Fava alla Latteria di Delebio

113 aziende conferenti, i 112 dipendenti, i 34 milioni di litri di latte lavorato

LOMBARDIA.LATTERIA SOCIALE DELEBIO,FAVA: NUOVA SFIDA PER VINCERE SUI MERCATI
'NUOVE REGOLE PER ALLINEARSI A RICHIESTE ED EVOLUZIONE COMPARTO'

(Lnews - Delebio/So, 24 mag) La Latteria Sociale Valtellina, la
piu' importante realta' lattiero-casearia della provincia di
Sondrio, con le 113 aziende conferenti, i 112 dipendenti, i 34
milioni di litri di latte lavorato e un fatturato che sfiora i
30 milioni di euro, si apre al futuro e punta a nuove regole per
allinearsi con le richieste del mercato. "Lo fa attraverso una
nuova modalita' di conferimento del latte da un lato e di
comportamenti aziendali dall'altro, che vanno nella direzione di
incontrare le richieste di un pubblico sempre piu' esigente, che
chiede qualita', certificazione della provenienza della materie
prime e la garanzia che gli animali siano trattati in modo
adeguato. Tutto quello che oggi il mondo chiede e vuole che
venga declinato in modo intelligente da un territorio che ha
compreso le evoluzioni del mercato a cui sta cercando di andare
incontro". Lo ha spiegato l'assessore regionale all'Agricoltura
Gianni Fava, intervenendo oggi alla presentazione del nuovo
regolamento per i conferenti della cooperativa, organizzata
presso la Latteria Sociale di Delebio (Sondrio). "Qualita' di
montagna" e' la nuova sfida per vincere sul mercato, attraverso
nuovi valori che connotino la commercializzazione dei prodotti
zootecnici senza affrancarsi da percorsi tradizionali che
caratterizzano l'agricoltura di montagna.

VINCERE SUI MERCATI, INNOVANDO  - "La cooperativa, una delle piu'
grandi di tutta la realta' montana, non solo valtellinese - ha
ricordato Fava -  e' punto di riferimento imprenditoriale e
industriale consolidato. Anche in questo caso la Latteria di
Delebio cerca di essere all'avanguardia con una proposta
intelligente che guarda a quello che sta succedendo fuori con
grande interesse". "Uno strumento che regola il rapporto tra
socio e cooperativa con contenuti innovativi - ha aggiunto Fava
-. Un passaggio necessario per dare sostanza sempre maggiore
alle richieste che vengono dal mondo agricolo di montagna, dal
concetto di filiera a quello del benessere animale, e che ora
vengono tradotte in aspetti misurabili attraverso uno strumento
agile come una regola, vincolante per i soci della cooperativa".
L'obiettivo e' sempre lo stesso, vincere sui mercati, innovando
senza dimenticare da dove si e' partiti.

QUALITA', SOSTENIBILITA' E SPECIFICITA' MONTANA - Gli impegni
assunti dagli allevatori di Valtellina, Valchiavenna, Alto Lario
e Triangolo Lariano nel nuovo regolamento di conferimento si
riassumono in tre capisaldi: allevamento sostenibile,
specificita' montana, prodotti di qualita' garantita, a loro volta
declinati in azioni da promuovere. Un percorso virtuoso che
nessun'altra realta' lattiero-casearia in Lombardia ha
intrapreso, un patto tra allevatori e consumatori sotto la
bandiera della qualita'.  Questo percorso si traduce in un rigido
sistema di tracciabilita' del latte che parte dalla mungitura di
animali in buono stato di salute e di nutrizione, passa per il
trattamento immediato del latte che mantiene le sue
caratteristiche originarie, la raccolta effettuata a cura della
cooperativa che raggiunge ogni singola azienda, fino all'arrivo
presso il caseificio dove il latte viene analizzato. Latte puro
e genuino da animali sani e sereni: e' il concetto del benessere
animale che si realizza attraverso l'alimentazione, con almeno
il 60% della razione proveniente da aree montane e l'obiettivo
dell'autosufficienza foraggera per valorizzarne aroma e sapore,
le migliori condizioni di allevamento con spazi adeguati per
consentire il movimento e il relax degli animali, mungiture
regolari, cure adeguate per prevenire le malattie.

BENESSERE ANIMALE E SALVAGUARDIA AMBIENTALE - Nel nuovo
regolamento di conferimento, la Latteria Sociale Valtellina ha
inserito la rimonta interna ovvero l'utilizzo di animali
allevati in aziende montane, perche' essere allevatore, per i
soci della cooperativa, significa crescere e voler bene al
proprio bestiame avendone cura. E ancora, la puntuale verifica e
l'applicazione delle corrette attivita' di smaltimento dei reflui
zootecnici a tutela dell'ambiente montano. Benessere animale e
salvaguardia ambientale vanno a braccetto per una cooperativa
che va oltre il concetto di chilometro zero, perche' le distanze
che l'automezzo che raccoglie il latte deve percorrere ogni
mattina sono lunghe per raggiungere tutti i conferenti, compresi
quelli con stalle oltre i mille metri di quota. Il latte di
montagna viene raccolto secondo quanto prescritto da un apposito
regolamento dell'Unione europea al quale si conforma, unica in
Lombardia, la Latteria Sociale Valtellina.

2016 NEGATIVO PER IL COMPARTO - La cooperativa valtellinese
guarda al futuro, dopo aver chiuso in maniera positiva un anno,
il 2016, mai cosi' negativo per il settore lattiero-caseario. Il
latte raccolto, pari a 34 milioni di litri, e' stato trasformato
ottenendo quasi tremila tonnellate di formaggi, duemila delle
quali prodotte nel caseificio di Delebio, mentre 3628 tonnellate
sono state destinate al latte alimentare, e 139 alla panna
fresca.  In questi giorni, durante le tappe lombarde del Giro
d'Italia, la Latteria Sociale Valtellina viaggia sul truck
promozionale della Regione Lombardia per presentare il
Valtellina Casera offerto in degustazione, o come ingrediente
nei piatti della tradizione. (Lnews)

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