostegno russo-cinese che al Consiglio di Sicurezza dell'ONU non hanno esercitato il diritto di veto.

Bombaroli & C si sono dimostrati dilettanti allo sbaraglio pensando che con due o tre bombe la questione sarebbe finita come con Ben Ali e Mubarak. Non è stato così nonostante la lezione irakena. Allora Blair era corso, voltando le spalle all'Europa, a dar man forte a Bish determinando così il via alla funesta seconda guerra che ha sì portanto all'impiccagione di Saddam ma in un quadro di sfacelo politico e di costi paurosi. Blair è corso sulla base delle previsioni di Rumsfeld & C. che ipotizzavano una guerra lampo di due o tre giorni.

Gheddafi era dato disperato, in fuga. Poi l'hanno denunciato alla Corte internazionale. Adesso gli farebbero ponti d'oro se decidesse di andare all'Isola d'Elba, non a S. Elena

E io pago!

Come dice Totò commentando ogni spreco a 'Striscia la notizia': e io pago!

Paghiamo i costi della guerra; poi pagheremo i costi della ricostruzione; poi dovremo pagare gli indennizzi alle imprese italiane che verranno tagliate fuori, forse salvo l'ENI, dai bombaroli che si spartiranno il bottino. Qualcuno ha stimato il danno per l'Italia in 100 miliardi di €uro. Forse troppi ma una cifra che dà l'ordine di grandezza.

Militari a casa

Il Ministro della Difesa La Russa ha parlato di un progressivo rientro dal Libano dei nostri soldati. La Germani e tanti altri i soldi li spendono per quello che serve ai tedeschi, noi a quello che serve a libanesi, irakeni, afgani ecc. ecc. Se fossero almeno aiuti umanitari! No, paghiamo il costo di missioni militari, sia pure di pace. 10.000 soldati italiani nel mondo sono troppi.

A casa!

A casa!

A casa!

Almeno una parte.

E per finire la cosa stupefacente

In tutta la vicenda una cosa resta stupefacente. Le piazze deserte. C'è qualche volenteroso che alza la bandiera della pace. Molto trasversali. Qualche pacifista di sinistra, pochi. Qualche cattolico, pochi. Qualche pretino, pochi. Qualche leghista, pochi. Di Pietro, Formigoni, noi.

Incomprensibile.

a.f.

a.f.
Editoriali