Lettera: a proposito di "The last tour on earth"

Riceviamo e pubblichiamo, girando all'autore dell'articolo, Giancarlo Padula, per un'eventuale precisazione:

Gentile redazione,

sono un navigatore assiduo della rete e pochi minuti fa
mi sono imbattuto nell'articolo menzionato nell'oggetto.

Volevo precisare che "The last tour on earth"
letteralmente significa "L'ultimo tour sulla terra" e
non, come erroneamente riportato, "L'ultimo tour del
cuore". Cuore in inglese ? "heart". Terra in inglese ? "earth".



E' soltanto una delle molteplici imprecisioni
dell'articolo, e, senza che si voglia da parte mia
entrare nel merito del giusto, sbagliato, immorale,
morale o altre disquisizioni che sanno molto di fumo e
poco di arrosto, a tale riguardo volevo sottolineare
quanto poco credibile possa risultare una polemica che
contiene al suo interno non solo imprecisioni
biografiche e illazioni da "Reader's digest", ma anche,
e questo, a mio modesto parere risulta molto più grave,
errori di traduzione.


Poi ognuno é libero di pensare, scrivere e esprimere il
proprio parere su qualsiasi questione, e questo é
tacito. Ma farlo nel rispetto delle regole
(grammaticali, intendo) deve essere un caposaldo della
filosofia di un giornale.

Cordialmente,

un impiegato amministrativo di ventisei anni, che crede
in Dio, che lavora da quando ne aveva 19, stimato da
famiglia, amici e colleghi, e che stasera si dirigerà in
quel di Milano per assistere a quella che lui crede
nient'altro che buona musica. Ma che probabilmente
domani ucciderà tutti dopo aver incontrato il diavolo in
persona. (Questa era ironia, sia ben chiaro; che non vi
venga voglia di allertare le forze dell'ordine dopo aver
preso alla lettera le ultime parole del messaggio...).
Imerio Bolognini.



GdS - 18 XII 2003 -
www.gazzettadisondrio.it

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