Sondrio. Al via la Stagione del CEC

Il buongiorno del CEC, alle amiche e agli amici del CEC, alla Moderatore diac. Alessandra Trotta, a quanti sono a vario titolo impegnati nell'Opera di Dio in Italia e in Svizzera, ai responsabili di CSV, ETS e Fondazioni, ai sindacati del territorio sondriasco (meglio di sondriese - SIC! -), ai giornalisti, a ogni sorella e fratello,

Riceviamo: ieri 25 settembre abbiamo aperto la stagione del Sondrio CEC in via Malta 16. Alessandro Esposito ha  offerto un ritratto del Maestro della Torah il quale lungi dall'essere un puntiglioso provocatore era un uomo interessato a scoprire il segreto di una vita senza fine. Alessandro è stato introdotto da Paolo Ricca - assiduo relatore del CEC sin dalla fondazione - il quale ci ha restituito una splendida definizione degli aggettivi che accompagnano la parola CENTRO: evangelico e culturale del SondrioCEC. EVANGELICO due significati: biblico e storicamente fondato nella riforma di Lutero, Calvino; CULTURA, un'intuizione preziosa - luogo dove puoi farti le domande centrali della filosofia - chi sei? da dove vieni ? e dove vai? Un luogo ove incontri altri con le stesse domande per iniziare un cammino di vita senza risposte a buon mercato! Poi un intervento benedetto di don Battista sull'importanza strategica del CEC in merito al tema locale e globale dell'ecumenismo. Il nostro esserci come realtà ecumenica è importante anche per le sorelle e fratelli di fede cattolica romana che credono di poter fare a meno della Riforma che guarda alla Bibbia come fonte UNICA di fede.
Ho moderato accompagnato dal fratello Romedi Arquint che mi ha consegnato una responsabilità enorme che sorreggo non per le mie forze ma per la fiducia che nutro nel soccorso del Signore Nostro Gesù Cristo. Amen.

Ieri è stata avviata la stagione la stagione culturale - centrata sulle relazioni infrante (se vuoi saperne di più) - con un commento sui versi che preludono la parabola del Samaritano misericordioso (Vangelo Secondo Luca 10, 25-29). Il commento ampio e illuminante non può essere restituito in poche battute quindi vi rimando al video (ascoltate ogni cosa e ritenete il bene), ma qui sottolineo il valore di saper cogliere il significato dell'eredità dei Padri - segno di un patto intergenerazionale che deve essere rivitalizzato e che troppo spesso a più livelli è infranto.
Gesù disse se fai quel che già sai allora avrai ciò che chiedi. Accolgo - dunque - la lezione del past. Esposito come prima tappa del nostro pellegrinaggio sulle relazioni infrante come momento per fare il punto su quanto fatto fin qui dai nostri Padri (Franco Felice, Carlo, Renato, Sergio, Stefano - Gaspare e molti altri non-pastori in un sentimento di sacerdozio universale) e con modestia lo porto avanti con l'aiuta di Dio e la nuova compagnia del CEC (Paolo, Heidi, Paolo, Brigitte, Maria Angela, Luca, Enrico, Aurelio, Ombretta, Laura, Max e molti altri con cui a distanza di sguardi sappiamo accompagnarci).  Grazie Paolo, grazie Alessandro, grazie don Battista.

Emanuele Campagna

Fatti dello Spirito