CARNE SINTETICA PRONTA A INVADERE I MERCATI

CONFEURO: NO, PERFINO TROPPO ALTI COSTI ECONOMICI E AMBIENTALI

Da novembre abbiamo appreso come negli USA si sia sdoganata la produzione di carne di pollo prodotta in laboratorio. Negli ultimi mesi gli investimenti a livello mondiale per la produzione di carne sintetica sono aumentati fino a 1,3 miliardi. Questa tendenza in crescita ci preoccupa non poco e temiamo che anche la UE possa autorizzarne la commercializzazione in Europa, come già avvenuto per le farine d’insetti – afferma Andrea Michele Tiso, presidente di Confeuro.

Siamo contrari alla produzione e all’introduzione sui nostri mercati di un tale alimento sintetico – prosegue Tiso. Riteniamo che la carne prodotta in vitro rappresenti una minaccia al nostro Paese, basato su un’agricoltura di qualità e su allevamenti tradizionali. Oltre all’aspetto economico e alla crisi che innescherebbe sul settore zootecnico, va poi ricordato che queste produzioni artificiali al momento non sono sostenibili a livello ambientale. Evidenze scientifiche mostrano che per la produzione di carne sintetica è necessario un intenso consumo di energia che nel lungo termine provocherebbe un maggiore riscaldamento globale. Inoltre, il consumo di acqua nei processi di produzione è superiore a quello di molti allevamenti tradizionali e per la produzione i laboratori rilascerebbero residui di molecole chimiche e organiche, altamente inquinanti per le risorse idriche – continua Andrea Tiso.

Non troviamo una giustificazione a tale produzione nemmeno sul piano nutrizionale e del gusto. Questa carne nasce insipida e ha bisogno di numerosi additivi per somigliare a quella vera. Contiene un contenuto di grassi superiore alla carne animale ed è potenzialmente dannosa per chi ha patologie cardio-vascolari. Per questi motivi chiediamo alla UE di fare molta attenzione e di valutare il divieto all’introduzione sui nostri mercati – conclude il Presidente Tiso.

Valentino Salvatore De Pietro

Enogastronomia