DOMENICA 16 APRILE CONSACRAZIONE NELL’ORDO VIRGINUM DI SILVIA CALABRÒ

Tra le 800 in Italia sono 18 nella nostra Diocesi

Le consacrate dell’Ordo Virginum di Como annunciano che il 16 aprile, II Domenica di
Pasqua della Divina Misericordia, Silvia Calabrò, della parrocchia di Fino Mornasco, rice-
verà la Consacrazione delle Vergini dalle mani del Vescovo, cardinale Oscar Cantoni, in
Cattedrale, alle ore 15.00.
«Sono Silvia, ho 36 anni (compiuti lo scorso 7 aprile) e abito a Fino Mornasco – racconta
la giovane donna che verrà consacrata domenica –. Dopo il liceo scientifico mi sono lau-
reata in Agraria. Seguendo un grande desiderio di approfondire la mia fede, ho conse-
guito il Baccellierato in Teologia e sto concludendo la Licenza in Teologia Sistematica.
Attualmente lavoro come insegnante di Religione Cattolica presso alcune scuole superiori,
il Liceo Paolo Giovio di Como e al Giuseppe Terragni di Olgiate Comasco. Ho svolto per
molti anni vari servizi nella comunità pastorale di Fino, Socco e Andrate e in questi ultimi
due anni ho frequentato come servizio pastorale la parrocchia di Maccio. Sin da giovane,
sono sempre stata molto vicina alle diverse proposte diocesane e da quando ho iniziato
il cammino di formazione nell’Ordo Virginum, sto prestando il mio servizio al Centro dio-
cesano Vocazioni, nell’equipe diciottenni, dove in questi anni ho avuto il piacere di co-
noscere e condividere esperienze con ragazzi e ragazze che ancora oggi si interrogano
sulla loro vita».
Come hai conosciuto l’esperienza dell’Ordo Virginum?
«Ormai al quarto anno di teologia è arrivata la proposta dell’Ordo Virginum da parte del
mio parroco. Una realtà che avevo già incontrato nella figura di alcune consacrate. Con
meraviglia ho scoperto la sua corrispondenza con ciò che sentivo più vicino alla mia vo-
cazione e che non riuscivo a ritrovare nelle altre forme di consacrazione: l’aspetto pub-
blico, l’appartenenza a Cristo e alla Chiesa e poter vivere nel mondo portando il vangelo
a chiunque condivida con me la realtà quotidiana: lavoro, studio, pastorale, comunità e
società. Inoltre, essendo sempre vissuta nella realtà parrocchiale e diocesana, sentivo
questo legame in modo prevalente. Così ho scoperto che questa vocazione riesce a con-
ciliare due anime (attiva e contemplativa; totalmente di Dio e in relazione profonda an-
che con il mondo)».
In che modo la consacrazione ti accompagnerà nella tua quotidianità: nella vita di tutti
i giorni, nel lavoro, ma anche nella vita da consacrata?
«La mia vita in quanto consacrata si innesta in una vita stabile a servizio di Cristo e della
Chiesa diocesana vivendo nel mondo. Il punto di partenza delle mie giornate nasce dal
sentirmi prima di tutto come «figlia» della Chiesa che vive dissetandosi e nutrendosi ogni
giorno dalla Fonte di Vita che si dona nella preghiera della liturgia delle ore, nella Parola,
nell’Eucarestia e nell’adorazione. In questo modo potrò vivere l’essere sposa, madre e
sorella in qualsia realtà il Signore mi chiamerà a vivere nel lavoro, nella comunità dove
vivo e dove svolgo impegni pastorali, nella relazione con la mia famiglia di origine e con
le altre sorelle dell’Ordo Virginum».
Cosa ti senti di dire ai giovani in cammino, rispetto al discernimento vocazionale: come
vivere il tempo delle scelte?
«La chiamata è qualcosa di molto personale, così come il percorso che ognuno deve com-
piere per comprenderlo e seguirlo. Tutto nasce come risposta a una chiamata posta
come seme di Amore e di Grazia nel cuore di ciascuno. Qualsiasi vocazione essa sia, l’im-
portante è riconoscere quel Dio, Trinità Misericordia, che ti ama, ti chiama e ti perdona
e ti chiede sempre una libera risposta alla Sua chiamata. Penso che gli elementi base di
una scelta si possano sintetizzare in una frase: una scelta ponderata, condivisa con chi ti
accompagna, ma decisa e decisiva per la vita. Solo queste scelte possono costruire la
nostra storia e ci collocano nel mondo e nella Chiesa decidendo cosa vogliamo essere
per noi e per gli altri. La vocazione non è qualcosa di esclusivo per qualcuno, tutti siamo
chiamati a scelte definitive nella nostra vita a partire dalla scelta degli studi. Essa si
esprime in diverse forme (consacrati, sposati, sacerdoti,ecc..) portando a compimento
nel corso della vita la chiamata comune del battesimo. I consacrati non sono super-eroi,
ma sono persone normali che scelgono di dedicare tutta a vita a Dio e alla chiesa con i
loro carismi e i loro limiti. Per seguire Cristo non è necessario essere perfetti, ma solo
lasciarsi amare da colui che è l’Amore. Se può essere utile, personalmente mi ha sempre
aiutato molto la frase che disse Giovanni Paolo II ai giovani: non abbiate paura. Cari gio-
vani, siate certi che il Signore non tradisce le sue promesse e porta a compimento in modo
splendido la nostra vita».
CHE COSA È L’ORDO VIRGINUM
La consacrazione nella verginità è una vocazione che appartiene alla storia della Chiesa
fin dai tempi più antichi.
Nel corso dei secoli, questa forma di vita originaria dell’Ordo Virginum, profondamente
radicata nella comunità ecclesiale locale sotto la guida del Vescovo diocesano, era scom-
parsa. «L’impulso di rinnovamento ecclesiale che ispirò il Concilio Vaticano II suscitò
interesse anche nei confronti del rito liturgico della consecratio virginum e dell’Ordo vir-
ginum. Dopo molti secoli dalla sua scomparsa e in un contesto storico radicalmente mu-
tato, in cui erano in atto processi di profondo cambiamento della condizione femminile
nella Chiesa e nella società, quell’antica forma di vita consacrata rivelava una sorpren-
dente forza di attrazione e appariva capace di corrispondere non solo al desiderio di
molte donne di dedicarsi al Signore e ai fratelli, ma anche alla contestuale riscoperta
dell’identità propria della Chiesa particolare nella comunione dell’unico corpo di Cristo.»
( Ecclesiae Sponsae Imago n.6 ) Il nuovo Ordo consacrationis virginum, promulgato dalla
Sacra Congregazione per il Culto Divino nel 1970, riconosce in modo esplicito la consa-
crazione di donne che restano nel proprio contesto di vita, inserite nella comunità dio-
cesana e che mettono i loro personali carismi a servizio della Chiesa e della società se-
condo lo Spirito del Vangelo.
In questi 50 anni l’Ordo virginum ha conosciuto una fioritura nel mondo dove è presente
in tutti i continenti, in realtà diverse per geografia e per cultura. In Italia, attualmente, è
presente in 105 diocesi e le consacrate sono circa 800. Anche nella nostra Diocesi, a par-
tire dalle prime consacrazioni avvenute nel 1991, è presente con 18 consacrate

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