Datagate, anche Sertori, Molteni, e..., spiati?

Secondo Cryptome, ultima serie di rivelazioni sulle intercettazioni telefoniche in tutto il mondo, il loro numero totale in un mese, tra l'otto febbraio e l'otto marzo 2013, sarebbe stato di 124,8 miliardi a cui occorre aggiungere le 91,7 intercettazioni di dati informatici. In Italia 46 milioni, ovvero “poca” gente da tenere sotto controllo a fronte dei 60 milioni della Spagna.

Mondo 124,8 miliardi
Afghanistan  21,98
Pakistan 12,760 mld
Germania 361 mln
Francia 70,2 mln
Spagna 61 mln
Italia “solo” 46 mln

Gravità inaudita
Intercettati i leader di 35 Paesi, fra cui la cancelliera Merkel. I tedeschi non scherzano come dimostra la dichiarazione del Ministro dell’Interno Hans-Peter Friedrich rilasciata, non a caso, al diffusissimo settimanale Bild am Sonntag (1 milione e mezzo di copie, quattro volte il Corriere della sera ): “Lo spionaggio è un reato e chi lo pratica deve risponderne davanti alla giustizia”, quasi una denuncia-invito alla Magistratura a procedere.

Obama in un angolo
La questione è di inaudita gravità in sé. Si aggiunge il quesito “Obama sapeva?”. Qualcuno dice che lo sapeva dal 2010.
Se lo sapeva siamo oltre ogni ragionevole limite e la cosa non occorre spiegarla, si spiega da sé..
Se non lo sapeva siamo oltre ogni ragionevole limite perchè allora vuol dire che negli USA c'è qualche rotella alla dr. Stranamore di Kubrik. Come infatti può essere possibile che qualcuno abbia poteri superiori al Presidente, prendendo decisioni che possono mettere a repentaglio i rapporti internazionali? Se è vero che Obama  fosse stato tenuto all'oscuro il direttore dell' Agenzia per la Sicurezza Nazionale, NSA, generale Keith B. Alexander, dovrebbe non solo venire esonerato dall'incarico ma anche incriminato per valutare se ha debordato o no dalle sue funzioni. Se poi emergesse che è rimasto nel quadro istituzionale Obama dovrebbe affrettarsi a cambiare registro.

Intercettazioni e statistica
Veniamo a noi premettendo che sui circa 60 milioni di italiani ci sono circa 12 milioni di minori di 18 anni e 16 milioni di pensionati, difficilmente oggetto di intercettazioni telefoniche. Target dunque di 32 milioni che riduciamo a 30 dando uno spazietto anche a pensionati “sensibili”, tipo ex Forze armate, politici, giornalisti e quant'altro. Siamo quindi, statisticamente, ad una telefonata e mezzo al mese per ogni italiano. C'è però da ricordare Trilussa e la sua poesia sul/sui pollo/i che finisce così: “Me spiego: da li conti che se fanno/  seconno le statistiche d'adesso/  risurta che te tocca un pollo all'anno: e, se nun entra nelle spese tue,/  t'entra ne la statistica lo stesso/  perch'è c'è un antro che ne magna due. »”. Riteniamo improbabile che dal centro - che si dice situato all'interno dell'Ambasciata americana in Via Veneto a Roma - avente il compito di coprire mezza Europa gli americani vadano a sfrugugliare sulle telefonate della massaia, del coltivatore diretto di Colorina, del pescatore di Menaggio, del prestinaio di Ponte, del professore di ginnastica, del violinista, del benzinaio sotto casa, del manovale in edilizia, della parrucchiera (in nero) di paese, della peripatetica da strada (quelle dei quartieri alti sì, come dal film di Rascel del '60 'Anonima cocottes'.) eccetera. Man mano che sale il volume delle categorie non interessanti per la sicurezza nazionale degli USA, cresce, - vedi la statistica! - il numero medio di intercettazioni mensili. Anche per noi. Con l'ausilio di un nostro algoritmo, una sfida per i tempi tecnologici, arriviamo statisticamente a determinare in circa 50 intercettazioni la quota mensile valtellinese sui 46 milioni, dato italiano. Quota supplementare per le dogane a parte.

