NUCLEARE: LA TENEREZZA DEI PERDENTI 11 6 10 37
Nella questione referendum c'è un elemento di tenerezza che riguarda i perdenti, nel senso che guardandoli e sentendoli fanno tenerezza.
La fine del nucleare in Italia è nelle cose. Già sarebbe stato difficile prima dello tsunami giapponese per via delle resistenze a carattere locale in ogni e qualsiasi posto si volesse costruire una centrale. Dopo il difficile si è tramutato in impossibile.
- Osservavamo in TV l'astrofisica Margherita Hawk, per inciso di Rifondazione Comunista, da qualcuno proposta per essere nominata senatore a vita, cercare di convincere i telespettatori delle ragioni per cui il nucleare è indispensabile. Da Wikipedia: .
- Leggevamo sul Corriere della Sera a pagina intera a pagamento "l'appello di intellettuali e scienziati per non chiudere definitivamente l'opzione nucleare in Italia" con una serie di illustri firme.
Facevano tenerezza, intenti com'erano a porre il problema su una base di ragionamento quando per la stragrande maggioranza che è contraria al nucleare non c'è ragione che tenga. Il problema in buona sostanza è ideologico. E, essendo tale, non c'è spazio per il ragionamento, salvo alcuni, non molti, militanti scientificamente attrezzati.
Molti di loro hanno frequentato l'Università quando c'era ancora la goliardia. Loro come tutte le matricole dovevano avere il documento-base della goliardia e cioè il papiro che doveva contenere tutta una serie di argomenti secondo le rigide prescrizioni degli anziani. Raramente si trovava un papiro in regola per cui il povero possessore di tale incompleto documento doveva espiare, e c'erano varie forme. In qualche raro, ma proprio raro, caso l'anziano di turno che controllava doveva ammettere che sì, il papiro era completo. A quel punto c'era l'ultima prova, aggiuntiva. L'anziano teneva, a braccio proteso, il papiro fra pollice e indice dicendo "e adesso prova finale, vediamo se vola". Allargate le dita il papiro ovviamente finiva a terra con commento di rito: "Ma come, ti presenti con un papiro che non vola!".
Tutti quelli di cui avanti dovrebbero ricordarsi di questa abitudine di allora. "Non vola!". E così potete dire quello che volete, potete fare osservazioni razionali stringenti, come la Hawk, ma la conclusione del discorso da parte dei vostri antagonisti sarà sempre del tipo "non vola!".
La gente il nucleare non lo vuole, questo è il dato. Tentare a tutti i costi è perfettamente inutile perché non c'è alternativa alla conclusiva formula "non vola!"
Il discorso semmai è un altro. No al nucleare e stop. Non come sta succedendo il giro per l'Italia NO a tutto. Il fotovoltaico se esce dai tetti è 'una speculazione' e si sa che basta usare questo termine per affossare tutto. L'eolico a terra dà fastidio agli uccelli. Se è in mare, gli off-shore forse ai pesci. La centrale di Porto Tolle voluta da tutti trova il comitato ambientalista che la blocca.
E' ora di finirla. Al NO al nucleare deve seguire SI a tutto il resto perché l'energia è essenziale salvo a ritornare nelle caverne. Gia oggi ci costa il 30% in più che in Francia. Andiamo avanti con i NO, sarà una mazzata per i nostri figli e nipoti.
L.A.