IL PRIMO GOVERNO DELLA TERZA REPUBBLICA. 1) LA FONTE 2) LA FRANCIA 3) LA NOSTRA PROVINCIA

1) LA FONTE

Il nostro commento sulla rielezione di Napolitano era stato sintetizzato nel titolo: " NAPOLITANO ULTIMO PRESIDENTE DELLA SECONDA REPUBBLICA, PRIMO PRESIDENTE DELLA TERZA" e nel sottotitolo: "E' nata la Terza Repubblica. senza rimpianti per la seconda che invece ha fatto rimpiangere la prima". La fonte 'prossima' (x) in quel passaggio, la fonte remota (x) in quel commento. La fonte remota emerge dal commento (xx) che avevamo fatto traendo spunto dalla recente Mostra 'LA CROCE ALBERO DELLA VITA' realizzata dagli artigiani valtellinesi su um tema difficilissimo anche per l'enormità dei confronti possibili. In calce l'indirizzo del commento (xx) che la sera dell'inaugurazione avevamo fatto, trovando ampi consensi "abbiamo avuto un esempio di estro e fantasia, di quello cioé che salverà il nostro Paese". Inclini a trafiggerci, a esaltare gli altri e a criticare noi stessi, nei momenti difficili abbiamo imparato dalla e nella storia come uscirne. Non con la razionalità germanica che non é da noi, non con il sussiego degli anglosudditi di Sua Maestà britannica, non con la forza del dollaro d'Oltreoceano, ma con l'estro e la fantasia. Potremmo citare grandi eventi, preferiamo citarne uno, apparentemente marginale ma significativo in quanto interessante la totalità della pospolazione italiana con l'aggiunta degli stranieri in visita nel nostro Paese.

Anni fa ad un certo punto sparirono del tutto le monetine. C'era addirittura chi con le minori faceva bottoni per risparmiare sulla materia prima. In nessuno degli altri Stati sarebbe successo, in Italia si. Ebbene soccorsero estro e fantasia. Dopo un momento di incertezza, quando il resto di 5 lire veniva commutato in una caramella, esplosero i miniassegni (settembre 1975, a Torino il San Paolo con i commercianti). A Sondrio prima a farne uso mettendoli a disposizione delloa gente fu l'Unione Artigiani. Per lungo tempo si andò avanti così fino al 1978 quando finalmente la Zecca coniò 100 milioni di monete da 200 £. e altre da 50 e da 100, e c'é ancora oggi chi ne fa la collezione.

Nessuno aveva ipotizzato la situazione all'uscita dalle urne.

Nessuno avrebbe scommesso una lira su una qualsiasi soluzione.

Nessuno avrebbe immaginato le sequenze disastrose delle giornate di elezione del Capo dello Stato.

Nessuno avrebbe scommesso una lira sul vedere Napolitanto uscire dal Quirinale, arrivare nella piazza, girarsi e tornare dentro per starci - lunga vita a lui - altri sette anni.

Nessuno avrebbe scommesso sull'incarico a un 'giovanotto' di soli 46 anni e 250 giorni (al 27.4). il secondo più giovane Presidente del Consiglio dopo Giovanni Goria che lo divenne nel tragico, per noi, 28 luglio 1987, frana della Val Pola, tre giorni prima di compiere 44 anni.

Nessuno avrebbe scommesso una lira che venisse fuori quel governo che é venuto fuori dove di estro e fantasia ce n'é a bizzeffe con un sapiente dosaggio fra l'entusiasmo e la passione della gioventù e le doti di esperienza e capacità indispensabili nei gangli chiave della politica dello Stato.

Il battesimo c'é stato. Non si torna indietro e lo devono sapere quelli che dovessero immaginare ulterori scenari di autodistruzione dopo quelli visti nei giorni scorsi.

2) La FRANCIA

Abbiamo voluto curiosare a casa d'altri, a vedere cosa succede oltre le Alpi, visto che dei cugini francesi ci ha colpito un dato impensabile e incredibile, eppure reale in quanto ripetutamente confermato. Non é passato molto tempo da quando il bombarolo Sarcozy, quello del delenda Libia Gheddafiana, é stato spedito, licenziato dall'Eliseo, sostituito da Francois Hollande che con 18 milioni di voti ha fatto issare il vessillo socialista dull'Eliseo dopo 17 anni di pane e acqua. Fra circa una settimana, il 6 maggio, il primo compleanno da Presidente. Terribile: il 78 per cento dei francesi, come ne scrivono tutti i giornali, auspica - Les Echos, quotidiano economico, addirittura 'sogna' -, un Governo di 'unione nazionale' fra destra e sinistra. Ci copiano.

Questo particolare ci ha indotto a scorrere i titoli sul Governo Letta. Il risultato:

Le Figaro

Un gouvernement constitué en Italie (lievemente modificato mentre scriviamo, ore 12.09, dando primario rilievo alla notizia degli spari davanti a Palazzo Chigi)

L'Humanité

Un clone de Super Mario pour succéder à Monti

Le Monde

La presse italienne salue un gouvernement de "nouvelles têtes"

Liberation

Une odeur de Berlusconi dans le nouveau gouvernement italien

Les Echos (fin.)

Gouvernement Letta : l'"effet Bonino" et le prix à payer (L'Italie sort de sa torpeur)

Le Parisien

VIDEO. Italie : gauche et droite unies dans le nouveau gouvernement

Dalla Francia di Sarcozy, in entente cordiale con la Merkel, alla Francia che vagheggia di copiare l'Italia...!

3) LA NOSTRA PROVINCIA

E adesso nella versione aggiornata della Spending review - che auspichiamo torni al linguaggio della gente e non della finanza, ossia 'revisione della spesa' - si tornerà a dissertare sulla soppressione delle Province.

Abbiamo una fortuna, che Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ossia del vero e proprio motore del Governo, c'é l'ex Ministro Patroni Griffi. Lo avevamo criticato ma poi in realtà aveva capito le nostre ragioni sostenendo il mantenimento delle Province di Sondrio e Belluno.

Ci sarà da starci dietro.

Alberto Frizziero

(x) A scuola insegnavano la distinzione fra cause prossime e cause remote degli eventi storici citando l'assassinio di Seraievo come causa prossima della prima guerra mondiale, in realtà originata - causa remota - dall'impossibilità dell'Impero a reggere la situazione

(xx) L'indirizzo: http://www.gazzettadisondrio.it/40871-sondrio_14_aprile__la_cura_per_l_i...

Alberto Frizziero
Editoriali