Le funzioni, e tanti posti di lavoro, a rischio in Sondrio

Occorre muoversi in anticipo ma non solo a Milano per evitare l'esodo

Le Province venivano soppresse. Ai dilettanti allo sbaraglio di Roma non era venuto in mente – e se qualcuno glielo aveva fatto presente avevano alzato le spalle – che per sopprimerle non bastava una legge 'normale' occorrendo invece una legge costituzionale, con doppia lettura nelle due Camere. Sbattuta la testa contro il muro ecco il nuovo parto da fantasie malate: intanto che si vara la modifica costituzionale facciamo una 'liposuzione istituzionale', aspirandone funzioni e compiti da trasferirsi a Regioni e Comuni. Sic, proprio così, tanto le Province, secondo gli ineffabilii, erano inutili e non avevano altro da fare che far girare i pollici a un po' di gente, personale e amministratori a caccia di indennità (per Renzi 3.000, balla colossale perchè i fruitori di indennità erano in tutto poco più di un quinto! Un Presidente del Consiglio, anche se simpatico, non dovrebbe dire balle). A quel punto dolorosa marcia indietro di fronte ai problemi concreti della pianificazione, dei trasporti, delle scuole ecc. con la scoperta però di tagliate il 50% del personale da spedire, come pacchi postali, a questa o quella Amministrazione pubblica ove si libereranno posti per pensionamenti o per chiusura del ciclo vitale. Gli ineffabili non si smentiscono: via il 50% dalle Province ma privilegiate le aree metropolitane che vedono l'esodo dalle sedi provinciali del 30% (con l'inserimento in extremis in questa categoria di Sondrio e Belluno che pure, essendo per legge “speciali” avrebbero dovuto, avere lo stesso  trattamento della Provincia di Trento o di quella di Bolzano).

Le Province specchietto per le allodole
Non si risparmia una lira come ha dimostrato lo studio del Senato ed anzi i costi saranno maggiori. Si creano problemi a iosa. Si tartassano quasi 20.000 persone che dopo avere svolto il loro lavoro facendo il proprio dovere – fannulloni a parte – si trovano magari a 50 o 60 anni a dover ricominciare da capo e a finire sotto qualcuno di ben minore competenza e curriculum. A che pro?
Il bello, si fa per dire, arriva dopo per la piazza pulita che si intende fare, come un esempio dimostra, quello delle Camere di Commercio. Rinviamo in proposito a due nostri precedenti articoli: Il 16 maggio scorso “Via la Camera di Commercio? Cosa fuori di testa! - Secco “no” all’abolizione delle Camere di Commercio da parte dell’ente camerale di Sondrio e del sistema imprese valtellinese; il 18 luglio “Via le Province. E ora via le Camere di Commercio? Giù le mani!” articoli, se qualcuno vuole prenderne visione o stamparseli, raggiungibili o attraverso un motore di ricerca o con quello interno come da piccola finestra in alto a destra della prima pagina.

La furia iconoclasta: chi rischia di chiudere bottega, a Sondrio
Giustizia e Sanità non comprese. Per il resto:

CCIAA, smagrimento
S'è detto, a mò di esempio, della Camera di Commercio. I dilettanti allo sbaraglio non hanno fatto bene i conti per cui non riusciranno, come pensavano, di farle fuori. Ci sarà però un ridimensionamento con la perdita di qualche posto di lavoro e un po' di locali vuoti nella sede. Vediamo il resto.

Prefetture, Sondrio a rischio
Nella trasformazione della Prefettura-Ufficio territoriale del Governo in Ufficio territoriale dello Stato ne chiuderanno molte secondo questi criteri (Ministro Madia): estensione territoriale, popolazione residente, eventuale presenza della città metropolitana, caratteristiche del territorio, livello di criminalità, insediamenti produttivi, dinamiche socio-economiche. Per Renzi da salvare 40, da calcoli più attendibili e considerate anche 'la forza politica' di e in determinate zone 70. Per Sondrio a tavolino: in teoria in ballo Sondrio e Lecco, in pratica sede di Prefettura e il resto Lecco se non si fa scattare, a Roma e non a Milano, lo status che una legge dello Stato ci ha dato.

Tagli a raffica. E Sondrio
Dallo Stato Maggiore degli ineffabili si volge lo sguardo al taglio delle 110 prefetture, delle 103 Ragionerie, delle 107 direzioni provinciali dell’Agenzia delle Entrate, dei 109 archivi notarili, delle 120 soprintendenze, dei 110 uffici scolastici, delle 109 direzioni regionali e territoriali del lavoro. Vediamo ancora qualche punto critico per noi.

Questura
Segue la sorte della Prefettura. A Sondrio un Commissariato

Provveditorato agli Studi
Già oggi con l'autonomia scolastica è diminuito di importanza. Resterà un ufficietto.

Comandi
Carabinieri, Finanza, Polizia Stradale, Vigili del Fuoco, Forestale: seguono la sorte della Prefettura. A Sondrio Uffici e sedi subordinati

ALER
E' già finita sotto Bergamo...

Comunità Montane
Destino incerto

Enti non economici
INAIL, INPS ecc,
seguono la sorte della Prefettura. A Sondrio Uffici e sedi subordinati

E fin qui il pubblico. Poi c'è il 'parapubblico' e il privato. Banca d'Italia resterebbe per il riferimento con le due nostre Banche. Sedi provinciali di Assicurazioni, società ecc. Che senso mantenerle se le stanze dei bottoni se ne vanno altrove?

Il da farsi
La legge indica uno status particolare per noi e Belluno ma trasferisce alle due Regioni il compito di dare deleghe particolari. Non commettiamo l'errore di puntare solo su Milano. Tenere la Prefettura, con la catena conseguente che abbiamo indicato, non dipende da Milano ma da Roma. In piccolo conta vedere come per la norma sulla riduzione del personale siamo stati sì considerati rispetto alle Province 'semplici' ma semplicemente messi alla pari con le aree metropolitane mentre lo status che la legge nazionale definisce avrebbe voluto ben altro.

Rischio
Sul piatto della bilancia ci sono funzioni che se ne andrebbero rendendo più difficile la vita ai cittadini, e tanti, tanti posti di lavoro, qualificati sfumati come neve al sole. Avere le sedi decisionali altrove sarebbe una grave penalizzazione per Valtellina e Valchiavenna come dovrebbe essere evidente a tutti (se qualcuno/a non fosse così attento/a chiunque è bene che gli o le spieghi il perchè).

Provincia autonoma
Lo abbiamo sempre  lo ripetiamo: una Provincia nata 211 anni fa è nella storia. Nella storia vediamo che ci resti per tanto tempo ancora. Per i nostri figli e per i figli dei figli.
Alberto Frizziero

 

Editoriali