I vini della Valtellina a Lariofiere che propone “in cibo veritas”
Si avvicina la 17ma edizione di RistorExpo, la fiera business to business che ha per protagonisti i migliori professionisti della ristorazione italiana: oltre 200 aziende che presentano novità e tendenze del settore Ho.Re.Ca. L’evento, in programma dal 16 al 19 febbraio a Lariofiere - Erba (CO) propone quest’anno il tema “in cibo veritas” e si propone di offrire agli operatori un’autentica esperienza di ricerca, approfondimento e crescita professionale grazie al contributo di numerosi Chef e personalità dell’universo enogastronomico italiano che racconteranno i progetti attraverso i quali sono stati in grado di far emergere “la verità” e i valori del cibo e del vino. Il vino avrà un ruolo centrale e per questa ragione non poteva mancare tra gli ospiti di rilievo della manifestazione la Valtellina, territorio che esprime il meglio di sè e della propria cultura nella produzione di straordinari ed emozionanti vini di montagna sempre più apprezzati in Italia e all’estero. Il Consorzio per la Tutela dei Vini di Valtellina presenterà al pubblico, nel proprio stand, per tutta la durata della manifestazione, un’ampia selezione di prodotti delle aziende vitivinicole aderenti.
A tavola con i vini di Valtellina
Lo stand Valtellina a Ristorexpo offrirà l’occasione ideale per presentare interessanti abbinamenti enogastronomici. I vini rossi valtellinesi, infatti, si trovano a proprio agio al fianco della cucina tradizionale del proprio territorio d’origine (formaggi Dop, Bresaola della Valtellina Igp, pizzoccheri, carni rosse) ma più in generale della cucina regionale lombarda e della migliore cucina italiana. Possono sposare ed esaltare numerosi piatti dall’antipasto al dessert. Il felice connubio cibo-vino che caratterizza la manifestazione Ristorexpo sarà arricchito dal contributo di Stefano Masanti e altri grandi cuochi che, avendo sperimentato e proposto numerosi abbinamenti con i vini valtellinesi nel corso della loro esperienza di cucina, daranno spunti e suggerimenti ai visitatori e agli appassionati.
La viticoltura valtellinese e il legame con il territorio
La viticoltura valtellinese si sviluppa in prevalenza sul versante retico della Provincia di Sondrio, che gode di un clima favorevole grazie all’esposizione a Sud. A causa della forte pendenza dei terreni, la coltivazione avviene in appezzamenti terrazzati di ridotte dimensioni, sostenuti da muretti a secco che creano uno straordinario effetto paesaggistico. Si stima che i muretti di pietra nei vigneti valtellinesi si sviluppino per un totale di 2500 chilometri lineari. Il Nebbiolo, localmente chiamato Ciavenasca, è la qualità prevalente del vitigno valtellinese. Ad esso si affiancano i vitigni minori valtellinesi Rossola, Pignola e Prugnola e numerosi altri raccomandati in Regione Lombardia.
Vini di Valtellina DOC e DOCG
Sforzato di Valtellina DOC e DOCG Lo Sforzato (o Sfursat) di Valtellina è il primo passito rosso secco italiano a potersi fregiare della DOCG. È il frutto della selezione delle migliori uve Nebbiolo che subito dopo la vendemmia vengono poste per circa tre mesi su graticci in locali asciutti e ben ventilati detti “fruttai”. Dopo l’appassimento l’uva ha perduto il 40% del proprio peso, ha concentrato i succhi, ha sviluppato particolari fragranze aromatiche ed è pronta per la pigiatura. Seguono 20 mesi di invecchiamento ed affinamento in legno e bottiglia e solo a quel punto questo rosso con grado alcolico minimo 14% è pronto per la degustazione. Il colore è granato scuro, intensi i profumi.
Valtellina Superiore DOCG Fa riferimento ai vigneti dell’area compresa tra Berbenno e Tirano, con una produzione massima di 8 tonnellate/ettaro. Il grado alcolico minimo al consumo è del 12% con un periodo minimo di affinamento di 24 mesi, di cui almeno 12 in botti di rovere. In particolari annate, con 36 mesi di invecchiamento è consentita la qualifica “riserva”. Il Valtellina Superiore DOCG può avere anche le denominazioni di 5 sottozone di produzione: Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno, Valgella.
Rosso di Valtellina DOC Il Rosso di Valtellina DOC conferma la medesima base ampeleografica del DOCG. La resa massima in vigneto è di 10 tonnellate/ettaro. Resa in vino 70%. Non fa riferimento a sottozone, è un vino rosso asciutto, con 7 mesi di affinamento, con un grado alcolico minimo del 11%. È possibile riscontrare alcune diverse sfumature nei profumi, nel colore e nella sapidità, in quanto può essere prodotto in diverse zone, diverse tra loro. Ha un colore rosso vivo quando è giovane e maturando assume riflessi granati. Profumo sottile, persistente. Al gusto è asciutto leggermente tannico. E’ un vino da tutto pasto.
Terrazze Retiche di Sondrio IGT Questa IGT consente la produzione di vini rossi, rosati, bianchi, frizzanti, passiti e novelli e da vendemmia tardiva. L’elenco dei vitigni ammessi comprende tutti quelli idonei alla coltivazione per la Regione Lombardia. I vini bianchi, ottenuti da uve di colore analogo oppure da varietà a bacca nera vinificate in bianco. La recente modifica del Disciplinare ha inoltre introdotto le nuove tipologie “passito” e “vendemmia tardiva”. È prevista anche la tipologia novello.
RistorExpo in breve
Dove: Erba (Co)
Quando: dal 16 al 19 febbraio 2014
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.30 (Il 19 chiude alle 18)
Ingresso: Gratuito per gli operatori muniti di cartolina invito.
Biglietto al pubblico Euro 8,00 - Gratuito fino a 12 anni