Sertori, Molteni e...
Se sono 50 si tratta di fare ipotesi su chi possono essere i destinatari dell'attenzione degli spioni d'Oltreatlatico. In primissima fila, secondo i criteri NSA, Sertori e Molteni, quali termometro politico. In prima fila i vertici pubblici: Prefetto, Questore, Magistrati, Comandanti delle Forze dell'Ordine quali punti fermi dell'organizzazione statuale. Quindi i parlamentari e i responsabili politici. Poi gente del settore socio-economico con i vari leader. A questo punto potrebbe quasi essere completato l'elenco. Mancano i giornalisti sotto controllo solo in occasioni particolari in base agli argomenti e alle fonti. Infine i più brillanti sportivi. A che titolo? In base al concetto americano della leadership.

Non è fantapolitica
Sembra uno scenario da fantapolitica, magari anche di bassa lega. No, è, Orwell che ha sbagliato solo la data. Il suo fortunato romanzo “1984” vien letto in chiave profetica. Il Grande Fratello è ovunque. Fra poco quando darò il comando “salva” mettendo così in rete questo articolo una frazione di secondo prima che compaia sul monitor del lettore – ce n'è sempre uno in agguato! - lui avrà già operato in simultanea avviando tutti quei giga di cui si diceva dianzi.
Negli anni '60 era nato “Echelon” un gigantesco orecchio messo in piedi in funzione anti-URSS dagli USA con altri quattro Paesi. Allora eravamo in guerra seppur non guerreggiata e durata fino a quando un Papa venuto dalla Polonia non ha dato un grande contributo a scoprire il bluff, la truffa di un sistema politico che in nome dell'ideologia ha tradito centinaia e centinaia di persone che credevano in buona fede in quel che veniva loro propinato.
La sicurezza, certo, vuole i suoi prezzi. Senza intercettazioni, iniziative ambientali, uso di strumenti sofisticati, occhi televisivi ovunque e altro che neppure possiamo immaginare, sarebbe dura, primo tra i pericoli il terrorismo ma non solo quello. Ma forse che temono che l'amica Merkel telefonandomi la sera per augurare la buona notte a me e consorte possa mettere i piani di qualche azione che metta in pericolo la sicurezza statunitense? E che altrettanto facciano gli altri 34 leader messi sotto controllo? Col risultato poi che la guerra contro Saddam, la prima, aveva dimostrato che l'intelligence basata sulla elettronica comunque usata non basta, occorre quella a terra.
Malignare è peccato ma, diceva Andreotti, magari si indovina. Ci riferiamo, ad esempio, all'industria e al mercato degli armamenti. Constatiamo che gli elicotteri italiani scelti per la Casa Bianca, tanto si fa che si riesce a riaprire la gara. Constatiamo che mentre stiamo per fornire elicotteri all'India vien fuori il caso dei due marinai. Constatiamo che...
Adesso basta perché con queste frasi finisco sotto controllo anche se la cosa non mi turba. Non ci sono fanciulle all'orizzonte, non cospiro con la Merkel, non ho rapporti politicamente incestuosi, ero democristiano e lo sono rimasto, a suo tempo sono stato a bordo della Enterprise, gigantesca portaerei nucleare e non vi ho neppure fatto le foto, sono sempre stato dell'idea della indispensabilità dell'alleanza con gli USA. USA che però dovrebbero cambiare un pochettino registro riflettendo fra l'altro che con il 30% del loro debito in mano ai cinesi serrare le fila con l'Europa, e non con i soli inglesi, musata di Cameron sulla Siria come segnale, ma con l'Europa nel suo complesso anche se orfana. Si è orfani non solo quando i genitori muoiono ma anche quando si eclissano. Il caso della baronessa inglese che dovrebbe essere il Ministro degli Esteri europeo. O meglio, per essere lo é visto che l'incarico ce l'ha. Altra cosa farlo sebbene un'attenuante ce l'ha; quella di non saper fare il suo mestiere. La colpa principale é di chi l'ha scelta (in campo socialista per sbarrare la strada a D'Alema, allora appoggiato anche dal Governo Berlusconi) e di chi la mantiene in quel posto invece di indirizzarla all'Atlantis di Paradise Island, ex base sotterranea dei sommergibili tedeschi durante la guerra e teatro del primo film di James Bond, ora oasi per ipermilionari. Pur di farla dimettere le si paghi la suite da 25,000 dollari per notte.

Come andrà a finire non si sa. Obama dovrà mettersi in ginocchio e pagare un prezzo. E qualcuno continuerà tranquillamente a monitorarci anche perchè far fuori i satelliti supersegreti che girano intorno al pianeta in un ginepraio di onde-radio nessuno, o quasi, è in grado di farlo.
 

a.f.
Editoriali