IL PRETE PEDOFILO E L'IDIOZIA DELLE GENERALIZZAZIONI 11 5 20 22

Una lettera e una nostra nota

Gentile Direttore,

stupisce che il caso di un prete pedofilo,scoperto nell'angolo più sperduto del pianeta,interessi i media di tutto il mondo, mentre si parla poco della pedofilia come patologia che investe tutte le categorie sociali e i preti in minor grado in termini percentuali.

Non é scientificamente provata la relazione tra celibato e pedofilia, anzi la maggior parte di abusi su minori avviene nelle stesse famiglie da parte dei genitori, ma di questo non se ne parla, come non si parla del turismo pedofilo che ogni anno porta masse di turisti Europei nei paesi del terzo mondo. Anche questa é omertà e a volte viene da pensare che più della pedofilia si voglia combattere la Chiesa, criminalizzando l'intera categoria del clero.

Mi auguro possa pubblicare e La ringrazio anticipatamente.

Lorella Groten

C'è da tenere presente il contesto. Quel prete, con un tatuaggio riconducibile a Satana (se la stampa ha riferito correttamente), col mix di plurisesso con condimento di droga, (sempre se la stampa ha riferito correttamente), suscita una pena profonda per una miseria morale abissale, suscita sentimenti quasi da giustizia sommaria pensando alle vittime, per l'ipocrisia colpevole oltre ogni limite (pensiamolo mentre predica o mentre confessa).

Dal Vangelo secondo Matteo (Mt 18,5-9): 5 E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.6 Chi invece scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all'uomo a causa del quale viene lo scandalo! 8 Se la tua mano o il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, anziché con due mani o due piedi essere gettato nel fuoco eterno. 9 E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te. È meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna del fuoco.

Lasciamo da parte quelli che colgono ogni occasione per criticare la Chiesa come da clima ante 20 settembre (Porta Pia). Prescindiamo da loro. L'impressione che si ha - e ci riferiamo non agli avversari della Chiesa - è che al minimo si sia sottovalutato questo problema dimenticando l'insegnamento di Matteo. Come - parlandone serenamente e seriamente - si dovrebbe fare attenzione ad altri aspetti concernenti il sesso e i sacerdoti. Ma è così rivoluzionario pensare che almeno chi non va in cura d'anime possa farsi una famiglia come si può per altre religioni cristiane, e non solo per gli aspetti sessuali? E' solo una norma regolamentare. Coattiva. La Chiesa ha cambiato tante norme. Perché almeno non cominciare a discuterne? Ha detto questo tempo fa un autorevole cardinale, proposta travolta da un'inesplicabile silenzio. Forse perché si teme che le ragioni non siano così solide da giustificare una totale rigidità?

Un altro autorevole cardinale ha dichiarato che la caduta della confessione sia stata una cosa catastrofica. Le ragioni possono essere diverse ma forse qualche pensierino andrebbe fatto anche sui temi di cui sopra.

La Repubblica Serenissima di San Marco per lo stesso reato non comminava identica punizione a nobili e non nobili. Contrariamente a quanto si potrebbe credere era il nobile a subire il castigo maggiore, anche doppio. Nelle polemiche su sacerdoti infedeli sono emersi casi in cui la cosa veniva risolta col trasferimento. Ma neanche per sogno! Botte da orbi, anche di fronte al pentimento. Troppo comodo. Se poi quello sarà reale c'è Uno solo che può saperlo per cui ci pensi Lui.

Quanto a chi vorrebbe, anche su altri temi, criminalizzare l'intera categoria del clero, beh si sa che le madri degli imbecilli sono sempre in cinta. Basta considerarli come tali, replicando, ovviamente, se ne ricorrono i motivi (ndr)

Fatti dello Spirito