Le parole del Papa con 'La Civiltà Cattolica' 3927 e 3928

PAROLE DEL SANTO PADRE FRANCESCO AL CONCISTORO STRAORDINARIO

Un lavoro da fare «in profondità e senza cadere nella casistica» per aiutare i coniugi a vivere con gioia il piano di Dio sulla famiglia, accompagnandoli con «una pastorale intelligente, coraggiosa e piena d’amore». È l’orientamento dato da Papa Francesco che così parla:.

“Carissimi Fratelli,

vi saluto cordialmente e ringrazio con voi il Signore che ci dona queste giornate di incontro e di lavoro comune. Diamo il benvenuto in particolare ai Confratelli che sabato saranno creati Cardinali e li accompagniamo con la preghiera e l’affetto fraterno. Ringrazio il Cardinale Sodano per le sue parole.

In questi giorni rifletteremo in particolare sulla famiglia, che è la cellula fondamentale della società umana. Fin dal principio il Creatore ha posto la sua benedizione sull’uomo e sulla donna affinché fossero fecondi e si moltiplicassero sulla terra; e così la famiglia rappresenta nel mondo come il riflesso di Dio, Uno e Trino.

La nostra riflessione avrà sempre presente la bellezza della famiglia e del matrimonio, la grandezza di questa realtà umana così semplice e insieme così ricca, fatta di gioie e speranze, di fatiche e sofferenze, come tutta la vita. Cercheremo di approfondire la teologia della famiglia e la pastorale che dobbiamo attuare nelle condizioni attuali. Facciamolo con profondità e senza cadere nella “casistica”, perché farebbe inevitabilmente abbassare il livello del nostro lavoro. La famiglia oggi è disprezzata, è maltrattata, e quello che ci è chiesto è di riconoscere quanto è bello, vero e buono formare una famiglia, essere famiglia oggi; quanto è indispensabile questo per la vita del mondo, per il futuro dell’umanità. Ci viene chiesto di mettere in evidenza il luminoso piano di Dio sulla famiglia e aiutare i coniugi a viverlo con gioia nella loro esistenza, accompagnandoli in tante difficoltà, con una pastorale intelligente, coraggiosa e piena d'amore.

Ringrazio a nome di tutti il Cardinale Walter Kasper per il prezioso contributo che ci offre con la sua introduzione.

Grazie a tutti, e buona giornata!

La Civiltà Cattolica, quaderno 3927

ARTICOLI

PAPA FRANCESCO E LA COMUNICAZIONE
La 48a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali

Antonio Spadaro S.I.
Nel suo Messaggio per la 48a Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, dal titolo «Comunicazione al servizio di un’autentica cultura dell’incontro», Papa Francesco espone la sua visione della comunicazione al tempo delle reti digitali. Il Pontefice, uomo dalla naturale e riconosciuta capacità comunicativa, ha già, in precedenti occasioni, affrontato questo tema. L’articolo, dopo aver ripercorso tali ultimi interventi, presenta il testo del Messaggio, mettendo in rilievo alcuni punti chiave: l’importanza della cultura della comunicazione per superare la «cultura dello scarto»; il fatto che internet sia da intendere come una rete di persone, e non come un mero aggregato di fili e macchine; la figura del comunicatore come «buon samaritano»; il necessario superamento del modello del pulpito nell’ambito della comunicazione ecclesiale. Ma il concetto essenziale è che la comunicazione, se è autentica, deve essere in grado di creare incontro e vicinanza.

PAOLO VI. CHIESA E DIALOGO CON IL MONDO

Giovanni Sale S.I.
Il 21 giugno 1963, il cardinale Giovanni Battista Montini, arcivescovo di Milano, fu eletto al pontificato, con il significativo nome di Paolo VI. L’articolo tratta dei suoi primi atti in favore del Concilio, in particolare dell’allocuzione di apertura della seconda sessione. Con lui il Concilio riprendeva il suo corso. Di fatto, Paolo VI si muoveva nel solco scavato dal suo Predecessore. La «nuova Pentecoste» dello Spirito, nella percezione del nuovo Papa, diventa la «nuova primavera» della Chiesa. Il Concilio, oltre all’aggiornamento e alla pastoralità, si arricchisce di nuovi temi, cioè quelli del dialogo con il mondo e di una più matura e approfondita dottrina sulla Chiesa.

