Festa: Sarcozy KO, Putin OK, ma il Sindaco di Milano Sala è leghista?

Festa Sarcozy KO, Putin OK, e Sindaco Sala leghista?
Dalla Francia una splendida notizia. C'erano le primarie del centrodestra con il ritorno in lizza di Sarcozy. Non solo non ce l'ha fatta ma addirittura è arrivato terzo. Umiliato ha tirato le somme annunciando il suo ritiro dalla vita politica. Un felice ritiro che fa il paio con quello di Cameron, lo sconfitto Brexit, uscito distrutto da un report della Commissione Esteri del Parlamento inglese per l'irresponsabile, delittuosa e tragica vicenda bellica contro Gheddafi Vicenda peraltro allora incoscientemente appoggiata da Napolitano dimostratosi subito entusiasta – dichiarazione in TV nei corridoi del Quirinale – della “primavera araba”, anzi di quella che nelle teste di alcuni avrebbe dovuto essere la “primavera araba” ma subito trasformatasi nel più rigido degli 'inverni arabi'
Cameron è stato paragonato a Blair, anche lui uscito umiliato al punto di dovere scusarsi per l'appoggio a Bush con l'incosciente attacco all'Irak di cui paghiamo ancora oggi le conseguenze. Ricordiamo i nostri scritti, peraltro consultabili nel nostro archivio, quando fin dal primo momento prendemmo posizione. I “10.000 morti di Bengasi” scatenarono franco-inglesi ed altri contro Gheddafi (ed è stato comodo per un killer, probabilmente assoldato o comunque 'gasato', farlo fuori prima che parlasse. Sue testimonianze a largo raggio non sarebbero state gradite a parecchi...). Fummo i soli, giornale di periferia, a dimostrare immediatamente che si era in presenza di una colossale bufala facendolo nel modo più semplice. Andammo a Bengasi, non di persona ma in modo virtuale. Ci guardammo cioè la città attraverso le web-camere, poi sparite, dalle quali ci si poteva rendere conto di una città tranquilla, con poco traffico ma senza quello che ci sarebbe stato se fosse stata vera la notizia dei 10.000 morti. Anzi, senza quello che ci sarebbe stato se i morti fossero stati non 10.000 ma 100 in tutto e anche meno.
Avrebbero potuto fare quello che abbiamo fatto noi, cittadini, giornalisti, militari, politici e, fra questi, in primis Napolitano ed il suo staff. Hanno creduto tutti alle balle franco-inglesi!
I due figuri che dunque hanno scatenato l'ira di Dio con le conseguenze che vediamo ancora oggi e, per l'Italia, con una rilevantissima perdita secca scontano il fio delle loro malefatte libiche, anche se non le sole. Basta ricordare che esattamente mezzo secolo fa franco-inglesi, con Israele, si presero Suez finendo pochi mesi dopo a passare sotto le forche caudine del niet russo e del no americano e tornarsene scornati a Parigi e a Londra. Allora Eden. Poi Blair. Poi Camron. Impareranno la lezione là sul Tamigi?
Putin
Trump ha preannunciato una linea che, se seguita, farà molto piacere all'Italia che a causa  delle sanzioni occidentali è quella che ha pagato di più.
Non appena crollato il muro di Berlino che aveva dimostrato quale truffa per l'umanità fosse stato il marxismo, abbiamo scritto, ripetutamente, che la Russia è Europa nonostante la geografia e che questo dovrebbe essere codificato politicamente. E' una cosa talmente evidente che appare sbagliato lasciare il tema solo a Lega, a qualche moderato, a qualcuno a sinistra in tutto. Adesso è tempo di referendum e quindi a Roma hanno altro da pensare (a proposito, ma cosa è saltato in mente a Renzi di ripetere l'errore – uno degli otto – della Ministra per le riforme insultando gli avversari definendoli “accozzaglia”. Si è poi scusato ma la frittata, del tutto controproducente, era fatta rilevandosi un vero e proprio eccesso di nervosismo). Passato il 4 dicembre si torna ai soliti problemi fra cui questo. Se anche ci fosse il no la sinistra, più Verdini, ha comunque la maggioranza al Senato e il PD da solo quella alla Camera. Se Renzi dovesse dimettersi sembra fisiologico da parte di Mattarella il rinvio alle Camere. Meno probabile il reincarico. Non ci fossero novità, si dovesse cambiare cavallo che dovrebbe avere la fiducia. E chi allora se non Letta che aveva dimostrato di sapersi muovere?
(Il tutto in attesa comunque della sentenza della Corte costituzionale)
Sala
La notizia curiosa è quella, diffusa da qualche buontempone, che il Sindaco di Milano fosse passato alla Lega. Nel web le cose corrono e talvolta diventa testo quello che mezzo testo era per cui il nero diventa bianco o viceversa. In realtà la cosa è partita dal Sindaco di Milano e dalla sua richiesta dell'esercito per la sicurezza ambrosiana diretta al Governo che si è, giustamente, affrettato ad aderire alla domanda. Dietro la vicenda c'è ovviamente il fatto che una giunta di sinistra, Sala Sindaco, chiede il ritorno dell'esercito che la precedente Giunta di sinistra, Pisapia Sindaco, aveva cacciato via. Sala quindi sulle posizioni leghiste? Il problema non è questo. Ci sono temi sui quali le etichette si sprecano. Maroni, Ministro dell'Interno, aveva sistemato il problema migranti con gli accordi con Gheddafi e i respingimenti. Sono cose che tornano di attualità a situazione però assai deteriorata l'Italia avendo sbagliato strada non proseguendo con quella logica. Una logica che non è e non deve essere solo leghista ma di ogni persona di buon senso che si rende conto che l'accoglienza ha comunque dei limiti oggettivi. Ricordiamo che Maroni era stato deriso quando aveva parlato di un milione di potenziali migranti. Non era da criticare ma di accertare e poi, essendo quella purtroppo la realtà, agire di conseguenza.
Poche urla, da qualsiasi parte. Ogni sforzo, da qualsiasi parte per unire nei limiti del possibile le forze riducendo il certame politico e lasciando fuori della porta le sovrastrutture ideologiche. Sala non ha avuto remore a contrastare la linea dei predecessori, seppure dello stesso colore politico. Vale la penna di farne tesoro.
f.

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