IL DISASTRO DELLE GUERRE 12.3.10.24
C'è da rimanere atterriti: non c'è giorno in cui non ci sia qualche funesta notizia da zone di "guerra" (Paesi mediorientali, Africa …) che fanno andare di traverso anche il sorso d'acqua che in quel momento - guardando la TV - stai bevendo.
Non c'è pace, sebbene gli sforzi di tante meritevoli associazioni si adoperino per mettere pace tra "Caino e Abele". Chissà se mai riusciremo a sanare le ferite che - nel tempo- ci siamo procurati per la follia di essere i "migliori".
Gli ultimi, spaventosi eventi: la morte di innocenti come l'ingegnere italiano, oppure del consistente gruppo di civili afghani uccisi dalla follia omicida di un soldato americano, o ancora le stragi in Siria o… L'elenco è così lungo da scoraggiare chiunque abbia voglia di capire. Così ci rinchiudiamo nel nostro caldo e ben protetto "guscio" e ci guardiamo come su di uno schermo le infinite malefatte dei nostri simili nel mondo che potrebbe essere davvero un nido d'amore e di concordia, sempre che mettessimo in pratica gli insegnamenti religiosi ricevuti da tante persone sagge e giuste che hanno percorso la nostra storia prima di noi.
Il guaio è che gli occhi dei potenti rimangono chiusi: ermeticamente, per la smania di dominio che è il male peggiore dell'umanità.
Purtroppo, ne sono afflitti sia gli occidentali che gli orientali e con l'estensione massiccia dei Media elettronici, contagia anche i Paesi più poveri, che invece di essere aiutati a percorrere il cammino della vita assieme agli altri, sono barbaramente oppressi.
Bisogna che si insista col dire che gli occidentali debbano smettere di credere di essere i "salvatori" degli oppressi e che occorre portare loro la nostra "malata" democrazia. Non la vogliono: hanno altri valori che - magari - attraverso l'incredibile invasione di Internet - modificheranno a loro piacimento, ma senza subire l'aggressione di altri popoli più avanti. Ricordo un piccolissimo episodio del Nuovo Testamento. A un certo punto, quando il tribunale ebraico voleva assolutamente condannare i seguaci di Gesù, il saggio Gamaliele disse loro di lasciarli andare: tanto se erano dei bugiardi, presto sarebbero scomparsi dalla terra, se invece quello che predicavano veniva da Dio, nessuno mai li avrebbe potuto fermare. Infatti, così fu: la parola di Gesù è viva e fiorisce in ogni luogo, sebbene attualmente scandali e nefandezze attraversino i suoi fedeli.
Poniamo un termine al nostro potere ritenuto assolutamente il migliore, sugli altri popoli che hanno altre costituzioni, altre leggi, magari ancora non scritte, cui obbediscono non ritenendo un peso quello che loro impongono. Prima o poi, il Dio e la Madre liberatori che li hanno voluti, indicheranno i sentieri - magari - tortuosi per raggiungerli.
Aiutiamoli in questo: a trovare la loro strada attraverso la cultura, la conoscenza, la specializzazione nelle molteplici discipline che giornalmente ci fanno capire di quanto sia piccolo e povero l'essere umano e di quanto ha necessità di essere insieme agli altri nel percorrere le vie che portano all'infinito.
Maria de Falco Marotta