Arte antica in Valgerola, restaurata una cappelletta

Riportata alla bellezza originale una “edicola votiva” con impegno di una intera comunità

Recupero dei beni artistici, rinascono anche le antiche Madonnine dei viandanti in Valgerola. Sabato pomeriggio, intorno alle 17 si è tenuta in località Volta di cavai, a Fenile, frazione di Gerola Alta, Valtellina, l’inaugurazione della restaurata Edicola votiva ottocentesca e del suo affresco, intitolato alla Madonna con Bambino tra i santi Giuseppe e Antonio Abate. La popolazione, ha vissuto con grande partecipazione l’evento, era presente praticamente tutta Fenile tra residenti e villeggianti, interveniva il sindaco di Gerola Alta Rosalba Acquistapace, il comandante dei Carabinieri della caserma dalla vicina Morbegno Antonio Sottile, la restauratrice Greta Acquistapace, i parroci operativi in Valgerola, i vertici della Pro Fenile. Prima si è svolta la messa, i frazionisti e organizzatori dell’evento hanno consegnato un mazzo di fiori a Greta Acquistapace, professionista formatasi in Svizzera a Lugano come Conservatrice restauratrice, e che ha anche fornito la relazione tecnica dell’intervento effettuato. Intervento che si è svolto sotto la supervisione e in collaborazione con la Soprintendenza ai beni architettonici e artistici della Lombardia.

I lavori recuperano e consolidano, un luogo di fede e un bene artistico e storico, intervenendo sia sulla struttura muraria della cappella, sia sull’affresco, assicurandone la conservazione per il futuro, conservazione che si presentava ormai molto compromessa.

La restauratrice ha lavorato a lungo, interfacciandosi e confrontandosi con l’architetto Matteo Dell’Oca, in una piccola impresa che è stata resa possibile dalle collette tra i parrocchiani, da raccolte di fondi effettuate attraverso tornei di burraco, gioco di carte e con l’interessamento del Comune e fondi di Ecomuseo Valgerola.

L’affresco è stato consolidato e ne sono state integrate le lacune, i segni del tempo, le crepe, attraverso un lavoro di ritocco, che la stessa restauratrice ha definito «Molto rispettoso dell’opera», garbato, sviluppato secondo azioni e scelte di compatibilità cromatica complessiva e velature sovrapposte di tinta più tenue rispetto alle campiture originali, mirate ad «abbassare il disturbo arrecato dalle parti di intonaco dipinto mancanti».

«Bravi i cittadini di Fenile – ha sottolineato parlando al pubblico il sindaco di Gerola – questa comunità – ha proseguito – quando decide di darsi da fare per qualcosa, non molla. La filosofia che muove questo restauro, è da noi, dal comune, molto condivisa. A Gerola si lavora per recuperare le memorie che costituiscono il passato». Sottolineato pubblicamente l’impegno delle famiglie Spandrio e Acquistapace, di Fenile, che hanno guidato e dato vita all’iniziativa.

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