Corbezzolo e 30 confetture, anche rare

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Corbezzolo (Arbutus unedo) è un arbusto cespuglioso appartenente alla famiglia delle Ericaceae; tipico della macchia mediterranea anche se spesso utilizzato in parchi e giardini come pianta ornamentale. Molto longevo e caratterizzato da una crescita rapida, è una pianta bellissima facile da coltivare e capace di dare brio agli spazi verdi con giochi di colore che durano tutto l’anno. Il suo fogliame persistente dalle tonalità verde opaco fa da sfondo a fiori di color bianco e a bacche di un rosso acceso a maturazione avvenuta.

I Greci lo chiamavano kòmaros e da qui ha preso il nome il Monte Conero, o “monte dei corbezzoli”, proprio perché questa pianta è molto presente nella macchie boschive che affacciano sul Mar Adriatico.

I frutti del corbezzolo sono piccoli e tondi e si caratterizzano per il loro colore inizialmente giallo, poi arancione e alla fine rosso acceso; essi hanno una particolare consistenza, più dura all’esterno, con le caratteristiche piccole escrescenze acuminate, e più morbida e granulosa all’interno dove si trova la polpa gialla dal sapore leggermente acido ma piacevole.

Forse non li avrete mai assaggiati e neppure visti al mercato perchè si tratta  di frutti ormai dimenticati, ma è un vero peccato perchè sarebbero da portare più spesso in tavola per le loro interessanti proprietà. Le corbezzole sono ricche di vitamine e antiossidanti, ma contengono anche un alcaloide che può causare, in persone particolarmente sensibili, alcuni inconvenienti di solito non gravi. Tali effetti erano noti agli antichi che ne consigliano un uso moderato: il nome “unedo” deriva infatti dalla contrazione di unum e  edo, ossia: (ne) mangio uno (solo).  Si consumano fresche  ma si possono anche conservare sotto spirito oppure candite.

Con la fermentazione dei frutti si ottiene il "vino di corbezzolo", a bassa gradazione alcolica e leggermente frizzante in uso in Corsica. Algeria e nella zona del promontorio del Conero, dove viene detto vinetto. Con la distillazione dei frutti schiacciati si ottiene invece un'acquavite, in uso specialmente in Sardegna. Facendo macerare i frutti per 10-30 giorni in soluzione alcolica se ne ottiene un delicato liquore. Questo liquore, di produzione prevalentemente artigianale è detto in Portogallo Aguardente de Medronhos, mentre nella zona del promontorio del Conero è chiamato arbuto del Monte.

La fioritura del corbezzolo è molto gradita alle api per l’abbondante produzione di nettare, da cui si ricava l'ultimo miele della stagione, pregiato per il suo sapore amarognolo e aromatico. Il miele monofloreale di corbezzolo è uno dei più particolari e apprezzati nel panorama italiano; questo miele è prezioso anche perché non sempre le api sono ancora attive al momento della fioritura e non tutti gli anni è possibile produrlo, essendo la fioritura in ottobre-novembre.

Le foglie del corbezzolo, ricche di tannini, erano usate in  passato per la concia delle pelli; oggi sono utilizzate per aromatizzare formaggi e in decotto per le loro proprietà diuretiche, astringenti e antisettiche, utili come aiuto naturale per le infezioni del tratto urinario.

Nella tradizione contadina e popolare, il corbezzolo simboleggiava  l’amore e la gelosia per il  colore esterno rosso e la polpa gialla. I suoi rami erano posti sull’uscio di casa come benvenuto per gli ospiti. Anticamente era chiamato ciliegio marino ed era considerata una pianta magica, proprio perché un consumo eccessivo porta ad uno stato di vertigine simile all’ebbrezza.
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Pubblicato il 8 ottobre 2021, tratto dal sito visjam.com che siamo lieti di presentare ai nostri lettori. Non si tratta di pubblicità ma di valorizzazione di una attività valtellinesissima e originale. Quattro i settori con originalità. Basta qualche prodotto, oltre ai gusti classici e tradizionali di chi produce marmellate e confetture visjam ci propone una serie di altri gusti, in totale 30. confetture ad esempio di: sambuco, ribes rosso, ribes nero, rosa canina, mora, mirtillo rosso, Goji, bergamotto, limone lime zenzero, gusti mescolati

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