Tutto sul San Valentino

(Maria de falco Marotta)   San Valentino, oggi nota come festa degli innamorati, è una delle tante ricorrenze ormai del tutto commercializzate, le cui origini pagane furono cancellate dalla tradizione cristiana con la sovrapposizione di un santo, e talvolta con la perdita del significato originale della festa.

La storia
Fin dal quarto secolo a.C. i romani pagani rendevano omaggio, con un singolare rito annuale, al dio Lupercus. I nomi delle donne e degli uomini che adoravano questo Dio venivano messi in un'urna e opportunamente mescolati. Quindi un bambino sceglieva a caso alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità affinché il rito della fertilità fosse concluso. L'anno successivo sarebbe poi ricominciato nuovamente con altre coppie.
Determinati a metter fine a questa primordiale vecchia pratica, i padri precursori della Gerarchia cristiana hanno cercato un santo degli innamorati per sostituire il deleterio Lupercus. Così trovarono un candidato in Valentino, un vescovo che era stato martirizzato circa duecento anni prima. San Valentino visse nel terzo secolo. È considerato il fondatore della comunità cristiana di Terni e fu il suo primo vescovo. A causa della sua fede, fu perseguitato sotto l'imperatore Aureliano e decapitato a Roma il 14 febbraio (verso il 273). Il suo corpo fu portato a Terni e seppellito lì. Le sue reliquie sono conservate nella basilica, in una statua d'argento posta in una vetrina di cristallo con un cartello: "San Valentino patrono dell'amore".
Perché Valentino fu proclamato il patrono degli innamorati?
Esistono diverse leggende su questo. A quanto pare, San Valentino amava le rose ed era solito donarle alle giovani coppie di fidanzati per augurare loro un'unione felice. Secondo la tradizione, un giorno Valentino udì una coppia che litigava, diede loro una rosa e parlò con loro per aiutarli a rappacificarsi. Dopo di ciò, ci fu una processione e la gente chiese la sua benedizione per le nuove famiglie. Poiché Valentino era impegnato anche con altri fatti, stabilì per questa benedizione il giorno 14 di ogni mese. È rimasto il 14 di febbraio, il giorno della sua morte. Ogni anno, nella chiesa dedicata a San Valentino a Terni, prima di sposarsi centinaia di coppie di fidanzati si riuniscono per la Festa della Promessa, per promettersi amore reciproco.
Evoluzione della San Valentino nel tempo
San Valentino sarebbe stata introdotta come festa degli innamorati grazie al circolo di Geoffrey Chaucer (1343 – 1400), che nel suo poema «Parlamento degli uccelli» associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d'Inghilterra con Anna di Boemia. In ogni caso in Francia e Inghilterra, nel Medioevo, si riteneva che a metà febbraio iniziasse l'accoppiamento degli uccelli: evento che si prestava a far consacrare il 14 febbraio come la festa degli innamorati.
Le tradizioni della San Valentino
Nei Paesi anglosassoni il tratto più caratteristico è lo scambio (risalente al XIX secolo) di «Valentine», bigliettini d'amore fatti di simboli dell'amore romantico (cuori, colomba, Cupido). La più antica «Valentine» di cui si abbia traccia risale al XV secolo, e fu scritta da Carlo d'Orléans, allora detenuto nella Torre di Londra dopo la sconfitta alla battaglia di Agincourt (1415). Carlo si rivolge alla moglie con le parole: «Je suis déjà d'amour tanné, ma très douce Valentinée»2.
A metà Ottocento negli Stati Uniti tal Esther Howland iniziò a produrre biglietti di San Valentino su scala industriale. Con il passare del tempo la tradizione dei biglietti amorosi divenne secondaria rispetto allo scambio di scatole di cioccolatini, mazzi di fiori o gioielli.
Le leggende d'amore su san Valentino

Leggenda dell’Amore Sublime
Questa leggenda narra di un giovane centurione romano di nome Sabino che, passeggiando per una piazza di Terni, vide una bella ragazza di nome Serapia e se ne innamorò follemente. Sabino chiese ai genitori di Serapia di poterla sposare ma ricevette un secco rifiuto: Sabino era pagano mentre la famiglia di Serapia era di religione cristiana. Per superare questo ostacolo, la bella Serapia suggerì al suo amato di andare dal loro Vescovo Valentino per avvicinarsi alla religione della sua famiglia e ricevere il battesimo, cosa che lui fece in nome del suo amore. Purtroppo, proprio mentre si preparavano i festeggiamenti per il battesimo di Sabino (e per le prossime nozze), Serapia si ammalò di tisi. Valentino fu chiamato al capezzale della ragazza oramai moribonda. Sabino supplicò Valentino affinché non fosse separato dalla sua amata: la vita senza di lei sarebbe stata solo una lunga sofferenza. Valentino battezzò il giovane, ed unì i due in matrimonio e mentre levò le mani in alto per la benedizione, un sonno beatificante avvolse quei due cuori per l’eternità.

Leggenda della Rosa della Riconciliazione
Un giorno San Valentino sentì passare, al di là del suo giardino, due giovani fidanzati che stavano litigando. Decise di andare loro incontro con in mano una magnifica rosa. Regalò la rosa ai due fidanzati e li pregò di riconciliarsi stringendo insieme il gambo della rosa, facendo attenzione a non pungersi e pregando affinché il Signore mantenesse vivo in eterno il loro amore. Qualche tempo dopo la giovane coppia tornò da lui per invocare la benedizione del loro matrimonio. La storia si diffuse e gli abitanti iniziarono ad andare in pellegrinaggio dal vescovo di Terni il 14 di ogni mese. Il 14 di ogni mese diventò così il giorno dedicato alle benedizioni, ma la data è stata ristretta al solo mese di febbraio perché in quel giorno del 273 San Valentino morì (cfr.: Wikipedia e miei articoli degli anni trascorsi).

 

Maria de falco Marotta
Fatti dello Spirito