ECCO L'AGEISMO: "discriminazione nei confronti degli anziani”

Martedì 14 settembre ricorre un anno dall’avvio della campagna di sensibilizzazione “che racconta la discriminazione per gli over65”. L’aveva presentata nello scorso numero di novembre “Persone Società” la rivista dell’ANAP, l’Associazione dei pensionati. Significativo il titolo: “AGEISMO un termine nuovo che indica discriminazione nei confronti degli anziani”.

   Significativo il ricordo della promulgazione, oltre 20 anni fa dell’art. 25 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’UE che riconosce “il diritto degli anziani a condurre una vita dignitosa e indipendente a partecipare alla vita sociale e culturale”.
   Significative le adesioni alla campagna globale contro la discriminazione nei confronti degli anziani promossa dalla Società francese di Geriatria e Gerontologica (SFGG), in collaborazione con le società di geriatria europee, americane e asiatiche
   Significativo lo slogan della campagna europea “Old Lives Matter” (Le vite degli anziani contano)
   Significativo lo slogan della campagna mondiale “Black Lives matter” (Le vite dei neri contano).

Ne abbiamo avuto un esempio. All’inizio delle vaccinazioni il Governo fissò le priorità: ospiti delle RSA, persone ‘fragili’ (di salute difficili), ultraottantenni. Abbiamo pubblicato allora un articolo nel quale si documentava, con fior di testimonianze, l’efficiente avvio della campagna (a metà marzo, a circa un mese dall’avvio, la verifica in Sondrio aveva dato esito del tutto positivo (12 marzo prima dose, 19 marzo seconda dose. Vennero richieste da vari settori, persino in Toscana prioritari diventarono avvocati e magistrati. La velocità di vaccinazione di quei prioritari diminuì ovviamente con una penalizzazione pericolosa dato che erano quelli che rischiavano di gran lunga di più. Erano soprattutto loro ad allungare le liste dei Caduti al fronte.

In altri termini trionfo dell’AGEISMO.
f.

Editoriali