CON LE CENERI HA INIZIO IL TEMPO DI QUARESIMA

Il 17 febbraio, con il Mercoledì delle Ceneri, ha inizio il Tempo di Quaresima, i quaranta
giorni che attraverso l’elemosina, il digiuno, la penitenza, invitano alla conversione, per
giungere preparati al Triduo pasquale e alla gioia della Domenica di Risurrezione.
Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, il sacerdote, dopo aver igienizzato le
mani e indossato la mascherina, imporrà le ceneri senza recitare la consueta formula.
L’indicazione arriva dalla Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei
Sacramenti: «Pronunciata la preghiera di benedizione delle ceneri e dopo averle
asperse con l’acqua benedetta, senza nulla dire – spiega una nota della Congregazione
– il sacerdote, rivolto ai presenti, dice una volta sola per tutti la formula come nel
Messale Romano: Convertitevi e credete al Vangelo, oppure: Ricordati, uomo, che
polvere tu sei e in polvere ritornerai». A questo punto, precisa ulteriormente la
Congregazione, il sacerdote «impone le ceneri a quanti si avvicinano a lui o, se
opportuno, egli stesso si avvicina a quanti stanno in piedi al loro posto», prendendo le
ceneri e lasciandole «cadere sul capo di ciascuno, senza dire nulla».

I RITI DI INIZIO QUARESIMA PRESIEDUTI DAL VESCOVO
Il Vescovo monsignor Oscar Cantoni presiede la Santa Messa nel Mercoledì delle
Ceneri, domani, 17 febbraio, alle ore 17.00, in Cattedrale a Como. Sempre il Vescovo,
venerdì 19 febbraio, alle ore 15.00, guiderà , nella Basilica del SS. Crocifisso in Como,
la Via Crucis con l’Esposizione del Crocifisso miracoloso. Essendo in vigore tutte le
disposizioni per il contenimento del coronavirus (con gli ingressi in chiesa contingentati
e il rispetto delle distanze interpersonali), per favorire la partecipazione dei fedeli, la
Via Crucis con l’Esposizione saranno trasmesse in diretta sul canale YouTube del
31 “Settimanale della diocesi di Como
”. Durante in tempo di Quaresima, nella Basilica del
Crocifisso, sarà possibile vivere un percorso penitenziale, individuale, in cinque tappe,
con anche la salita al Crocifisso (senza la possibilità del bacio). Durante la settimana, dal
lunedì al venerdì, è stata aggiunta una Santa Messa feriale, alle ore 13.15, pensata
soprattutto per chi lavora e può partecipare alla liturgia eucaristica durante il tempo
della pausa pranzo.

DOMENICHE DI QUARESIMA: LE MESSE IN TV PRESIEDUTE DAL VESCOVO
Sapendo che molte persone non possono recarsi di persona in chiesa per motivi di
salute, disabilità, malattia, quarantena o isolamento, la diocesi di Como ha deciso di
proseguire la collaborazione con l’emittente EspansioneTV (canale 19 del digitale
terrestre) per la trasmissione della Santa Messa domenicale
, sottolineando che non è
sostitutiva dell’eucaristia nella comunità ma è un servizio a favore di coloro che, come
ricordato prima, sono impossibilitati alla partecipazione in presenza. «Stiamo vivendo
un periodo molto complesso, ma la comunità cristiana si riconosce nello spezzare il
pane. La liturgia, in questo tempo particolare, è sempre vivace: abbiamo visto
l’introduzione del Nuovo Messale romano, dallo scorso 14 febbraio abbiamo
recuperato lo sguardo di pace. Siamo chiamati a vivere i sacramenti: l’Eucarestia e,
come ricordato dal Vescovo Oscar nel Messaggio di Quaresima, la riconciliazione». A
sottolinearlo è don Alberto Pini, vicario episcopale per la Pastorale. Per tutto il Tempo
di Quaresima a presiedere le Sante Messe trasmesse su EspansioneTv sarà il Vescovo
Oscar, il quale si farà presente in diverse comunità parrocchiali della città di Como:
Breccia, SS. Crocifisso, Sant’Agostino, Rebbio, San Giuseppe e, la Domenica delle
Palme, la Cattedrale. «L’idea è nata quando la nostra regione era in fascia arancione –
riprende don Alberto –: in questo modo il Vescovo stesso vuole essere di esempio alla
comunità civile, limitando gli spostamenti. La situazione è in continua evoluzione, con
le varianti del virus c’è chi teme un nuovo lockdown. Insomma, il quadro può
modificarsi in qualsiasi momento: con questo servizio a chi non può andare a Messa in
presenza, la Chiesa diocesana si fa vicina a tutti e sono le diverse comunità parrocchiali
ad aprire le loro porte a confini più ampi».

IL MESSAGGIO DI QUARESIMA DEL VESCOVO
Nel suo Messaggio per la Quaresima 2021 il Vescovo Oscar rivolge un invito a
valorizzare l’attuale tempo di crisi come una sfida per costruire il futuro, sollecita a
riscoprire il sacramento della Riconciliazione, infine raccomanda la lettura, lo studio e
l’approfondimento dell’enciclica “Fratelli tutti”, con un’apertura dello sguardo verso i
più fragili, a partire da un impegno di aiuto concreto ai missionari fidei donum in Perù,
che stanno affrontando una situazione gravissima a causa della pandemia da
coronavirus. Le conseguenze del Covid-19 sono evidenti nelle nostre comunità. «Come
cristiani – scrive Cantoni nel suo messaggio – mediante un comune discernimento,
abbiamo il compito di trasformare questa fase critica della nostra storia in una
occasione di conversione missionaria della pastorale», mentre, nello stesso tempo, «ci
confrontiamo con l’umanità a noi prossima per offrire una corretta interpretazione
degli eventi che ci stimolano a una nuova ripartenza». C’è, insomma, la necessità di un
aiuto «vicendevole – ribadisce il presule – per accogliere i segni pasquali presenti
dentro questo tempo di complessità, che dobbiamo pazientemente decifrare, anche se
a fatica». In tutto il messaggio si legge in filigrana la sollecitazione a essere «come
credenti e come cittadini» una «presenza di speranza», allontanando ogni forma di
disimpegno e sentendosi interpellati «dalle situazioni allarmanti che derivano da
solitudine, isolamento sociale, disagio mentale, malattia» e dalle nuove forme di
povertà che penalizzano soprattutto «giovani, famiglie, anziani, disabili e categorie
fragili». Mutuando le parole di papa Francesco e del cardinale Gualtiero Bassetti, anche
monsignor Cantoni parla di un necessario «vaccino del cuore», per «riconciliarci con
Dio e per prenderci cura, responsabilmente, di coloro che la società considera come un
peso». Dal Vescovo di Como anche il suggerimento di mettere in rete, condividere,
raccontandole dalle colonne del “Settimanale” diocesano, le belle «iniziative di carità»
realizzate in parrocchia o come singoli. «È bello sentirsi Chiesa che cerca insieme le
risposte alle domande suscitate dal tempo di pandemia». Solo così «quello quaresimale
sarà un cammino operoso».

Fatti dello Spirito