CIVILTÀ CATTOLICA, QUADERNO n 3776

EDITORIALE

LA REPRESSIONE IN MYANMAR - Dallo scorso 25 settembre la Giunta militare che governa il Myanmar (ex-Birmania) ha represso con la forza i cortei di protesta guidati dai monaci buddisti. Era una protesta contro il carovita ma soprattutto per chiedere democrazia e libertà. Le Nazioni Unite hanno inviato in Myanmar un mediatore per favorire «un processo di riconciliazione nazionale tramite il dialogo». La comunità internazionale e soprattutto i Paesi che hanno maggiori relazioni con la ex-Birmania sono chiamati a compiere uno sforzo comune. Occorrerebbe una road map che coordini varie forme di incentivi, pressioni e sanzioni perché il Myanmar attui le riforme necessarie per avviarsi sulla strada della democrazia. Ma soltanto dall'interno può nascere la «soluzione pacifica per il bene del Paese» auspicata anche da Benedetto XVI.

ARTICOLI

Antonio Spadaro S.I., WEB 2.0: INTERNET COME «RETE SOCIALE» - Internet si sta decisamente evolvendo, trasformandosi in un social network, una piattaforma relazionale. Non è più un agglomerato di siti web isolati e indipendenti tra loro, seppure collegati e messi in rete, ma è da considerare come l'insieme delle capacità tecnologiche raggiunte dall'uomo nell'ambito della diffusione e della condivisione dell'informazione e del sapere. Questa evoluzione ha generato il cosiddetto web 2.0, all'interno del quale non mancano le risorse di tipo educativo e religioso. Pur tenendo presenti rischi e problemi, se l'evoluzione è compresa e vissuta con attento discernimento, essa può diventare un'occasione di crescita e di partecipazione. Non mancano, ad esempio, le risorse di tipo educativo e anche specificamente religiose.

Ottavio De Bertolis S.I., L'ATTO DI DEFEZIONE DALLA CHIESA - Un recente documento del Pontificio Consiglio per i testi legislativi ha fornito chiarimenti circa l'atto formale di defezione dalla Chiesa cattolica, previsto dal Codice di diritto canonico del 1983. Esso consiste in un atto libero di distacco dalla Chiesa, comunicato in forma scritta all'autorità ecclesiastica, da questa valutato - con la qualifica di apostasia, eresia o scisma - e comunicato con la dichiarazione delle conseguenze: scomunica e annotazione nel registro dei battezzati. Si tratta però di una pena non punitiva ma medicinale, a cui deve unirsi l'azione pastorale per il recupero e il ritorno dell'interessato. L'Autore insegna nella Facoltà di Diritto canonico alla Pontificia Università Gregoriana (Roma).

Philippe Lécrivain S.I., MICHEL DE CERTEAU E LE SCIENZE DELL'«ALTRO» - Avventurarsi nel pensiero di M. de Certeau (1926-86) è un'esperienza difficile a motivo della complessità e della ricchezza della sua scrittura. L'articolo esamina soprattutto il modo nel quale egli affrontò la mistica ignaziana, percorrendo tre filoni principali: un'«arte di leggere», un'«arte di dire» e un'«arte di vivere». Nel primo filone de Certeau insiste nel ricordare che «fare storia» è lavorare su un testo e «leggerlo» con l'aiuto di diverse discipline. Nel secondo filone, nel quale si tratta di «dire il cristianesimo in una società non religiosa», riflette sul rapporto tra storia e teologia. Nell'ultimo filone si mette alla ricerca di una nuova «arte di vivere». Bisogna allora andare dove egli vuole condurci. L'Autore insegna Storia del cristianesimo nell'Istituto di Teologia dei gesuiti a Parigi.

