Il WTO mostra il suo vero volto

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Tre imbarcazioni di Greenpeace si sono
posizionate qualche giorno fa di fronte al Centro Congressi di Hong
Kong dove era in corso il vertice del Wto.
Gli attivisti hanno proiettato sull’edificio un grande slogan,
“Stop Toxic trade”,per chiedere ai delegati di fermare il
commercio di prodotti elettronici contenenti sostanze tossiche.

E’ stata proiettata anche l’immagine di un bambino seduto su una
pila di rifiuti elettronici, quest’ultima era visibile
sull’edificio del centro culturale, nel porto di Hong Kong.

I governi hanno iniziato le discussioni nell'ambito del
negoziato NAMA sui prodotti industriali (No-Agricoltural Market
Acces) e secondo Greenpeace la liberalizzazione del commercio
aumenterà ancora il numero dei rifiuti elettronici che finiranno
nei Paesi in via di sviluppo.


“I delegati del Wto non possono ignorare gli operai dei Paesi in
via di sviluppo, mal remunerati, che rottamano i prodotti
elettronici, spesso a mano e in condizioni ambientali
spaventose” afferma Vittoria Polidori, responsabile inquinamento
di Greenpeace.


Greenpeace chiede ai delegati di interrompere i negoziati NAMA
sui prodotti industriali (No-Agricoltural Market Acces) per la
tutela delle foreste, degli oceani e dei Paesi più poveri.


Bisogna arrivare ad una valutazione dell’impatto sociale e
ambientale del sistema commerciale mondiale. Serve un sistema
che abbia come perno l’equità e la protezione dell’ambiente.


Leggere il documento presentato da Greenpeace al Wto, in inglese:

http://www.greenpeace.org/international/campaigns/trade-and-the-environment


Leggere la brochure sui rifiuti tecnologici, in inglese:

http://www.greenpeace.org/italy/ufficiostampa/rapporti/rifiuti-tecnologici


Leggere il documento, in italiano,”Il WTO - La grande svendita
delle foreste primarie”:

http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/wto-0...
Greenpeace

GdS 20 XII 2005 -
www.gazzettadisondrio.it

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