Il Natale degli “Amici della Vecchia Accademia”

di Nello Colombo

(Nello Colombo)  La tavola imbadita. Su tutto, il rosso vivo dello spirito natalizio tra calici e decori e l'umile agrifoglio dai grappoli vermigli che esaltano la sala illuminata dal fuoco scoppiettante che arde nell'antico camino di sasso e rovere inveterato. In un angolo, ma bene in vista, il grande albero addobbato di tutto punto fasciato d'oro e d'argento su cui mille lucori intermittenti si accendono e  si spengono. Una magica atmosfera che accoglie gli amici di sempre che si ritrovano insieme dopo tanto tempo a raccontarsi degli ultimi giorni grigi e melanconici, terribili e spietati per alcuni,  monotoni e “sospesi” per altri, relegati nella propria isola solitaria tra domestiche fatiche e mille gravidi pensieri. Dall'ampia vetrata si intravedono miriadi di bianche stelle che scivolano leggere fluttuando nell'aria che porta da lontano una dolce nenia di zampogne.  E' Natale. E' il tempo per scambiarsi un dono ed un sorriso. Ma soprattutto un grande abbraccio.  Dopo tanto tempo. Come una volta...

Un sogno ad occhi aperti,  per il momento irrealizzabile, ma molto di più che un semplice appuntamento gastronomico per il tradizionale incontro delle Sante Feste, a cui gli “Amici della Vecchia Accademia” non hanno voluto rinunciare, sia pur piegati alle logiche irrefutabili del distanziamento sociale indotto dalla Pandemia. La condivisione è il bene comune da mettere a tavola. E allora,  se non è possibile ritrovarsi tutti insieme attorno allo stesso desco, ci si potrà almeno unire idealmente gustando lo stesso pranzo natalizio. Proprio da questa semplice idea nasce la singolare proposta di affidarsi a quattro maghi della cucina valtellinese per realizzare un prelibato menù  affidato a quattro noti ristoratori che hanno aderito con entusiasmo all’iniziativa proponendo il proprio piatto unico che – questa è l'arrembante sorpresa -  sarà consegnanto a docicilio di ogni affiliato all'associazione il 13 dicembre.  Stessa ora, stesso menù, stessi sapori, stesse emozioni da vivere poi in perfetta comunione via social, condividendo  anche il tempo per  un abbraccio vituale e un affettuoso saluto. Sia pur a distanza.  Quattro i magnifici ristoratori presenti all'appello: Stefano Masanti del ristorante “Il Cantinone” di Madesimo, Maurizio Vaninetti dell’”Osteria del Crotto” di Morbegno, Gianluca Bassola del ristorante “Trippi” di Montagna, Luca Cantoni del ristorante “Fracia” di Chiuro. Tutti chef d'alta classe che saranno impegnati una vera e propria gara culinaria all'ultimo assaggio. Un Natale diverso, ma ancora, “sostanzialmente”, insieme. Molto ricercato il menù. Come d'obbligo per  “Gli Amici della Vecchia Accademia”. Antipasto: fantasia di pescato di lago (osteria del “Crotto”); primo: manfrigole di grano saraceno, furmacc de feen e pancetta di maiale nero (ristorante “Trippi”); secondo: guancia di maiale alla senape selvatica con millefoglie di patate di montagna (ristorante “Il Cantinone”); e per finire il dolce: nuvola di Natale con la sua salsa (ristorante “Fracia”). Il piacere della buona tavola continua dunque per l'ass. “Gli Amici della Vecchia Accademia” nata nel 2006 per difendere e promuovere le tradizioni della cucina locale, studiare i problemi dell'enogastronomia italiana, con particolare riferimento ai valori tradizionali della valle, oltre che sostenere iniziative dirette al mantenimento dei valori storici e culturali della Provincia di Sondrio, con particolare riferimento al costume e al recupero delle tradizioni legate alla cucina. “Una conviviale insolita, la nostra, che ci vedrà ancora una volta insieme offrendoci l'opportunità di sentirci vicini a tutti i ristoratori della nostra Provincia e, attraverso i quattro sopra nominati, esprime non solo l’augurio di un buon Natale, ma soprattutto di un veloce ritorno alla normalità.”, è il messaggio della neo presidente Franca Lorenzini che ha ricevuto il testimone da Giovanni Marchettini, con tutto il Comitato direttivo (Angela Rapella, Stefania Felloni, Giuliana Frosio, Valeria Lorenzoni, Mauro Tibi, e Diego Trinchera) e i numerosi soci. Il recupero delle tradizioni che rappresentano la vera identità di una Valle si ritrova spesso e volentieri  attorno alla buona tavola coi suoi profumi e i suoi inimitabili sapori.  Sono poi gli uomini di buona volontà a costruire insieme il ponte che li traghetterà nel nuovo futuro. In attesa di tempi migliori.

Nella foto il passaggio di consegne tra l'ex presidente Giovanni MARCHETTINI e la neopresidente FRANCA LORENZINI

 

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