Tre mesi positivi per la Questura

30 fogli di via e e 19 avvisi a cambiare condotta. Intensa l'attività su strada

Attività degli ultimi tre mesi della Questura di Sondrio
                                       
Negli ultimi tre mesi, in un ottica di valorizzazione degli strumenti normativi posti a difesa della sicurezza della collettività e di prevenzione dei reati, la Divisione di Polizia Anticrimine della Questura di Sondrio ha adottato 30 provvedimenti di foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno nel territorio di questa provincia e 19 avvisi orali a cambiare condotta.

Rispondono sempre ad una finalità preventiva e di rafforzamento del sistema di controllo del territorio, i cinque provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale adottati dall’Ufficio Immigrazione a carico rispettivamente di un cittadino marocchino, un senegalese, un moldavo, un georgiano ed un albanese, quest’ultimo accompagnato coattivamente alla frontiera di Bari. Lo stesso Ufficio ha, altresì notificato due provvedimenti di allontanamento nei confronti di un cittadino romeno e di un cittadino estone.

Nello stesso arco di tempo gli equipaggi della Sezione Volanti hanno intensificato i controlli su strada, anche con l’ausilio degli operatori dei Reparti Prevenzione Crimine di Milano e Torino, identificando circa 2000 soggetti e controllando 850 veicoli, con 46 soggetti denunciati in stato di libertà per vari reati.     

Per quanto riguarda i fogli di via e gli avvisi orali circa la metà sono stati adottati a seguito degli interventi effettuati dall’U.P.G.S.P., gli altri su proposta dei Carabinieri delle Compagnie e delle Stazioni presenti nel territorio  della provincia. Rilevante per i fogli di via la percentuale di stranieri (23 su 30); si tratta di soggetti già gravati da pregiudizi penali, sorpresi durante un tentativo di furto o in possesso di arnesi atti allo scasso, di piccole quantità di stupefacenti, e in un caso anche durante un tentativo di truffa. In alcune situazioni si è dato corso al provvedimento di foglio di via anche nei confronti di stranieri in possesso di permesso di soggiorno rilasciato da Questure di altre province, quindi non residenti sul territorio valtellinese, o di cittadini comunitari con pregiudizi di polizia, sorpresi più volte ad elemosinare in maniera insistente e molesta dinanzi a centri ed esercizi commerciali. Più bassa la percentuale di stranieri per i provvedimenti di avviso orale (questi ultimi in molti casi precedono le proposte di sorveglianza speciale, misura di prevenzione che impone restrizioni e vincoli molto incisivi), essendo necessario per questi atti il requisito della residenza nel territorio di questa provincia. I destinatari del foglio di via obbligatorio sono stati allontanati dal territorio verso i luoghi di rispettiva residenza, vietandogli di farvi rientro, a pena di denuncia penale, salvo autorizzazione di quest’ufficio, per un periodo di tempo che varia da uno a tre anni, a seconda della gravità della condotta e della pericolosità del soggetto. 
Le misure di prevenzione adottate, la capillare attività di controllo del territorio, unitamente ai dispositivi attuati a tutela dell’ordine pubblico, soprattutto in considerazione dei numerosi eventi organizzati nei paesi di tutta la Valle durante il periodo estivo, costituiscono elementi determinanti per garantire elevati livelli di sicurezza, tanto da consentire al capoluogo valtellinese di collocarsi ai primissimi posti tra le città più sicure d’Italia.
Sondrio, 6 luglio 2017

 

Giustizia