Altra tegola che ci viene dall'Europa, stavolta da Strasburgo

Altra tegola sul nostro Paese.
Altra tegola che ci viene dall'Europa.
La Corte di Strasburgo ha dato ragione a Marcello Viola che aveva fatto ricorso per poter avere i benefici di legge che a lui, come ad altri sono negati in quanto condannati all'ergastolo ostativo. Si tratta di mafiosi e terroristi che in base alla drammaticamente ineffabile sentenza dovrebbero poter avere anche loro i benefici previsti. Loro, e ad esempio fra loro chi ha ammazzato almeno 100 persone e sciolto un bambino nell'acido, nello stesso modo come l'altro ladro di polli.
Un'altra perla “europea” dunque. La Corte di Strasburgo è composta da 47 giudici, uno ogni Paese europeo, e fino alla scorsa primavera dal 2015, era presieduta dall'italiano Guido Raimondi, nella Corte dal 2010. Questi signori hanno dimenticato nel decidere che in Italia il presidio rappresentato dalla Magistratura ha a che fare con un cancro come la mafia e che ha dovuto fare una durissima battaglia, vinta ma non scomparsa, con il terrorismo. Se ci sono stati grossi risultati, con positivi effetti indotti anche in Europa, è per come è stata condotta, e viene condotta, questa battaglia. Elemento fondamentale è stata la negazione dei benefici di legge a chi si è macchiato di reati gravissimi così come indicato.
Il condannato Viola ha vinto il ricorso e si gioverà della sentenza. Al 30 giugno dei 1776 dietro alle sbarre erano in 1776, circa due terzi  condannati all'ergastolo ostativo. Lecito immaginare che la notizia giunta da Strasburgo ne abbia ringalluzziti parecchi una parte dei quali sicuramente già pensa di seguire la strada percorsa da Marcello Viola.
Reazione quasi unanime in Italia. Incredibilmente non unanime ma quasi, e non ci riferiamo a parenti, amici, clan. Ci è toccato di leggere dissertazioni giuridiche in un certo senso caratterizzate dalla comprensione verso la decisione di lassù. Sovviene .Cicerone (De officiis, I, 10, 33): “Summum jus summa iniuria”
Governo e Parlamento si guardino bene di dare retta a quelli là che non vogliono saperne dei nostri “trattamenti crudeli, inumani, degradanti” quali sarebbero frutto della legislazione italiana. Persino quello responsabile di oltre cento omicidi e dell'atroce fine del bambino dovrebbe avere i benefici.
E poi bisogna essere “più Europa”! E' Europa, molto “Nord-Europa” in tante cose, a cominciare dalla negazione delle radici cristiane, che dovrebbe porsi il problema di guardare al Sud-Europa con meno alterigia culturale, sociale, economica.
a.f.

 

Editoriali