Profanata la Collegiata di Sondrio

Oggi a metà pomeriggio c'è stato chi si è introdotto nella nella Chiesa Collegiata di Sondrio e si è sfogato prendendosela con le due statue nell'altar maggiore, con l'altra di Santa Rita e, cristianamente doloroso, con le reliquie del Beato Nicolò Rusca. Anche se potrebbe trattarsi di un gesto sconsiderato e solitario – l'autore è stato identificato grazie alle registrazioni TV numerose - il fatto non perde gravità tanto è vero che in episodi precedenti analoghi, non in provincia, successivamente all'evento si provvedeva alla riconsacrazione. Questione questa comunque che riguarda l'Arciprete e probabilmente anche il Vescovo. Noi vediamo invece il resto.

Non siamo in presenza di atti da definirsi semplicemente danneggiamenti, vandalisni, deturpazioni, rotture visto l'obiettivo e sua ratio. Gli atti di per sé, ripetiamo, sono assai gravi e non perdono gravità se venisse confermata una fragilità dell'autore., Dal punto di vista religioso si tratta di profanazione ma dal punto di vista civico si deve andare ben oltre. Anche il più laico dei laici – altra cosa i laicisti –, sia sondriese che sondrasco, dovrebbe sentirsi offeso da un atto di questo genere. Per quanto poi riguarda l'autore si vedranno le conclusioni delle Forze dell'Ordine.

Detto quanto sopra che nessuno si lasci vincere dall'emotività. C'è a giorni un Consiglio Comunale che troverà il modo, razionale, auspicabilmente unanime, di rispondere a questi atti e di esprimere solidarietà alla Chiesa – non l'edificio -, solidarietà che esprimiamo e che speriamo arrivi anche da 'significativi ambienti'. La nostra comunità non ha bisogno di scenari polemici e peggio.
a.f.

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