) Morale laica e fecondazione 2) Famiglia Cristiana o “Famiglia Laica”?

1) Morale laica e fecondazione

Caro Direttore, oscurantismo, chiusura ideologica clerico medioevale, potere neoguelfista, asservimento
alle gerarchie vaticane, regalo al papa, legge oscena e
talebana: queste le accuse “dell’integralismo laico”
scagliate contro il mondo cattolico in seguito al
dibattito sulla fecondazione.

La cultura laica, presunta
garante di tutte le espressioni di pensiero, vorrebbe
imporre il pluralismo etico (che è il nuovo nome della
morale laica) appellandosi alla sola coscienza. Libertà
di coscienza e pluralismo etico, non sono però
ascrivibili al lessico cattolico! L'adesione alla fede
cattolica comporta il rispetto e l’adesione a precisi e
irrinunciabili “codici di comportamento”. Questa
semplice verità va ricordata non solo ai laici, ma anche
a taluni cattolici che in nome di un malinteso senso
della libertà umana, hanno fatto della morale pubblica e
privata, una variabile indipendente da utilizzare a
proprio uso e consumo. Non basta una maggioranza o una
legge dello Stato, per stabilire ciò che è bene e ciò
che è male. Per sgombrare il campo da immancabili
soggettivismi circa la fede e la morale, è sufficiente
ricordare quanto afferma il Catechismo della Chiesa
Cattolica al cap. 86: "I fedeli, memori della Parola di
Cristo ai suoi Apostoli: "Chi ascolta voi, ascolta me"
(Luca 10, 16), accolgono con docilità gli insegnamenti e
le direttive che vengono loro dati, sotto varie forme,
dai Pastori". Il Catechismo parla chiaro: nessun spazio
per la morale del "fai da te". Per i cattolici, ogni
presa di posizione sganciata dal Magistero della Chiesa,
equivarrebbe a porsi fuori di essa. La cultura cattolica
non è ancella di nessuno e non svende alcuna Verità per
conseguire plausi o consensi di massa. La vita umana è
mistero e sacralità, ambizioni scientifiche ed egoismi
di coppia possono attendere.


2) Famiglia Cristiana o “Famiglia Laica”?


Caro Direttore, nell’ultimo numero di Novembre di Famiglia
Cristiana il direttore don Antonio Sciortino,
rispondendo ad una lettera in cui una ragazzina
quattordicenne esprimeva solidarietà ed affetto a un
giovane omosessuale (che precedentemente aveva confidato
allo stesso giornale cattolico la scoperta della propria
omosessualità), ha espresso gratitudine alla giovane per
le parole simili “ad un balsamo nel cuore di chi si
trova ad affrontare le relazioni sociali da un verso che
non è quello dei più”. Il sacerdote infine, dopo aver
bacchettato i cattolici troppo inclini alla facile
ironia sugli omosessuali, ha lodato “le delicate
espressioni di Elena perché danno coraggio a chi si
trova a percorrere una strada tutta in salita”.

Si
sapeva che Famiglia Cristiana sulle questioni morali è
sempre al passo con i tempi rispetto alle posizioni
della Chiesa Cattolica, ma a questo punto, non sarebbe
più onesto chiamarla Famiglia Laica?

Gianni Toffali


Gianni.Toffali@inwind.it



GdS - 18 XII 2003 -
www.gazzettadisondrio.it

Gianni Toffali
Fatti dello Spirito