IL DILEMMA DELL’INFINITO

Gabriele Gionti S.I. - Alfredo Sgroi
In questo saggio si affrontano alcuni aspetti dello sviluppo storico del concetto di infinito. Partendo dall’età classica, si sottolinea come questo concetto sia stato mal definito da Aristotele, tanto da continuare a influenzare la scienza moderna. Infatti Copernico continua a ritenere che l’universo è finito, come in precedenza aveva ipotizzato Tolomeo. Si sottolinea poi che, con l’avvento del cristianesimo, l’infinito comincia a perdere questo connotato negativo fino ad arrivare alla posizione di Niccolò Cusano, che è il primo a ipotizzare un’estensione infinita dell’universo. Poi si espongono le antinomie di Kant sull’estensione spaziale dell’universo (finito contro infinito) e si analizza la critica del matematico Cantor a Kant, riguardante la confusione, da parte di Kant, di due concetti distinti di infinito: l’infinito attuale assoluto e l’infinito attuale transfinito. Si conclude sottolineando che l’argomento sull’infinito di Kant è più una ricerca sulla fondazione metafisica della scienza che la deduzione razionale, formale e astratta di Cantor.

FOCUS

LA SITUAZIONE DELLE CARCERI ITALIANE

Francesco Occhetta S.I.
La Corte di Strasburgo ha recentemente imposto all’Italia di trovare una soluzione al problema del sovraffollamento delle carceri entro maggio 2014. Il Governo Letta, dopo l’appello del Presidente della Repubblica al Parlamento sulla situazione delle carceri, ha approvato un decreto legge che riduce il numero dei detenuti, permettendo di scontare la pena nelle forme alternative al carcere che il Codice penale regola. Si tratta di un provvedimento tampone che rimanda all’urgenza di una riforma organica della giustizia. La soluzione al sovraffollamento non è tanto l’ennesimo indulto o stabilire un «numero chiuso» di detenuti, ma depenalizzare alcuni reati bagattellari e incentivare le misure alternative al carcere. Sul Parlamento pesa il noto monito di Voltaire: «Non fatemi vedere i vostri palazzi, ma le vostre carceri, poiché è da esse che si misura il grado di civiltà di una nazione».

VITA DELLA CHIESA

GLI INCONTRI DI INIZIO ANNO DI PAPA FRANCESCO

GianPaolo Salvini S.I.
Come di consueto, in dicembre, il Papa ha ricevuto per lo scambio degli auguri natalizi i suoi collaboratori della Curia romana, ai quali ha rivolto un discorso più breve dell’usuale, lodandone l’impegno e sottolineando le caratteristiche necessarie per quel servizio. All’inizio del nuovo anno ha poi ricevuto il Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, facendo un rapido bilancio di alcuni eventi drammatici del 2013, sia dei conflitti e dei drammi umani e sociali che l’hanno afflitto, sia dei progressi compiuti per risolvere guerre e tensioni. Una speranza, questa, che non abbandona mai Papa Francesco.

LA RADIO VATICANA E LA MULTIMEDIALITÀ

Andrzej Koprowski S.I.
In oltre 80 anni di servizio, la Radio Vaticana (Rv) è diventata «un ambiente» che riflette bene l’universalità della Chiesa e cerca di fare da «ponte» tra il Papa/Santa Sede e le società e le Chiese particolari in tutti i continenti. Con lo sviluppo delle nuove tecnologie, essa è diventata una emittente multimediale. Oggi i programmi della Rv vengono ritrasmessi da più di mille radio cattoliche, sia diocesane sia del servizio pubblico. Inoltre, le informazioni fornite dal sito web della Rv costituiscono il «menabò» delle notizie sulla Santa Sede e sulla Chiesa universale dei media cattolici di tutto il mondo e dei siti Internet delle numerose Conferenze episcopali, delle diocesi e, in alcuni Paesi, anche delle parrocchie. La stretta collaborazione della Rv con il Centro Televisivo Vaticano e con altri mezzi di comunicazione vaticani rispecchia questa multimedialità e contribuisce all’efficacia della missione universale.

