Eugenio Rivoir, pastore valdese, parlerà venerdì 23 su "La guerra è la malattia non la soluzione"

CENTRO
EVANGELICO
DI CULTURA
SONDRIO

Venerdì 23 aprile alle ore 21
Eugenio Rivoir, pastore valdese,
parlerà su
La guerra è la malattia non la soluzione.

«Non usciremo dalla spirale della paura, della violenza e della
vendetta finché intenderemo la pace come vittoria sui nemici e
la sicurezza come capacità bellica di sopraffare l’altro». (E.
Drewermann)

Un noto teologo cattolico tedesco, Eugen Drewermann, ha scritto
recentemente un libro con questo titolo. Esce in queste
settimane la traduzione in italiano, per conto dell'editrice
Claudiana di Torino. Il titolo esprime bene quelli che molti
pensano (o dicono) oggi sul tema della guerra. Primo: perché la
guerra ha invaso il nostro tempo e i nostri pensieri, è
diventata come una malattia infettiva, che non si può più
curare. Secondo: perché esprime la necessità di una scelta,
valida per tutti.

Come l'AIDS, come il cancro, non è possibile far finta che la
guerra non ci sia. Ci rovina l'esistenza e per questo (solo
perché ci rovina
l'esistenza) bisogna parlarne. Perché sia sconfitta. Sarà
difficile, ci vorrà molto tempo, consumerà tutto il nostro tempo
e tutte le nostre energie: ma la battaglia contro questa
malattia non potrà smettere. Come il medico, come ogni
infermiere, vede ogni giorno morire gli ammalati che cura, così
chi combatte la guerra vede ogni giorno sconfitte su sconfitte -
non per questo smette la sua azione contro la malattia, la
guerra.


La guerra è follia, non è salute;

la guerra è miseria, non è ricchezza;

la guerra è sconfitta, non è vittoria;

la guerra è ferita, non è sicurezza;

la guerra è isolamento/solitudine/deserto, non porta

partecipazione/comunicazione/comunione/compagnia.


Se la guerra è una malattia, non la potrai mai cercare;

se la guerra è una malattia, farai sempre di tutto perché
finisca.

Non è detto che tu sia capace di farlo,

ma -se la guerra è una malattia - non ci saranno altre scelte:


si fa di tutto per impedire che ci si ammali;

si fa di tutto per impedire che continui.


Ecco alcune indicazioni per il medico contro la guerra:

- creare le condizioni;

- cercare le medicine giuste; aiutare la ricerca;

- costruire ospedali e luoghi di cura;

- finanziare il sistema sanitario;

- combattere perché la fiducia e la speranza vincano;

- non abbandonare i malati.

Eugenio Rivoir

Carlo
Papacella



GdS - 20 IV 2004 -
www.gazzettadisondrio.it

Carlo Papacella
Fatti dello Spirito