RISULTATO STORICO PER LA MORATORIA ACQUE: SÌ DELL'AUTORITÀ DI BACINO ALLE NORME DI SALVAGUARDIA. IL PRESIDENTE PROVERA: "UNA VITTORIA OTTENUTA GRAZIE A DETERMINAZIONE E COESIONE"

Un risultato storico ma tutt'altro che scontato, la cui importanza si rivelerà con il passare degli anni, perché soltanto nel prossimo futuro si percepiranno i cambiamenti che determinerà. Questo, in sintesi, il significato del sì espresso oggi dal Comitato Tecnico dell'Autorità di Bacino, riunitosi a Parma, che ha adottato lo studio condotto da Ministero dell'Ambiente, Regione Lombardia e Provincia di Sondrio sul bilancio idrico di Valtellina e Valchiavenna dal quale è emersa una situazione, peraltro nota, di forte criticità. Ne è scaturita una normativa tecnica che ridefinisce le modalità di rilascio delle concessioni idroelettriche in senso molto più restrittivo. "Ancora una volta la collaborazione tra istituzioni ha dato buona prova di sé. In particolare, il presidente Roberto Formigoni ha confermato il lavoro svolto insieme alla Provincia di Sondrio e agli altri enti interessati alla materia - sottolinea il presidente Fiorello Provera -. La volontà politica ha superato qualche intralcio burocratico che avrebbe potuto compromettere l'interesse pubblico. L'istituzione ha il dovere di rendere compatibili i legittimi interessi privati e il bene comune, ed è quel che stiamo cercando di fare con molta diligenza". E il bene comune, è facile intuirlo, è rappresentato dall'ambiente che va tutelato per preservarlo ma anche in chiave turistica considerata l'attrattività del nostro territorio.

Una scelta politica lungimirante frutto della volontà di tutti gli Enti e dell'opinione pubblica riunita nello Iaps, l'Intergruppo Acque, che, come sottolinea il presidente Provera, "ha avuto il merito di creare una sensibilità ambientale diffusa che prima non c'era". L'assessore Ugo Parolo, che da due anni segue la questione acque su delega del presidente, parla di "grandissima determinazione", di un risultato che "la Provincia ha voluto con tutte le sue forze". "Soltanto in questo modo sarebbe stato possibile ottenerlo - spiega Parolo -, poiché interessi privati e ostacoli burocratici lo stavano bloccando. Non voglio raccontare i retroscena, ma è giusto che i cittadini sappiano che è stato difficilissimo. La vittoria di oggi premia il lavoro svolto in questi due anni, lo studio condotto dai funzionari e l'impegno degli amministratori. Alla valle consegniamo oggi un ambiente maggiormente tutelato, com'è giusto che sia, a beneficiarne saranno la natura, la qualità della vita e il turismo".

L'assessore Parolo ricorda la moratoria ottenuta alla vigilia di ferragosto del 2007 con il protocollo d'intesa sottoscritto da Ministero dell'Ambiente, Regione, Provincia, Autorità di Bacino e Apat, definito dopo incontri e colloqui sull'asse Sondrio-Milano-Roma. Lo stop alle nuove concessioni era scaduto alla fine del 2008, perciò c'era la necessità di approvare le norme di salvaguardia in attesa dell'adozione definitiva del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, prevista per il mese di settembre, dopo una prima approvazione da parte del Consiglio Provinciale tra poche settimane. Il Ptcp, infatti, recepisce lo studio sul bilancio idrico e detta le nuove norme in materia di tutela delle acque in provincia di Sondrio. Ma c'erano questi mesi da superare per evitare che il periodo tra la fine della moratoria e l'entrata in vigore del Ptcp moltiplicasse le nuove richieste di captazione e autorizzasse quelle in giacenza. Così non è stato, perché determinazione e coesione sono state massime, e il presidente Provera che, soltanto ieri, si diceva convinto del buon esito ribadendo però la sua volontà di schierarsi dalla parte della gente e di scendere in piazza, se necessario, oggi si dice soddisfatto per questa "vittoria di tutti" che premia il territorio, l'ennesimo esempio di quella politica dei fatti che ha caratterizzato il suo mandato in Provincia.

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