CHIARA LUBICH, IL VANGELO E IL CARISMA DELL'UNITÀ

Chiara Lubich ha amato la Chiesa, sempre, quella della tradizione e del presente, e ha sentito di dover costruire una nuova via. Non è stato facile spiegarlo; ma con convinta umiltà è andata avanti, seguita da tante compagne e compagni. Ha rappresentato il volto della ricerca dell'unità con tanti cristiani di altre Chiese. Ha insegnato a tante nuove comunità il valore del carisma. Ha vissuto quello che Paolo VI affermava: "La Chiesa si fa dialogo".

"Erano i tempi di guerra. Tutto crollava di fronte a noi..." -sono parole di Chiara Lubich che ricordano la nascita del suo sogno. Tutto era a pezzi e Chiara scoprì l'ideale dell'unità: lo trovò in Gesù e nelle parole del Vangelo. Fu il carisma dell'unità. Nel buio, nel dramma della crisi, nella perdita di ogni riferimento, impallidivano i sogni. Nasceva un nuovo sogno: l'unità in un mondo lacerato. Il sorgere di un carisma è una storia particolare. Emerge il bisogno del nuovo in modo radicale.

Così la ricorda Andrea Riccardi: "Al di là dell'aspetto personale di amicizia lunga e profonda, sono convinto che la mancanza di Chiara si sentirà nella Chiesa. Lei è stata una laica, una donna, una persona partita dal poco, divenuta una sapiente di cuore e un'anziana. Ha mostrato quello che un laico può essere nella Chiesa. Si è consumata per un sogno. Un grande sogno: l'unità tra gli uomini, l'unità tra i popoli, l'unità con Dio.".

La Comunità di Sant'Egidio, nel giorno della morte di Chiara Lubich, si unisce nella preghiera al Movimento dei Focolari e rende grazie al Signore per il dono della vita e del carisma di Chiara, come laica che ha vissuto pienamente il dono del suo servizio al Vangelo, come sorella carissima, come grande testimone del XX secolo. Roma, 14 marzo 2008

Comunità di Sant'Egidio

Chiara Libich ha collaborato con i suoi puntuali articoli settimanali a un giornale che ho diretto per diversi anni. Mi associo nel lutto (Frizziero)

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