Il CSR Manager nelle imprese italiane III Rapporto ISVI-ALTIS sulla Responsabilità Sociale d’Impresa in Italia

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Il CSR Manager esiste?


Nel corso del convegno che si è svolto presso l’Università Cattolica di Milano
con il sostegno di
BVQI, KPMG, Monte dei Paschi di Siena, Reconta Ernest&Young e
Unipol Assicurazioni. sono stati presentati i
risultati della ricerca dal titolo:


Il CSR Manager nelle imprese italiane

III Rapporto ISVI-ALTIS sulla Responsabilità Sociale d’Impresa
in Italia


Chi è il CSR Manager nelle imprese italiane?

Quanto tempo dedica a queste attività?

Da chi dipende e da chi dovrebbe dipendere?

Quali i criteri fondamentali che devono informare la sua
attività?

Quale è il suo futuro?


A queste domande risponde la ricerca condotta ALTIS e ISVI che,
attraverso la somministrazione di un questionario a un campione
di aziende, ha esaminato il profilo del CSR Manager in Italia.


L’indagine ha messo in luce come il 41,1% delle aziende abbia al
proprio interno una persona che si dedica esclusivamente alla
gestione delle attività connesse alla CSR. Nei restanti casi
(58,9%) tale figura, non è formalizzata. In queste i compiti
relativi alle attività di CSR si affiancano a quelli svolti in
relazione alla funzione aziendale di appartenenza.


Significativamente il 50% degli intervistati ritiene che
nell’accostarsi al tema della responsabilità sociale si debba
innanzitutto porre attenzione a inserire specifici obiettivi di
CSR nel piano strategico. Si evidenzia così la crescente
tendenza a riconoscere la rilevanza della CSR nella definizione
della strategia, non riducendone così la natura alla mera
filantropia


Le attività a cui i CSR Manager si dedicano prevalentemente sono
connesse al reporting e alla comunicazione su temi di CSR:
redazione del bilancio sociale/di sostenibilità, comunicazione
interna e sviluppo di forme di dialogo con gli stakeholder.

Un elevato numero si impegna anche in attività a valenza
strategica, come l’identificazione di obiettivi specifici di CSR
nel piano strategico (68,8%) e la definizione del codice etico
(65,6%).

I CSR Manager hanno inoltre manifestato interesse attorno
all’approfondimento del dialogo con gli stakeholder,
all’attività di formazione sui temi della CSR e alle politiche
verso la comunità e il territorio.


Per quel che riguarda il futuro oltre la metà degli intervistati
ritiene che la figura del CSR Manager sia destinata a crescere
nelle imprese italiane (52,8%). Affermazione confermata dai
tassi di crescita della figura del CSR manager registrati negli
ultimi anni (superiori al 30% negli anni 2002, 2003 e 2004).

Si noti che la figura di CSR Manager che si ipotizza essere
destinata a svilupparsi è quella part-time.


In occasione del convegno è stato inoltre lanciato il nuovo
progetto CSR Manager Network, punto di riferimento per una nuova
professione e fattore di diffusione di pratiche innovative, cui
aderiscono personalmente i CSR manager delle imprese italiane
per creare un tavolo di lavoro e di innovazione.


Il professor Mario Molteni, Direttore di ALTIS – prof. Ordinario
di Economia aziendale e Strategia dell’Università Cattolica, è
disponibile per un’intervista.

Per chi fosse interessato a ricevere il rapporto completo,
contattare Silvia Persi allo 348 4985689 e-mail:
silvia.persi@unicatt.it
CS

GdS 10 II 2006 -
www.gazzettadisondrio.it

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