RIVISTA DELLA STAMPA

NUOVI ORIZZONTI DI TEOLOGIA A PARTIRE DALLA PREGHIERA EUCARISTICA

Enrico Cattaneo S.I.
Il Pontificio Istituto Orientale ha colto l’occasione del 10° anniversario del riconoscimento, da parte della Santa Sede, della validità di un’Eucaristia celebrata con la forma tradizionale dell’anafora di Addai e Mari, per organizzare, assieme alla Pontificia Università Gregoriana, il 25-26 ottobre 2011, un Congresso internazionale su «La genesi anaforica del racconto istituzionale alla luce dell’anafora di Addai e Mari». Con un programma intenso e articolato, il Congresso ha inteso offrire un contributo scientifico alla ricerca sulla genesi del racconto istituzionale nella preghiera eucaristica; favorire il dialogo tra liturgisti-teologi e teologi-sistematici in merito alla teologia dell’Eucaristia; e sensibilizzare l’area occidentale alle ricchezze delle tradizioni orientali. Gli Atti di questo Congresso sono ora raccolti in un libro, che qui viene presentato.

ARTE MUSICA SPETTACOLO
«HUNGER» E «SHAME», DUE FILM DI STEVE MCQUEEN

Virgilio Fantuzzi S.I.
In attesa di vedere 12 anni schiavo, terzo lungometraggio di Steve McQueen, che si annuncia come uno degli eventi più importanti dell’attuale stagione cinematografica, vale la pena di ricordare le due tappe precedenti dell’itinerario di questo autore, britannico di pelle nera, che proviene dalla video-arte. Si tratta di Hunger, opera potente, realizzata nel 2008, dedicata al sacrificio di Bobby Sands, uno dei capi dell’Ira, che nel 1981 ha portato fino alle estreme conseguenze lo sciopero della fame nel carcere di Long Kesh a Belfast, dove era detenuto assieme ad altri compagni di lotta. Il secondo film, Shame (2011), è ambientato a New York e parla di un caso di sessodipendenza. Entrambi i film hanno come protagonista l’attore Michael Fassbender, il quale interpreta con efficacia i ruoli di due prigionieri: uno rinchiuso in un carcere, l’altro vittima di un’ossessione che non gli lascia un attimo di libertà.

RECENSIONI

RASSEGNA BIBLIOGRAFICA
Balthasar H. U., von 334 - Di Corrado G. 331 - Donatelli P. 338 - Fortuna D. 330 - Giobbi M. P. 341 - Marcucci F. A. 341 - Mariani V. 335 - Piccinelli R. 340 - Tamburini A. M. 343 - Terracina D.

ARTICOLI

L’ANTROPOLOGIA POLITICA DI PAPA FRANCESCO

Diego Fares S.I.
Qual è l’antropologia politica sulla quale si deve basare l’annuncio evangelico? L’Autore, che conosce Papa Francesco da quarant’anni, intende sviluppare il suo pensiero sul tema, tenendo conto dei suoi scritti come sacerdote e come vescovo di Buenos Aires. Analizza soprattutto la sua convinzione che esiste uno stretto legame tra la possibilità di pienezza dell’esistenza umana e le opportunità concrete offerte dalla nostra epoca per raggiungerla. Bergoglio propone la solidarietà come radice feconda per riscattare e far crescere atteggiamenti politici concreti. La solidarietà unisce il collettivo (elemento di forza oggi imprescindibile) e l’individuale (l’unicità della persona), costruendo la storia. Dietro questa concezione si ritrovano Guardini, il Dostoevskij de I fratelli Karamazov, oltre ad alcuni documenti della Compagnia di Gesù.

LA MATURITÀ DELL’ESPERIENZA DI FEDE: ASPETTI PSICOLOGICI

Giovanni Cucci S.I.
Dopo aver presentato, in un precedente articolo, alcuni ostacoli alla maturità dell’esperienza di fede, possiamo ora affrontare il medesimo tema nel suo versante positivo, anzitutto dal punto di vista psicologico, rimandando a un contributo successivo le possibili ricadute sulla dimensione religiosa. Fatti salvi la gratuità e il mistero dell’azione dello Spirito, a livello psicologico è comunque possibile individuare alcune predisposizioni di fondo che facilitano l’apertura alla grazia di Dio, anche se non ne costituiscono certamente la causa. Alcuni elementi risultano al riguardo particolarmente rilevanti: la conoscenza di sé, la dimensione affettiva, la relazione genitoriale.

