Quote latte, GIP di Roma a favore

“Lo scorso settembre avevo presentato una mozione sulle quote latte in aiuto degli allevatori e adesso sono soddisfatta di leggere che il tribunale di Roma ci dà ragione.   

«I dati posti a fondamento delle quote latte in Italia sono non veritieri in quanto fondati su autodichiarazioni spesso false e su un sistema di calcolo errato». E’ solo uno dei tanti passi molto duri del provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari di Roma, Paola Di Nicola, con il quale si archivia il procedimento avviato dalla procura capitolina che ipotizzava reati che andavano dall’abuso d’ufficio alla truffa, fino all’associazione per delinquere.I produttori erano stati messi in ginocchio dalle cartelle esattoriali ma ora arriva questo provvedimento che gli allevatori potranno far valere. Finalmente un tribunale mette in discussione il sistema delle quote latte e sottolinea la correttezza degli allevatori.  In Regione Lombardia avevo affrontato l’argomento attraverso una mozione in Consiglio, che spiegava come ci fossero forti dubbi sull’effettivo sforamento: dai numeri diffusi dall’Istituto zooprofilattico di Teramo e da quelli risultanti delle due banche dati del Ministero delle Politiche agricole e del Ministero della Salute,  emergeva che in  Italia vi erano una serie di anomalie tali da dover affermare che  le multe dell’anno 2014/15 pagate all’Europa dai nostri allevatori non erano dovute. La mozione, approvata alla quasi unanimità, invitava il presidente e la giunta regionale a far chiarezza e a intervenire presso il governo nazionale per approfondire i dati relativi a presunti errori nel calcolo delle quote latte in quell’arco di tempo.

Ora abbiamo tutti gli strumenti per sostenere i nostri allevatori che rischiano la chiusura delle proprie aziende. E come ha già detto l’assessore regionale del Friuli Stefano Zannier: «La Regione non proceda a fare alcun recupero di somme a fronte di sentenze che stabiliscano che quelle somme non sono dovute. La decisione in questo senso non spetta a noi, ma ci adegueremo ai pronunciamenti dei giudici»”

Lo dichiara Barbara Mazzali, consigliere di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia
 

Giustizia