,5% é il clamoroso dato dell'assenteismo ALItalia. Pagato da noi. Provvedere.

di Amarilli

La vicenda Alitalia si é
arricchita di un dato impressionante. La nostra Compagnia di
bandiera - che pur ha da essere difesa ad oltranza, costi
quel che costi - sta perdendo, come lo scorso anno,
all'incirca un paio di miliardi di vecchie lire al giorno.
Per fare un paragone frattanto guadagna fior di soldi
Ryanair, che mi ha portato a Parigi r riportato a Bergamo
con 20 €uro, diritti aeroportuali a parte e che ora nelle
sue nuove cinque rotte da Ciampino per scali esteri chiederà
cinque €uro.

Vero però che i piloti Ryanair guadagnano sì circa il 20% in
più dei piloti Alitalia ma volano 850 ore all'anno contro le
400 dei nostri. Se da un lato quindi é vero che un pilota
costa a Ryanair il 20% in più é pur anche vero che tale
compagnia ha bisogno di meno della metà dei piloti Alitalia...
E non ci sono solo i piloti. Chi ha volato con la Compagnia
irlandese ha visto quanto ridotta sia la presenza di
personale: al check-in, all'imbarco, sugli aerei, nel
settore vendite e prenotazioni: qui non ci sono
lussuosissime sedi in prestigiosi palazzi nel centro delle
città dato che basta Internet.

Due miliardi persi ogni
giorno non sono noccioline.

Mettiamoci dentro tutto: le
compagnie dei voli a basso costo, l'effetto 11 settembre,
gli errori del management ma, resta soprattutto il fatto che
comunque prima pagava Pantalone, direttamente o indirettamente,
visto che si trattava, appunto, della pubblica Compagnia di bandiera.

Adesso é venuto fuori che oltre a stipendi principeschi per
i piloti - l'esempio portato prima é illuminante -, l'alloggio in alberghi lussuosi per gli equipaggi,
i turni di lavoro non proprio massacranti, la questione
degli Hub con la lotta Fiumicino-Malpensa, c'é anche un dato
clamoroso in fatto di assenteismo: undici e mezzo per
cento!!!


Una vergogna.

Visto che pagava, e dovrà pagare, Pantalone, cioè tutti noi,
pur con tutto il rispetto e la comprensione per i problemi
personali e familiari che qualsiasi esubero aziendale
comporta, la forbice ha da esserci e i criteri debbono
partire proprio da questo dato. Chi si é distinto
particolarmente in questo sport - fatte le debite eccezioni
tipo lunghe malattie e simili - passi da un ozio a part-time
a quello a full-time. E in questo sia serio e responsabile
anche il Sindacato perché colpire i lazzaroni vuol dire
tutelare chi fa il proprio dovere.

E' un problema di giustizia, tanto che l'abbiamo inserito in
questa sezione, sia con riferimento alla vicenda Alitalia ma
anche come caso emblematico.

Un'aggiunta: non ci sono solo da colpire gli stakanovisti
dell'assenteismo ma il benservito va dato anche a tutti
coloro che avendo responsabilità nella filiera del personale
si sono ben guardati dall'intervenire per tempo. Fossero
intervenuti, limitando al tasso fisiologico l'assenteismo, la
differenza avrebbe potuto essere anche di 1500 posti. E 1500
posti di lavoro in meno avrebbero rappresentato quantomeno
la riduzione di un terzo delle perdite negli due ultimi
anni.

Sappiamo naturalmente che le cose in realtà non possono
essere schematizzate e vanno viste in maniera articolata, ma
il dato clamoroso resta. Per giunta un dato che non si é
modificato nonostante che da qualche anno le altre Compagnie
abbiano imboccato la strada del risanamento con tutti i
provvedimenti del caso, compresi licenziamenti massicci e
draconiane sostituzioni di managers.

Non succederà.

Al dunque, si sa, sono tutti bravi.

E se ci
sono colpe quelle dipendono sempre da qualcun altro o da
qualcosa d'altro. E così, dopo aver pagato per anni cifre
iperboliche per i voli interni, e dopo aver dato per
scontato che i soldi del risanamento usciranno, direttamente
o indirettamente, dalle nostre tasche, dovremo anche, dopo i
danni, subire le beffe.
Amarilli



GdS 10 IX 04  www.gazzettadisondrio.it

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Giustizia