FERRUCCIO PARAZZOLI DINANZI AL «FANTASMA DI DIO»

Ferdinando Castelli S.I.
Il fantasma di Dio è una raccolta di episodi, disseminati nelle varie opere di Ferruccio Parazzoli, che hanno per sottofondo le domande radicali, in particolare il problema di Dio, il suo mistero, la sua vastità. Le ricognizioni, condotte con ingegnosa fantasia, si trasformano in un palcoscenico sul quale si avvicendano personaggi di ogni tipo, che recitano la loro parte, rassegnati e ribelli, pensosi e superficiali, scettici e credenti. Tutti si portano addosso un peso che ora vivifica, ora inquieta, sempre ridisegna la vita. L’impronta di Dio nella nostra anima è ineliminabile e si manifesta nelle forme più impensabili. L’Autore le descrive con fedeltà, intelligenza e sprizzi di umorismo che rendono la lettura piacevole e proficua.

IL PALCOSCENICO DEL DIRITTO E IL RUOLO DEL GIUDICE

Ottavio De Bertolis S.I.
L’articolo presenta l’esperienza giuridica con una metafora teatrale, e in particolare considera il ruolo del giudice come mediatore tra un mondo della giustizia, o le aspettative di giustizia delle parti contendenti, e il mondo della legge. L’A. fa notare che, con il passaggio dallo Stato liberale di diritto, ottocentesco, allo Stato costituzionale di diritto, e soprattutto con l’introduzione di una Grundnorm e della Corte Costituzionale, il giudice ordinario non è più l’unico e solo tipo di giudice esistente. D’altra parte, oggi si deve tener conto del diritto costituzionale europeo, da cui non si può prescindere, nemmeno di fronte al giudice nazionale. Si afferma infine che il compito del giudice si deve armonizzare con quello del politico, nella ricerca del bene dei cittadini: il politico compie scelte che si spera siano congruenti, sistematiche, coordinate, mentre il giudice giudica secundum leges et sub lege.

FOCUS

LA PASTORALE DEI CAPPELLANI NEI PARLAMENTI

Francesco Occhetta S.I.
In che modo e a quali condizioni un cappellano può accompagnare i politici? È questa una delle domande che si sono posti i cappellani che prestano il proprio servizio nei Parlamenti, riuniti a Roma il 14 e il 15 novembre dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. L’articolo propone un metodo di accompagnamento ispirato alla spiritualità ignaziana, che si basa sull’ascolto della coscienza, sul servizio ai poveri e sulla possibilità di costruire la propria leadership realizzando il bene comune. Il cappellano, oltre ad aiutare gli uomini politici a curare la democrazia come un «bene spirituale» e a promuovere i princìpi della Dottrina sociale della Chiesa, deve essere attento a non sostenere scelte o schieramenti politici.

BULGARIA: IN CERCA DI STABILITÀ E DI CRESCITA

Luciano Larivera S.I.
Questo Paese dei Balcani Orientali è considerato «periferico», anche per i suoi indicatori economici e sociali, ma la Bulgaria è il membro dell’Unione europea più vicino alla Siria. Il 2013 è stato segnato dalle intense e diffuse manifestazioni di protesta e dalle elezioni anticipate dopo le dimissioni del Primo Ministro di centro-destra. Ma gode di bassa popolarità anche la nuova coalizione di Governo tra socialdemocratici (ex-comunisti) e liberali (espressione della minoranza di etnia turca), con l’appoggio esterno di un partito nazionalista. Il Paese soffre di una grave crisi demografica, per la scarsa natalità e per i forti flussi migratori. La sua crescita economica, dopo che le finanze pubbliche sono state messe in sicurezza, dipende da quella dell’intera regione balcanica e del Mar Nero, che costituiscono un ponte sull’Eurasia. Ma per attrarre maggiori investimenti infrastrutturali e produttivi esteri, le autorità di Sofia devono migliorare il sistema giudiziario e rendere molto più efficace la lotta alla corruzione e al crimine organizzato.

