Stato di crisi territoriale: la Provincia chiede 8 milioni di euro al ministero del Lavoro

- - - - -

La Giunta
Provinciale su proposta dell’assessore al Lavoro Carlo Fognini,
ha approvato l’accordo per lo stato di crisi territoriale che
era stato definito nel pomeriggio dalla Commissione Provinciale
Unica per le Politiche del Lavoro. L’Amministrazione Provinciale
ha quindi provveduto ad inoltrare il testo dell’accordo al
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali chiedendo il
riconoscimento di otto milioni di euro da impiegare
nell’estensione di ammortizzatori sociali in deroga e per
l’attivazione di percorsi e politiche attive del lavoro.
L’accordo è stato inoltre inviato anche all’Assessorato
Regionale al Lavoro.

Le finalità dello strumento attivato dalla Provincia, che
rappresenta il primo, tangibile risultato ottenuto dalla
concertazione tra istituzioni, associazioni di categoria e
sindacati, sono illustrate dall’assessore Fognini: “L’accordo
non deve essere assolutamente inteso come il segnale di una
Valtellina in crisi strutturale, si tratta più semplicemente di
un passaggio che consente di tutelare i lavoratori e le aziende,
anche quelle più piccole, se malauguratamente si verificassero
degli aggravamenti delle situazioni di crisi e delle vertenze
attualmente in atto. Segnali incoraggianti possono essere
infatti colti dal territorio, come si evince dai dati riferiti
all’andamento congiunturale del terzo trimestre 2005”. In
aggiunta, è prevista l’attivazione di percorsi di formazione
mirata che consentiranno una migliore riqualificazione delle
professionalità reinserite a beneficio sia del tessuto
produttivo che degli stessi lavoratori.

Al ministero la Provincia, secondo quanto contenuto
nell’accordo, chiede che il trattamento di integrazione
salariale straordinario e di mobilità possa essere erogato in
favore dei dipendenti delle aziende dei comparti manifatturiero
e agricolo-alimentare interessati dall’influenza aviaria,
contando sulla norma contenuta nella Legge Finanziaria 2006 che
ne consente l’estensione anche alle imprese artigiane e
industriali con meno di 15 dipendenti. È stata inserita una
clausola specifica per la tutela dei lavoratori dipendenti di
cooperative. La somma richiesta per gli interventi su cassa
integrazione e mobilità è pari a otto milioni di euro, di cui
due per programmi di reimpiego e di politiche attive del la
CS

GdS 10 II 2006 -
www.gazzettadisondrio.it

CS
Giustizia