Condanna esemplare: 300 frustate. Così impara a tenere - udite! - la Bibbia!
 Tanti attentissimi difensori 
 dei diritti umani di casa nostra sono stati 
 sorprendentemente (no, affatto: ovviamente) silenziosissimi 
 di fronte a quel che é successo ad un certo O’Connor, 
 cattolico, condannato il 20 ottobre in Arabia 
 Saudita a 10 mesi di carcere per “diffusione 
 del cristianesimo”.
 Mica solo a 10 mesi di galera, ma anche a ricevere trecento 
 frustate.
 Qualcuno ha chiesto se non sia giusto invocare la 
 reciprocità. Noi chiediamo se questo sia in linea con i 
 diritti dell'uomo solennemente sanciti.
 Attenzione che siamo in Arabia Saudita, portata a modello come 
 Paese 
 arabo affidabile per la sua serietà e la sua moderazione.
 Qui da noi ci si stracciano le vesti per non urtare la 
 suscettibilità degli extracomunitari - che in gran parte poi 
 sono di tutt'altra pasta e altrettanto tolleranti quanto noi 
 -.
 In quel civilissimo Paese capita che un poveraccio, un 
 indiano cattolico, Brian Savio O’Connor, venga condannato 
 per un gravissimo reato: “diffusione del cristianesimo”.
 Poi gli vengono attaccati un po' di reati minori, come possesso di 12 bottiglie di alcolici, 
 possesso di denaro ricavato dalla vendita di alcolici, 
 possesso di video pornografici, possesso di Bibbie per la 
 sua attività di predicatore cristiano. O’Connor, ha 
 smentito tutto tranne che per le Bibbie portate sei anni fa 
 al primo arrivo in Arabia.
 Trecento frustate. Così impara a tenersi la Bibbia in mezzo 
 agli arabi. Incosciente, provocatore e quant'altro! Non gli 
 dite così, tutti voi che se non fosse stato per un cattolico 
 avreste sollevato una protesta nazionale?
Red
 GdS 10 XI 04  www.gazzettadisondrio.it