RUBRICA DELLO SPETTACOLO

Virgilio Fantuzzi S.I., IN MEMORIA DI INGMAR BERGMAN - La morte di Ingmar Bergman, avvenuta lo scorso 29 luglio, offre l'occasione per uno sguardo complessivo alla sua vita. Nato a Uppsala nel luglio 1918, figlio di un pastore luterano, aveva ricevuto un'educazione severa che ha provocato in lui una forma di ribellione e di rigetto. Il suo cinema si è imposto al di là dei confini della Svezia tra la fine degli anni Cinquanta e l'inizio degli anni Sessanta con opere nelle quali si riflettono i problemi di un'esistenza che non trova nella religione risposte agli interrogativi dai quali è lacerata e, allo stesso tempo, non sa rassegnarsi a farne a meno. I film di Bergman possono essere visti come capitoli della confessione sincera di un'anima che, attraverso contraddizioni e difficoltà, cerca di raggiungere l'equilibrio necessario per vivere.

CRONACHE

CHIESA: Giuseppe De Rosa S.I., LA TERZA ASSEMBLEA ECUMENICA EUROPEA. Un «inverno ecumenico»? - Nel settembre scorso si è tenuta a Sibiu in Romania la Terza Assemblea Ecumenica Europea. Ha fatto seguito alla prima Assemblea svoltasi a Basilea e alla seconda tenuta a Graz. Il 20 agosto Benedetto XVI ha inviato all'Assemblea un messaggio nel quale si augurava che l'incontro di Sibiu facesse progredire il cammino ecumenico. Egli ribadiva che la Chiesa cattolica si è impegnata in maniera irreversibile su tale via. Nonostante l'entusiasmo dei partecipanti, soprattutto dei giovani, l'incontro di Sibiu ha messo in evidenza le difficoltà del cammino ecumenico. Non c'è dubbio, però, che la situazione ecumenica attuale esiga un impegno particolarmente forte di preghiera e di confronto teologico.

ITALIA: Michele Simone S.I., LA LEGGE FINANZIARIA PER IL 2008 - Vengono presentati gli elementi salienti della manovra di bilancio illustrata lo scorso 3 ottobre al Senato dal ministro Padoa-Schioppa. Egli ha ricordato le due principali anomalie della finanza pubblica italiana. La prima è il gigantesco debito pubblico di 1.600 miliardi di euro, che obbliga l'Italia a pagare ogni anno interessi per circa 70 miliardi di euro. La seconda anomalia è l'ampiezza dell'evasione fiscale, valutata intorno ai 75-90 miliardi di euro l'anno. La manovra di bilancio è stata giudicata la migliore possibile nell'attuale momento politico. Risultano positivi sia il rispetto del rapporto tra debito pubblico e Pil, sia il modo più chiaro in cui è stato riscritto il testo suddiviso ora per missioni (per che cosa si spende) anziché per amministrazioni (chi spende). L'auspicio è che il Parlamento non decida ulteriori spese non coperte da corrispondenti risparmi. Infine nei provvedimenti sulla famiglia è opportuno tener conto del numero dei suoi componenti.

ESTERO: Luciano Larivera S.I., IL DIFFICILE ANNO ELETTORALE IN TURCHIA - Con il 46,58% dei consensi è stata netta la vittoria del Partito Giustizia e Libertà del primo ministro turco Recep Tayyip Erdogan nel voto dello scorso 22 luglio. Il partito di ispirazione islamica, il successivo 28 agosto, ha potuto anche eleggere, con l'aiuto di una parte dell'opposizione parlamentare e contro le preferenze delle Forze Armate, il nuovo presidente della Repubblica nella persona dell'ex-ministro degli Esteri Abdullah Gul. Le Forze Armate, garanti della laicità della Repubblica fondata da Kemal Atatürk, continuano a sospettare che la politica riformista di Erdogan, necessaria per l'ingresso del suo Paese nell'Unione Europea come membro effettivo, nasconda l'intenzione di islamizzare le istituzioni politiche turche.

RASSEGNA BIBLIOGRAFICA

Caracciolo A. 202 - Caviglia D. 206 - Congar Y. 205 - Corsato C. 201 - Cricco M. 206 - Cromazio 194 - Educare alla sessualità in classe 196 - Ghezzi E. 204 - Malgaro L. 196 - Moretto G. 202 - Sturzo G. 199 - Sul sentiero dei sacramenti 201 - Todorov T. 197 - Trettel G. 194 - Verde A. 196

Fatti dello Spirito