MORATORIA INTERNAZIONALE PER L’ABOLIZIONE DELLA PENA DI ABORTO

In un mondo anarchico e individualista dove le provocazioni contro la religione, la morale e l’ordine naturale sono pane quotidiano, un manipolo di intrepidi “amanti della vita” ne ha lanciato una in assoluta controtendenza: l’indizione di una moratoria internazionale per l’abolizione della pena di aborto. Apriti cielo, sul sito WWW. Fratelloembrione.it da cui è partita la petizione più politicamente scorretta d’Italia, oltre ai prevedibilissimi attacchi arrivati dai soliti blog laicisti ed anticlericali, è calata la feroce mannaia della censura mediatica. Strano ma vero, i media nazionali (compresi quelli cattolici) continuamente alla ricerca di scoop in esclusiva e notizie forti da dare in pasto ad un pubblico sempre più addormentato, hanno stranamente “ibernato” l’evento. È tuttavia da mettere in evidenza l’autolesionismo della cultura della vita contemporanea (ad esempio i movimenti e i centri aiuto vita italiani pur sapendo dell’iniziativa, l’hanno ignorata), incapace di individuare azioni concrete di contrasto alla menzogna imposta metodicamente dalla cultura della morte. I cattolici “tiepidi” dovrebbero ricordare che gli “amici di Thanatos” e gli “amanti della morte” non si battono a suon di slogan annacquati ed edulcorati, ma, come dice il vangelo “gridando dai tetti..” (oggi, i nuovi mass media) che l’aborto è omicidio che grida vendetta al cospetto di Dio. A proposito, qualcuno riesce a spiegare perché il colpevole Caino non si deve toccare, mentre l’innocente Abele può essere sterminato senza alcuna pietà? Solo perché lo stabilisce una vecchia legge datata?

Gianni Toffali

Gianni Toffali
Fatti dello Spirito