Castrazione chimica e Cesare Beccaria

Il fine dunque non è altro che d’impedire il reo dal far nuovi danni ai suoi cittadini e di rimuovere gli altri dal farne uguali (Dei delitti e delle pene cap.-XII)

Una nota del Codacons: “Cronaca Lombardia e Nazionale: La vittima dell’ennesimo caso di femminicidio, una donna di 35 anni che si stava per separare dal marito, l’uomo con cui si era sposata tre anni fa e che poi si è trasformato nel suo assassino. La scena si è svolta dinanzi agli occhi della figlia di 11 anni, la quale, ha chiamato terrorizzata il 118.
Una tragedia consumatosi a poco distanza da dove vennero uccise l’anno scorso, dal padre due ragazzine dopo che aveva provato ad ammazzare l’ex moglie.
Codacons:"I dati devono portare tutti a fare attenzione al fenomeno: violenza, stalking, abusi sessuali e molestie riguardano una donna su tre.  In base ai dati dell'ultima indagine sulla sicurezza delle donne (2014), nel corso della propria vita poco meno di 7 milioni di donne tra i 16 e i 70 anni (6 milioni 788 mila), quasi una su tre (31,5%) riferiscono di aver subito molestie o violenza.  Fenomeno preoccupante che deve far riflettere. Per tutti coloro che hanno bisogno scrivete a info@codaconslombardia.it o telefonate al n. 02/29419096”.

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Noi: castrazione chimica come deterrente
(Alberto Frizziero) Sin qui la nota del Codacons che ci fornisce l'occasione di tornare in argomento su un tema caldissimo. Nota che arriva in un momento in cui in tutto il mondo si commenta la decisione del Governatore, signora Kay Ivey, dell'Alabama, di firmare la legge che prevede la castrazione chimica un mese prima della scarcerazione di condannati per violenze sessuali contro i minori di 13 anni. L'Alabama  è Stato del sud confinante con Tennessee, Florida e Golfo del Messico. Poco meno di 5 milioni gli abitanti, circa la metà dei lombardi, su un territorio 6 volte quello della Lombardia. E, significativo, a Montgomery che è la capitale dello Stato, c'è la chiesa di Martin Luther King.

Reazioni le più diverse. Molti, dimenticano, o non sanno, che non si tratta affatto di una novità visto che sono molti i Paesi che hanno nei loro ordinamenti la castrazione chimica. Vediamoli: Argentina  Australia Canada Danimarca Estonia Francia Germania India Indonesia Israele Norvegia Polonia Regno Unito Russia Spagna Stati Uniti (una decina di Stati) Svezia Corea del Sud.  Non è da ieri che ne scriviamo, bensì da quando la Lega non esisteva. Invitiamo a leggere il nostro intervento dal titolo “Castrazione chimica non come espiazione ma come monito, come disincentivo, come deterrente - Violenza con i minori e con le donne in particolare lo esigono. Specie le vittime.

Il suo indirizzo: http://www.gazzettadisondrio.it/editoriali/04042019/castrazione-chimica-...

Possiamo capire le resistenze di chi si rifà a ragioni sostanzialmente etiche che però hanno perso molto peso col passaggio dalla castrazione fisica a quella chimica per la sua reversibilità. Noi, e in tanti con noi, pur non dimenticando le ragioni di cui sopra vogliamo ribadire quanto espresso nell'articolo di cui all'indirizzo sottolineando il valore del disincentivo, col togliere cioè al delinquente per il tempo stabilito dal magistrato, la facoltà di fare quello che ha invece fatto con la violenza.
E poi 41bis sì e castrazione chimica no?
E poi donne, bambine/i marchiati per tutta la vota dall'insulto fisico, morale, mentale che dopo un tempo non rigido trovarsi magari, libero, di fronte l'assassino, tale che non ha tolto una vita ma forse ha fatto ancora di peggio.
E poi la condizione di paura permanente per una donna costretta la sera a percorrere parti isolate?

E poi, in fin dei conti, come si fa a non essere d'accordo con quel che sanciva Cesare Beccaria nel suo “Dei delitti e delle pene”: ”Il fine dunque non è altro che d’impedire il reo dal far nuovi danni ai suoi cittadini e di rimuovere gli altri dal farne uguali. Quelle pene dunque e quel metodo d’infliggerle deve esser prescelto che, serbata la proporzione, farà una impressione piú efficace e piú durevole sugli animi degli uomini, e la meno tormentosa sul corpo del reo”.
Mi pare che basti

 

ù

Alberto Frizziero
Giustizia