VITA DELLA CHIESA

LA CHIESA FRANCESE E LA LEGGE SUL MATRIMONIO OMOSESSUALE 

GianPaolo Salvini S.I.
Il 23 aprile 2013 l’Assemblea Nazionale francese ha approvato la legge che estende l’istituto del matrimonio alle coppie omosessuali e consente loro anche l’adozione di minori. La polemica che ha accompagnato il provvedimento ha spesso impedito un sereno dibattito, radicalizzando le posizioni. L’articolo presenta il documento che la Commissione Famiglia e Società della Conferenza episcopale francese ha pubblicato dopo l’approvazione della legge, redatto in tono pacato e costruttivo. Il testo cerca di cogliere gli elementi positivi emersi nel dibattito e sottolinea la concezione cattolica del matrimonio, anche se questa, in Francia, è ormai una scelta di minoranza. Il documento dell’episcopato francese è interessante soprattutto per il tono in cui è redatto, per lo sforzo di inserirsi in un dialogo democratico e per gli spunti costruttivi che offre.

NECROLOGIO

IN RICORDO DI PADRE MICHELE SIMONE S.I.
* * *
Padre Michele Simone è morto a Roma il 4 febbraio 2014. Era nato a Bari il 4 dicembre 1943, ed era gesuita dal 1967. Aveva compiuto i consueti studi del gesuita, specializzandosi in teologia morale. Dopo alcuni anni di insegnamento a Napoli, era arrivato alla Civiltà Cattolica come caporedattore nel 1985. Dal 1997 era anche vicedirettore e notista politico. Per oltre 28 anni è stato il vero «confezionatore» della rivista, di cui è stato anche valente scrittore, occupandosi di molti temi delicati e controversi. Temperamento austero e riservato, nascondeva in questo modo la sua ricchezza di sentimenti e la sua bontà. È stato un fine interprete della vita politica italiana, apprezzato anche dagli addetti ai lavori. Lascia un vuoto che non sarà facile colmare, ma anche la preziosa eredità di un fedele servitore della Chiesa nella missione affidatagli.

NOTE E COMMENTI

IL DIALOGO FRA PRETI

Giandomenico Mucci S.I.
Esiste la difficoltà, per i sacerdoti italiani, di dialogare fra loro. Le cause sono molteplici. La principale è lo scarto generazionale, per cui la minoranza di preti giovani deve intendersi e collaborare con preti anziani di diversa formazione ed esperienza. La recente Esortazione di Papa Francesco Evangelii gaudium suggerisce criteri spirituali e pratici per avviare a soluzione questo problema. Tra gli ostacoli al dialogo vengono segnalati il soggettivismo relativista, che indebolisce la stabilità dei legami tra le persone, la rigidità autodifensiva, la coscienza isolata e l’antoreferenzialità. Per il Papa, «un dialogo è molto più di una comunicazione di una verità. È un bene che non consiste in cose, ma nelle stesse persone che scambievolmente si donano nel dialogo».

ARTE MUSICA SPETTACOLO

L’ADDIO AL MAESTRO CLAUDIO ABBADO

Virgilio Fantuzzi S.I. - Doriana Laraia
La morte del Maestro Claudio Abbado, avvenuta a Bologna lo scorso 20 gennaio, suggerisce qualche riflessione sulla vita di un uomo che si è dedicato alla musica con tutte le sue energie. Nominato senatore a vita dal Capo dello Stato lo scorso agosto, al di là della prestigiosa carriera come direttore di orchestra di fama internazionale, ha eseguito musica nelle fabbriche, negli ospedali, nelle carceri. Si è prodigato per trasmettere la cultura musicale ai giovani fondando scuole e orchestre giovanili. Credeva che la musica avesse il potere di risarcire l’uomo delle privazioni prodotte dall’emarginazione, dalla miseria, dall’abbandono. Ha tenuto alto il nome dell’Italia nel mondo e, con il suo talento e il prestigio acquisito, si è opposto al degrado prodotto dal disinteresse delle istituzioni nel campo della cultura.

RECENSIONI

RASSEGNA BIBLIOGRAFICA

Barbiero G. 435 - Bauman Z. 445 - Camanni E. 447 - Catterin M. 440 - Curi U. 437 - Gutiérrez G. 439 - Jovanotti L. 444 - Müller G. L. 439 - Park Y.-J. 445 - Serrano Pentinat J.-L. 442

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