Dario Cucchi, una vita spesa bene

Ieri, 25 ottobre, é serenamente tornato alla Casa del Padre Dario Cucchi, di 96 anni.
Uno degli ultimi reduci dalla ritirata di Russia con il grado di colonello d'artigliera.
Nel dopoguerra ha esercitato la professione di geometra a Talamona e nel mandamento. Suo fu il disegno e la realizzazione della Chiesa di Casa Barri.
La piccola chiesa di Case Barri dell'omonima contrada sorge nelle vicinanze della Strada Statale 38, appena prima del viadotto sul torrente Tartano. È stata edificata al termine della seconda guerra mondiale come atto di ringraziamento per la mancata deflagrazione di un ordigno bellico lanciato sulla zona per colpire il ponte della ferrovia Milano-Sondrio. I resti dell'ordigno sono ancora visibili nella piazzetta della contrada Barri.
Nel 1954 fu assunto dalla Banca Popolare di Sondrio prima nella succursale  di Morbegno poi dal 1964 nella Sede Centrale di  Sondrio in qualità di responsabile del servizio Enti  e Tesorerie, andando  in pensione a 64 anni.
Fin dagli anni giovanili fu impegnato nell'associazionismo come presidente del Circolo Acli ed  in politica nel partito della Democrazia Cristiana, seguace di Vanoni, prima nell'Amministrazione Comunale di Talamona poi in quella di Sondrio.
Coltivò la passione per il giornalismo scrivendo sulle testate locali del Corriere della Valtellina e del Settimanale della Diocesi. Interessanti le sue interviste a celebrità: l'ultima all'età di 92 anni ad Eugenio Corti scrittore autore del Cavallo Rosso, libro autobiografico che parla della ritirata di Russia.
Andato in pensione , preferì dedicarsi al volontariato trascorrendo dei lunghi periodi intensi e pieni di impegni in Palestina, dapprima con la moglie Ada,  per  circa 20 anni fino all'età di  90 anni.
A 91 anni ha pubblicato il Brogliaccio un libro di 300 pagine che racconta la sua esperienza come volontario in Terra Santa. Con la prefazione e la postfazione di due Salesiani D.O.C. don Angelo Tengattini e don Vittorio Chiari come si legge nella prima …”il Brogliaccio, se letto dalle nuove generazioni manifesta un insegnamento di valori che permette un cammino di riflessione ed un itinerario di scelte che possono qualificare il progetto dell'uomo futuro capace di intessere rapporti culturali da vasto respiro”, mentre Don Chiari afferma …” memorie non proustiane..ma da figlio innamorato della Chiesa che ha sempre amato,difeso e servito, con pagine ricche di un fascino particolare dei suoi soggiorni in Terra Santa. Dario, uomo di partecipazione,molto legato alla famiglia, ma pronto ad entrare nella vita della comunità, era un politico alla vecchia maniera Vanoni”.
Il cordoglio ai familiari non senza sottoscrivere quel “era un politico alla vecchia maniera”. Era, ed è, un testimone del suo tempo, di una “Prima Repubblica” rovescio di una medaglia assunta subdolamente come unica realtà deteriore, del 'fare politica' nel modo più nobile, con reale e fattivo spirito di servizio che c'era anche nei laici ma che certamente aveva un grande alimento. Chiesa di Casa Barri docet /NdD)

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