SABATO 4 A COMO SI CONCLUDE IL SINODO DIOCESANO

ALLE ORE 10 LA MESSA DI CHIUSURA - PRESIEDE IL VESCOVO MONSIGNOR OSCAR CANTONI

Domenica 29 maggio, a poche ore dall’annuncio dato da papa Francesco, che du-
rante il Regina Coeli ha comunicato la creazione a cardinale di monsignor Cantoni, il Ve-
scovo Oscar così rifletteva sul percorso fin qui svolto dal Sinodo diocesano: «Ho appena
concluso, lo scorso 21 maggio, la fase delle sessioni assembleari del Sinodo. Mi aspetta un
tempo in cui devo dare risposta a tutte le proposte che mi sono state offerte e che sono
contenute nel Documento Finale approvato dieci giorni fa nell’ultima seduta che si è svolta
a Morbegno. Sento che devo tanto al popolo di Dio con il quale ho camminato insieme in
questi anni».
Sabato 4 giugno, alle ore 10.00, in Cattedrale a Como, tutto il popolo di Dio, con la
partecipazione dei Sinodali, è invitato a partecipare alla Santa Messa di chiusura dell’XI
Sinodo della diocesi di Como. Presiederà il Vescovo monsignor Oscar Cantoni.
La celebrazione, sono le indicazioni dell’Ufficio liturgico diocesano, «è aperta a tutti
i fedeli e a tutti i presbiteri e diaconi che vorranno concelebrare o partecipare. Si prega di
giungere in Cattedrale per tempo: si potrà accedere in Duomo dalle ore 9.00. I fedeli sono
convocati in Duomo entro le ore 9.40 per prendere posto e per le prove di canto. Si ricorda
l’uso della mascherina».
Saranno predisposti settori riservati per i concelebranti, i Sinodali, i cantori della
Cappella musicale, del Coro Diocesano e della Scuola diocesana, le Religiose, l’Ordo
Virginum e l’Ordo Viduarum, le autorità civili e militari invitate. Gli altri posti a sedere
saranno occupabili liberamente, all’arrivo in Duomo.
I sinodali (presbiteri, diaconi, consacrati, laici), sono convocati presso il Palazzo
Episcopale entro le ore 9.30. Anche tutti i concelebranti non sinodali si recheranno presso
il palazzo vescovile, in tempo per comporre la processione di ingresso. Si prega di essere
puntuali e di portare il proprio camice.
Alle ore 9.45 si darà inizio alla processione verso il Duomo. Alla stessa ora, mentre la
processione si avvia verso la Cattedrale: suono a festa delle campane delle chiese della
diocesi.
La Celebrazione Eucaristica avrà quali momenti salienti, dopo la proclamazione della
Parola di Dio, la venerazione del libro dei Vangeli, che è stato intronizzato durante tutte le
sessioni sinodali, cui seguirà l’omelia del Vescovo. La comune partecipazione alla mensa
eucaristica, inoltre, sarà il segno più pieno ed eloquente di una Chiesa che intenda
camminare insieme verso il Signore Gesù Cristo. A conclusione della liturgia eucaristica
alcuni Sinodali, a nome dell’intera assemblea, consegneranno al Vescovo il Documento
finale. Poi tutti si uniranno nel canto di lode e di ringraziamento con il Te Deum. La
processione di uscita verso il Palazzo Episcopale sarà accompagnata dal coro con il canto
delle Laudes Regiae, antica preghiera litanica, utilizzata in chiusura dei Concilii e dei Sinodi,
ancora oggi prevista quale forma di conclusione e di intercessione.
Per coloro impossibilitati a partecipare in presenza, sarà possibile seguire la Santa
Messa in diretta attraverso il canale YouTube de “Il Settimanale della diocesi di Como” e
della “Basilica Cattedrale”.

LE TAPPE DEL SINODO
Era il 31 agosto 2017 quando il vescovo monsignor Oscar Cantoni, alla guida della
diocesi comense dal novembre 2016, in occasione della festa del patrono Sant’Abbondio,
indisse il Sinodo diocesano, con un focus particolare: Testimoni e annunciatori della
misericordia di Dio. Dopo la consultazione diffusa, con il coinvolgimento di parrocchie,
comunità pastorali e vicariati, è stato elaborato l’Instrumentum laboris consegnato, in
occasione della loro investitura ufficiale, a tutti i sinodali. Era il 12 gennaio 2020, da lì a
poche settimane la pandemia da coronavirus avrebbe cambiato il corso della vita di
moltissime persone e dello stesso Sinodo. «Il cammino è stato impegnativo, con una
situazione che si è presentata grave, imprevedibile e ha costretto a rivedere ogni nostro
progetto e programmazione – osserva don Stefano Cadenazzi, segretario generale dell’XI
Sinodo della diocesi di Como –. Abbiamo, però, avuto la consapevolezza che lo Spirito non
ci aveva lasciato soli e ci siamo lasciati guidare, accompagnare, per individuare la migliore
modalità di svolgimento del Sinodo, a partire dalla rielaborazione dello stesso
Instrumentum laboris, più snello e concentrato su temi attuali, senza tradire le indicazioni
che erano giunte dalla diocesi. I sinodali hanno mostrato grandissima disponibilità,
affrontando tutte le fatiche dettate dal contesto pandemico e da un allungamento dei
tempi del Sinodo stesso. I circoli territoriali hanno permesso un vero discernimento: sono
stati una grande intuizione che ha favorito il cammino in stile di comunione e valorizzando
il territorio». Il Sinodo, insomma, si è messo in discussione: «c’è stata la fatica del ripartire,
non solo dopo la sospensione a causa della pandemia, ma anche nella rielaborazione del
testo base – riprende don Stefano – senza disperdere la ricchezza di quanto emerso nella
consultazione previa ma cercando ciò che oggi è essenziale e costituisce il centro, i punti
fermi nella vita delle nostre comunità»

Fatti dello Spirito