SONDRIO: CHIUDE UN BAR? TUTTO QUI? NO, E' LA CITTA' CHE DIMOSTRA DI ESSERE MALATA. SENZA CURE 11 9 20 48

Negli anni cinquanta la parte ad est di Piazza Garibaldi, e dintorni, vennero rimoderna come allora usava vale a dire con la demolizione dei vecchi edifici, qualcuno fatiscente, e la realizzazione ex novo. L'edificio ad est della piazza fu riedificato dalla Banca Popolare, quello adiacente in V. Vittorio Veneto dal Credito Valtellinese e da privati quello confinante su Corso Italia. Riaprì il bar sulla piazza con annesse vendite di tabacchi e di giornali. Dopo una prima fase, proprietario il sign. Gambolò, l'esercizio passò a una coppia notissima, quella del Fausto Volontà e della moglie Carla. Aprivano alle sei e mezza del mattino, sistemavano i giornali, aiutati in questo dal prof. Grazioli, l'esperto per antonomasia in minerali e cristalli, che solitamente da ipermattiniero quale era salutava il giorno con questo suo aiuto volontario da primo cliente della giornata. Chiudevano alle due, qualche volta più tardi quando le partite a carte nella sala interna si prolungavano. La coincidenza non era solo di caffè o paeritivi, tabacchi e giornali. Era anche luogo di incontro, e scontro, di opinioni su questo o su quell'argomento (epica la querelle quando inopinatamente il caffè fu aumentato da 40 a 50 lire).

Gli anni scorrono, tanti, finché un'estate capita una cosa che ha quasi dell'incredibile: i Volonté, prima volta nella vita, vanno in feriem ovviamente alternandosi.

Gli anni passano e niente, o quasi, può restare tal quale. C'è la divisione. Da un lato il bar, dall'altro l'edicola-tabacchi. Cambiano gli orari. Cambiano i gestori: ricordiamo il Marchesini. Cambia il ruolo. Nella piazza ci sono quattro bar: lo Sport, il Posta, l'Italia, il Teatro e, a latere più pasticceria che altro, la Milanese.. Lo Sport conserva la sua funzione, in un certo senso di calamita per incontri, commenti e discussioni. Anche ora, il mattino, la parte che svolge questa funzione è sempre la stessa. Lo Sport nel tempo resta sempre, in definitivam 'lo storico Bar Sport'.

Restava

Resta? Pardon: restava 'lo storico Bar Sport'. Adesso è chiuso.

Chiuso?

Sì, chiuso!!!

La scusa

Sull'esterno del dehor il biglietto con una pietosa bugia: "Chiuso per rinnovo locali".(x)

La realtà

. Così abbiamo letto sul quotidiano Il Giorno a metà settembre...

Le limitazioni

Quali le limitazioni l'ex titolare non lo ha spiegato se non in termini generali traducibili nel popolare detto 'il gioco non vale la candela'. E perché non lo vale? Anzi, perché non lo vale più? Già, perché?

Dal declino al degrado

Il declino di Sondrio è cominciato quale anno fa, quando il 'Governo della città' ha lasciato il posto alla 'Amministrazione del Comune', quando le preoccupazioni del 'dopo le cinque' dei sondriesi ha dimenticato problemi e necessità del 'prima delle cinque'. Tanto, si potrebbe sottolineare, a questi problemi ha pensato e pensa Castione.

Il bar sport è solo la punta dell'iceberg. Di una Sondrio che vede 19 vetrine sfitte in Viale Milano, 30 in Via Mazzini, altre in altre vie, anche centrali. Di una Sondrio che ha visto e vede cantieri edili in serie con fabbricati imponenti che non riescono ad essere abitati. Di una Sondrio che oggi deve invidiare il dinamismo di Morbegno e l'aspetto di una Tirano che oggi sembra una Pontresina.

Di una Sondrio molto attiva, positivamente attiva, dopo le cinque ma solo quando vi sono iniziative che però non possono occupare spazi in permanenza, che non possono consolare la tristezza nel vedere la sera o i giorni festivi un significativo deserto.

Un degrado preoccupante

Una preoccupazione ulteriore per questo incombente degrado viene dalla sua mancata percezione di chi avrebbe il compito di cercare di farvi fronte, comprese quelle persone, non solo di buona volontà ma anche di cultura, di cultura vera, che pure ci sono in città ma che sembrano, dopo una stagione felice e fruttifera, avere perduto la consapevolezza del proprio ruolo ma forse anche l'ultima speranza di futuro.

Il mondo va avanti lo stesso

E' vero, il mondo va avanti lo stesso. L'eucalipto nano c'è ancora, come la sequoia. Svettavano entrambi, altissimi. Hannp scelto due strade diverse. La sequoia cambiando continuamente e reggendo così alle modifiche dell'ambiente. Oggi è del tutto diversa da migliaia di anni fa ma svetta ancora altissima come un tempo. L'eucalipto nano ha scelto la strada del tirare a campare, del difendere la propria immagine e le proprie caratteristiche. C'è riuscito ed è arrivato fino a noi tal quale come era una volta. In tutto meno che in un particolare: non svetta più a 100 metri come un tempo, a malapena raggiunge i due metri.

Il mondo va avanti lo stesso e così anche Sondrio. Con meno luci, con meno gente, sempre più mignon...

GdS

(x) Può anche darsi che i locali, proprietà della banca mentre di un privato dovrebbe essere la licenza, vengano rinnovati ma non è questo rinnovo che ha comportato la chiusura!

GdS
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